Era molto che non lasciavo una recensione, forse perchè ho trovato poco o nulla che mi abbia stimolato. Questa drabble, però, mi ha colpito moltissimo. Siamo così abituati a vedere il buon vecchio Alex come una macchietta da dimenticarci, a volte, della sua enorme sensibilità e della straziante scena che lo vede protagonista durante il massacro di Ishbar. Hai inquadrato il personaggio e il suo dolore in modo perfetto. Bellissima e tristissima allo stesso tempo la metafora che paragona quel muro al velo che difende un bambino dalle cattiverie della vita, così come quella successiva, che ben trasmette l'idea del massacro indiscriminato perpetuato in quella regione. Non avrei saputo immaginare, infine, una chiusura migliore di quella che hai dato, con la ritmata opposizione dei concetti "vita/morte". Complimenti davvero, e alla prossima storia ;D

Tu sei male! ç_ç (scherzo)
Armstrong in quelle scene è... straziante. E lo hai descritto in 1197 caratteri (sì, ho controllato) con una chiarezza altrettanto terribile.
Probabilmente questa drabble mi è piaciuta più della precedente, forse perché rispetto a Roy questo è un personaggio trattato molto meno ma, al contempo, che merita ugualmente. Anche questa la spedisco nei preferiti. *^*

Il personaggio di Alex è quello che più di tutti mi è piaciuto, nella saga di Ishbar. Perché è tanto buono, fino a piangere stringendo tra le braccia il corpo di un bambino, e si dispera per ciò che la sua gente fa a quelle povere persone, senza pietà, senza un briciolo di cuore. Sembra tanto scemo normalmente, ma la sua idiozia si trasforma seriamente in tristezza profondissima in questa serie.
Che tristezza ç_ç mi è piaciuta, specie la fine ç_ç