Che dire?
La tua delicatezza ormai è nota. E' il tuo punto forte, è la meraviglia che riesci a tirar fuori anche dagli stupidi, da due stupidi come possono essere Matt e Dom in questa shot, che si amano, si amano disperatamente, eppure vivono separati. Da un 'addio', da un 'ciao'. Separati perchè è la cosa giusta. Che giustizia crudele, però.
"E’ la cosa giusta, ti ripeti nella mente, mentre ti sforzi di rivolgergli un mezzo sorriso prima di aprire la porta.
«E’ la cosa giusta.» Mormora lui, spiazzandoti.
E tu inspiri: prendi un respiro profondo e senti ancora il suo profumo - stai piangendo."
E credo che questo ci faccia capire tutto. Chi ha gli stessi pensieri, non è forse un'anima unica separata in due corpi? Certo. Penso che sia quello che volevi far capire. E credo che tu abbia reso perfettamente l'idea.
Alcuni complimenti più precisi.
Uno: mi fai attorcigliare le budella, sempre e comunque; e lo so, non è la cosa più fine che si possa dire, eppure è la verità, la pazzesca verità; lo fai con le tue parole, o meglio quelle che metti in bocca a Matt e Dom, che sono ogni volta più intense, violente e spiazzanti.
Due: Hai scelto bene quando hai impostato la tua storia con l'uso della seconda persona; il tuo riferirti continuamente a Matt come se gli parlassi insieme, come se ce lo avessi di fronte e lo stessi rimproverando e lui stesse piangendo davanti a te, beh, semplicemente geniale.
Terzo: ottima l'idea del post-it e soprattutto dell'ambientazione così posteriore rispetto alla notte descritta poche righe prima; è una di quelle situazioni che fanno soffrire solo a parlarne, che fanno piangere, quelle di lontanaza, di attesa, di amore disperato.
Quarto ed ultimo: Quel sussurro, appena accenato, sul finale della storia; un abbraccio e quelle parole
«Scriverò di te. Sempre.»
Il massimo per far morire d'infarto tutte noi.
Cosa aggiungere?
Complimenti, cavolo.
Non smetto mai di emozionarmi leggendoti.
A presto,
Ali.
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