E' una flashfiction meravigliosa, duramente vera e profonda. Io credo che per scriverla tu abbia scavato affondo nel tuo cuore e sicuramente non sarà stato facile; ma credo anche che tu sia stata soddisfatta del lavoro che ti è uscito.
Sai, è riduttivo tutto quello che ti ho detto. Cavolo, è qualcosa d'indescrivibile... descrive il mondo attuale con una delicatezza che mette in risalto i tratti rudi di un popolo che sta dimenticando, che sta rovinando, che sta cadendo sempre più in basso, in un pozzo infinito.
La frase che ho preferito è stata questa: "La nostra vita può essere già finita, che molti non lo vedono, come il bambino addormentato non si accorge del libro che si è chiuso."
La precarietà e la brevità della vita spiegate con una splendida metafora: il bambino dormiente che non si accorge che il libro è chiuso, è finito. Come la vita... non ci si rende conto della sua bellezza se non quando tutto è finito, o quando manca poco alla sua fine.
Complimenti!
Va dritta nelle preferite:) (Recensione modificata il 09/03/2011 - 11:28 am) |