Recensioni per
Freddo
di suni

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/03/22, ore 09:51
Cap. 1:

Questi due un giorno o l'altro saranno la mia morte ♥
ho letto diverse versioni del momento in cui i Malandrini scoprono il segreto di Remus ed è bello vedere quanto uniche e personali siano tutte. In questa mi è piaciuto un sacco il fatto che Sirius vada ad accertarsi di persona che il suo amico stia bene e si prenda cura di lui con un gesto semplicissimo ma potente come prestare una sciarpa ♥

Grazie mille per aver condiviso ^^
alla prossima!

Leila

Recensore Junior
15/02/11, ore 17:39
Cap. 1:

Non so se ti ricordi di me... sono passata così, per ritrovare il piacere di leggere qualcosa di tuo. Come sempre, non deludi. Un missing moment perfetto, fatto di gesti semplici, senza troppe parole. I pensieri di Remus impeccabili, non eccede nel vittimismo ma è evidente che neppure se ne frega. E poi, quel legame quasi impalpabile che lo unisce in modo speciale a Sirius, una cosa tutta loro, implicita e taciturna.
Grazie, è sempre bello poter gustare una delle tue storie.

Recensore Veterano
19/01/11, ore 21:14
Cap. 1:

Non è tutta rose e fiori questa rivelazione e a parer mio è un bene. E' ovvio che quando si apprende che un amico è un licantropo possono nascere dubbi e perplessità, e qui sono stati resi molto bene.
L'unica cosa è che ho dovuto rileggere un paio di volte l'inizio del secondo paragrafo perchè non capivo di chi era la voce narrante.

Nuovo recensore
17/01/11, ore 13:26
Cap. 1:

Grazie al cielo.
Lo so che tu non hai idea di chi sia io e forse sono anche un po' inquietante dal momento che arrivo dal nulla con un "grazie al cielo" - e, tra parentesi, sono anche agnostica, quindi mi è proprio uscito dal cuore - e sì, se pensi che io sia pazza hai tutte le ragioni del mondo, a questo punto, ma ti garantisco che in questa situazione non posso dire altro che "grazie al cielo". Perché, se ho ben capito - e spero davvero tanto di aver capito bene - stai riprendendo a scrivere in questo fandom a pieno regime, la qual cosa mi rende molto ma molto felice.
Ok, finora questa recensione è uno sproloquio bello e buono; quello che volevo dire è che ti seguo da un pezzo - e detta così sembro anche una stalker, oltre che pazza, ma no, questo non lo sono ancora, per fortuna - e mi fa piacere che tu abbia ricominciato a scrivere dei Marauders e di Sirius e di Remus insieme. Perché, cavoli, è tutta colpa tua se ho cominciato a leggere le Remus/Sirius (colpa di JUST A BLACK, inizialmente, e poi di tutte le altre). E poi mi hai abbandonata così e io ho continuato a leggere quelle di altri autori, e alcune erano anche carine, ma ormai quei due li vedevo come li descrivi tu, e non riuscivo a trovare niente che si avvicinasse anche minimamente a ciò che avevo visto nelle tue storie. Per la disperazione a un certo punto ho cominciato anche a leggere le tue fic sul fandom di Naruto, e mi sono piaciute anche quelle... E io non ci capisco un'acca di Naruto, onestamente. Pensa a che livelli...

Scusa la follia dilagante che esce da questa recensione, ma era da un po' che meditavo di lasciare un commento in una della tue storie e attendevo, forse, di avere del tempo e l'occasione adatta. Beh, il tempo ora c'è e l'occasione, questa shot, credo che non possa essere più adatta, quindi passo a commentarla. Perché, massì, si sarà anche già capito (^^'), mi è piaciuta molto.
E tu dici di non essere più "abituata a maneggiare 'sta gente"...! Cioè... cioè... e meno male!
Parlando seriamente, i personaggi non potrebbero essere meglio caratterizzati di così, penso. O forse sì, ma io devo ancora vedere qualcosa di meglio, in giro, perciò posso solo dire che il tuo Sirius è il vero Sirius, il tuo Remus è il vero Remus. Sarà anche perché, ripeto, io ho cominciato a leggere le prime storie wolfstar (si dice così, no?) proprio da te e tu li descrivi sempre in modo così coerente - come se fossero delle persone vere, in fondo, come se li conoscessi sul serio - che alla fine nella mia testa si sono formate queste immaginine di Sirius, Remus, ma anche James e Peter, che, poi, mi sono accorta essere nientepopodimeno che i tuoi Marauders. E questo non può essere dovuto solo alla mia pazzia (benché essa ci sia, attenzione), ma immagino che sia anche perché questi tuoi Marauders sono effettivamente verosimili.
E lo sono anche in questa shot. Non è la prima volta che parli del momento in cui i Malandrini scoprono e accettano la licantropia di Lupin, e a me era piaciuta già La valse des équivoques, ma in Freddo hai tratteggiato, se possibile, ancora meglio le reazioni dei singoli personaggi, le loro sensazioni: la paura di Remus, James che si sente oltraggiato per la mancanza di fiducia che l'amico ha riservato loro, l'ansia di Peter (che poi, quando mai quello non è angosciato?), Sirius e tutta la sua confusione e le sue debolezze che vengono a galla con questa scoperta.
Perché sì, anche su questo sono d'accordo con te: Sirius Black è umano; era un bambino quand'è entrato a Hogwarts, quand'è stato smistato nella "casa sbagliata", era un ragazzino che arrivava da una casa in cui comunque c'erano i suoi affetti, i suoi familiari, e in cui comunque, di sicuro, avevano perlomeno tentato di inculcargli in testa quelle idee razziste tipiche di determinate famiglie Pureblood. Quindi, per quanto io stessa, a volte, sia affascinata dalla figura di Sirius di cui si legge solitamente nelle fic - un personaggio senza macchia e senza paura, schifato dai propri parenti, che non pensa mai neanche per un secondo di essere stato smistato nella casa sbagliata - , per quanto io stessa pensi che sarebbe bellissimo e perfetto se fosse così, beh, nella realtà nessuno è perfetto. E anche Sirius deve avere i suoi momenti di debolezza, sennò non sarebbe reale. Per questo tu descrivi alla perfezione i suoi sentimenti: la confusione, la paura accentuata dal fatto che non riesce a capire cos’è che lo spaventa, che sfocia in un dolore quasi fisico; e ci sta bene anche la parte che tu non descrivi, quella in cui Sirius è da solo in riva al lago e chissà che cosa pensa - ma forse possiamo immaginarlo, forse.
E Remus. Premetto che non sono per niente una tenerona dal cuore di burro che si fa venire gli occhi a cuore per qualsiasi sciocchezza romantica o che versa una lacrimuccia per ogni nota malinconica, al contrario. Eppure Remus qui, purtroppo devo ammetterlo, mi ha fatto un’enorme tenerezza. Il suo monologo interiore mentre si avvicina all’amico mi è andato dritto allo stomaco - cosa che mi capita di rado, ultimamente - e quel suo candido "Ti sembra che io sia pericoloso, così?" ha fatto sciogliere anche me in un sorriso. E il pre-slash di cui parli, che pure non è così evidente per chi non vuole vederlo, io l’ho notato proprio nei pensieri di Remus, nel suo non saper rinunciare ad andare dall’amico anche se teme la sua reazione, nel suo essere colpito a morte, quasi ossessionato dallo sguardo di Sirius, più che dalla rabbia di James o la paura di Peter; nel modo in cui - inconsciamente, disperatamente, quasi - si riconosce in Sirius pur sapendo che l’altro è tanto diverso da lui.
Infine, sì, la sciarpa ha un valore simbolico molto forte, come hai detto tu: è ciò che fa capire definitivamente a Lupin di non aver perso proprio nulla. Insieme a quella frase di Sirius, "L'ho pensato anche io, all'inizio", che - credo - gli dà la conferma che, forse, lui e il Pureblood sono davvero più simili di quanto non possa sembrare.

Probabilmente avrei altre mille cose da dire, da osservare, ma penso che se ci fosse un limite alla lunghezza delle recensioni qui l’avrei superato da un pezzo, e penso sia meglio che io mi ritiri e te la lasci leggere (povera te).
E quindi, alla fine, non posso dirti altro che bentornata. Sperando che tu decida di scrivere di loro ancora a lungo, così che io ne possa leggere ancora a lungo e che non mi ritrovi, come una drogata in astinenza, a cercare altre Remus/Sirius degne di questo nome, restando alla fine quasi sempre insoddisfatta.
Mi riprometto di lasciarti qualche recensione in più, in futuro, sennò se ogni volta devo scrivere un papiro del genere non sopravvivo. Comunque, sono qui a seguirti anche se non mi faccio viva (sono timida? Forse, ma anche pigra, purtroppo).
A presto (spero)!

(Ho modificato questa recensione già due volte, ma penso che continueranno a esserci scritte un sacco di cretinate, anche perché sono dell'opinione che, leggendo una storia, sia pressocché impossibile cogliere completamente il pensiero dell'autore. Pazienza, prendile come opinioni personali. ^^)
(Recensione modificata il 17/01/2011 - 01:44 pm)

Recensore Veterano
16/01/11, ore 16:44
Cap. 1:

Beh, che diavolo...
Sirius e Remus. e James sullo sfondo. Un affresco infinitamente bello. E quantomai vero. Continuo a sostenere e spalleggiare il rientro della vecchia guardia Potteriana di cui tu fai parte. Leggere una storia scritta da te è come sempre qualcosa che riempie. E sono d'accordissimo sul trauma da Grifondoro di Sir...
Bella prova

Recensore Master
15/01/11, ore 15:03
Cap. 1:

Bellissima questa storia. Davvero tanti complimenti! Sono d'accordo con te sul fatto che per Sirius finire a Grifondoro sia stato all'inizio un piccolo trauma. Perchè anche se aveva idee differenti dalla sua famiglia era comunque cresciuto in un determinato ambiente in cui gli avevano inculcato certe convinzioni, per cui, di punto in bianco essere consapevole di avere tradito le aspettative di tutti non sarà stato incoraggiante per un ragazzino di soli undici anni, visto poi anche come la sua famiglia gli ha fatto pesare il fatto.
Per il resto hai caratterizzato benissimo le sensazioni di sconforto di Remus, quelle di rabbia per il segeto di James e quelle più contrastanti e poco definibili di Sirius. Mi piace leggere del momento in cui i Malandrini scoprono la licantropia di Remus, e questa è una delle migliori che ho letto. Sei davvero brava, se volessi anche descrivere la storia dello scherzo di Sirius ai danni di Severus mi faresti davvero felice. Ma magari l'hai già fatto. Appena avrò un po' di tempo dovrò andare sul tuo profilo a controllare e a leggere le tue storie, soprattutto sul Wolfstar, che adoro. Alla prossima ^.^

Recensore Veterano
14/01/11, ore 21:32
Cap. 1:

... Perfetta. E' la prima parola che mi è salita alle labbra quando ho terminato la lettura di questo piccolo gioiello. L'atmosfera, i tempi, la caratterizzazione dei personaggi, i dialoghi, le descrizioni... quel modo di narrare che sembra dipanarsi naturalmente dinanzi agli occhi di chi legge... Veramente Suni, mi hai commossa.
Il pre-slash è evidente, ma delicato al punto giusto.

P.S.
Fra l'altro condivido pienamente la visione di Sirius bambino non proprio al settimo cielo per essere un Grifondoro. Effettivamente è molto più realistica e credibile.

Recensore Junior
14/01/11, ore 15:55
Cap. 1:

Io. Non. Ci. Credo.
Tu.
suni.
Il tuo nome in cima a tutti gli altri preferiti - come dovrebbe essere perennnemente.
Una nuova storia.
Titolo: Freddo.
Fandom: Harry Potter.
Personaggi: Marauders.
Tu. Vuoi. Vedermi. Morta.
Non puoi scrivere opere del genere senza prima avvertirmi, no, te lo vieto assolutamente, ci tengo alla mia vita e un infarto non è nei miei programmi, dunque tu mi avvisi e forse, forse, ne possiamo riparlare e io posso evitare la morte immediata.
Non ti ho mai commentato. Mai. Ma cazziarti per avermi fatto boccheggiare più volte in cerca d'aria come se avessi l'asma, a causa del tuo nickname blu e da quel "Harry Potter" lì affianco, credo sia un ottimo modo per iniziare.
E incomincerò ringraziandoti.
Cos'altro posso fare?
Il sentimento che è impresso in questa - e in tutte le altre - fanfiction è qualcosa di ineguagliabile, e si sente, è palpabile, perché non aleggia intorno alle frasi sentendosi presente ma lasciandole vuote, le riempie fino all'orlo in ogni virgola, congiunzione, termine...
Ed è qualcosa di meraviglioso.
Le tue storie all'apparenza sembrano non avere uno stile proprio ed essere semplicemente lì, perché tu riesci a far immergere il lettore così profondamente nei tuoi scritti da fargli quasi dimenticare di star leggendo. Non condisci niente con paroloni o metafore che a volte vengono buttati lì per bellezza, tu rendi tutto naturale e spontaneo, pare semplice ma è incredibile.
Hai un talento innato, e chiaramente buttiamoci un bonus in più per la fantasia, non scrivi mai nulla di scontato o banale; anche situazioni già viste con te credo di non averle mai lette davvero.
E non lo dico per fare la lecchina - può sembrarlo con questo tono di pseudo-venerazione che sto assumendo - è ciò che penso, è la verità.
"Freddo" ne è la dimostrazione lampante, anche se la mia FF preferita rimarrà sempre "Il giorno che la guerra finirà".
Il tuo Sirius Black qui si evidenzia tantissimo. Solitamente, raffigurandolo quand'è già adulto o comunque al pieno dell'adolescenza, non c'è granché questa tua idea (che non condivido, ma comprendo e apprezzo moltissimo essendo piuttosto particolare e, oltretutto, plausibile) del ragazzino in un certo senso spaventato e l'insegnamento familiare che Gli pesa ancora sulle spalle.
Ma, ribadisco, qui si nota e si amalgama perfettamente alla scena.
"[...]invece le sue gambe lo scaraventarono avanti, e avanti ancora, perché vedi, io lo so, io l'ho capito che non sei così diverso da me, sei fuori posto anche tu, e allora ti voglio dire una cosa, ed è che forse non c'è niente di male, non è colpa tua e non è colpa mia, è solo che siamo storti per qualcosa che non dipende da noi, tu rispetto al tuo mondo e io rispetto a tutto quanto, ed è anche stato difficile diventare amici perché siamo così diversi che se non fosse stato per James non ci saremmo mai rivolti la parola, e ancora adesso certe volte ti spaccherei la testa contro il muro o ti farei un Anatema per come sei piantagrane e tu a me per come sono a posto, e probabilmente sarà così sempre, però guarda, dai, certe volte andiamo d'accordo ed è solo bello, è come stare al posto giusto e chiudere tutto fuori dalla porta."
Questo passaggio l'ho amato con tutta me stessa e non c'è bisogno d'aggiungere altro.
Vorrei dirti tanto altro - ci sarebbe da dire tanto altro - ma purtroppo sono un'incapace che non sarà mai in grado di lasciarti una recensione decente.
Perché di fronte a tali cose rimango ammutolita a contemplarle, e mi basta.

Asfe