Recensioni per
The show must go on
di Alexys_Tenshi
Amo Alice nel Paese delle Meraviglie e ho trovato questa storia davvero interessante e originale. Mi è piaciuto tantissimo come hai caratterizzato il Cappellaio e lo Stregatto. |
Be', devo dire che non ho mai letto qualcosa in questo fandom, perciò sono rimasta piacevolmente sorpresa della mia prima volta, se vogliamo chiamarla così. |
Davvero hai edicato questa storia a me?
Killuae94 - Quarta Classificata
The show must go on Dunque, cosa dire? Prima di tutto, nella storia non ho trovato alcun genere di errore grammaticale. L'unica parola che OO mi sottolinea è the, che andrebbe scritta così: tè. Ma dato che, googleando, non ho trovato nulla di specifico non l'ho considerata come errore. Per quanto riguarda invece il lessico e la sintassi... beh, la costruzione delle frasi è perfetta, e il lessico è buono ma non eccessivamente ricercato. Ti ho penalizzata un po' nella consequenzialità, per un semplice motivo: Tarrant fnisce per essere un matto esattamente come il personaggio che interpretava, ma non viene granché spiegato come o perché gli altri colleghi lo abbandonano. Oh, si, capisco che sia pazzo, ma perché l'hanno considerato tale? Anche il fatto che ascolti voci... fantastiche -come quella dello Stregatto- quando invece è solo è un segno di follia, ma nel testo non vi è neppure un riferimento ad altri episodi che abbiano portato i colleghi di Tarrant a catalogarlo come tale. La storia ci viene presentata col senno di poi, ma se ci fosse stato qualche piccolo flashback in più sarebbe stato più... completo. Un'altra piccola cosa che per me non va molto bene è "il lago di sangue" che il Cappellaio si provoca tagliandosi le mani con i cocci di porcellana. Hum, sai che proprio non mi figuro la scena? Forse perché nelle mani non c'è nessuna arteria fondamentale -parlo di mano e non polso, attenzione- e sinceramente non credo che dei tagli non intenzionali possano essere tanto profondi da uccidere... Impressione mia. Per gli obblighi... sono stati pienamente rispettati. L'AU ovviamente è ben presente, ma mi è piaciuto ancora di più come hai usato la citazione, quasi per contrappasso. Il Cappellaio si dice che lo spettacolo deve andare avanti, ma alla fine la sua follia lo sovrasta e lo uccide. Mi piace questo giochetto di significato... quasi come se volesse dire "the show must go on... or not?". Bravissima. Per lo stile, è molto pulito, semplice e lineare, nonché una formattazione molto ordinata, devo dire. Ottimo! Tarrant e lo Stregatto sono irrimediabilmente loro. Tarrant folle, come il Cappellaio che interpreta, ma con una vena d malinconia che lo contraddistingueva anche nel film... ma è stato lo Stregatto a colpirmi di più. E' DAVVERO lo Stregatto di Burton... non agisce, lui mette le pulci nelle orecchie, e poi si mette ad osservare le conseguenze delle sue parole. Non colpisce e non uccide... la sua arma è la lingua! Ed è tanto egoista da non aiutare il Cappellaio, ma solo osservarlo. Lo lascia al suo destino... Assolutamente Stregatto! Per quanto riguarda l'originalità hai avuto un punteggio a metà perché la vicenda in sé e per sé non spicca particolarmente, e soprattutto il fatto che tu abbia calato Tarrant in un constesto così simile a quello di partenza -ovvero, rimane il Cappellaio Matto anche se sotto le forme di attore di teatro- non mi ha permesso di dare allavicenda un punteggio molto alto. Ma è molto bello il modo in cui hai saputo giostrare lo stregatto, e questo ha fatto alzare la media. Complimenti! Grammatica e morfologia 10/10 Lessico e sintassi 9/10 Consequenzialità Logico e spazio-temporale 7/10 Aderenza agli obblighi imposti 10/10 Stile 4/5 Caratterizzazione dei personaggi 5/5 Originalità 3/5 Giudizio personale 5/5 Totale: 53/60 |
Ciao! |