Recensioni per
Strisciare
di OperationFailed

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
11/06/13, ore 15:03
Cap. 1:

L'ho riletta due volte. La prima perchè ero curiosa, ma troppo rapita dal suono delle parole per prestare veramente attenzione. La seconda perchè dovevo capire bene quello che avevo appena letto -sperando di essermi sbagliata.
Ti giuro che in questo momento mi mancano le parole, in senso positivo, eh, ma un po' mi infastidisce. Voglio riuscire ad esprimermi...
Questa cosa che hai scritto...è perfetta. Ed è bellissima, e mi ha fatto male. Ma un male di quelli belli. Di quelli che "Ancora, ancora! Datemene ancora!"
Vorrei dirti qualcosa di sensato. Vorrei trovare le parole. Un po' sto piagnucolando, ma l'avevo messo in conto, quindi non mi preoccupo più di tanto.
Grazie per aver scritto questa meraviglia, comunque.

Irene

Recensore Veterano
02/02/12, ore 19:15
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Perché non ho letto tutto d'un fiato quello che hai scritto? Penso che sia perché il mio istinto di conservazione sapeva che avrei trovato cose meravigliose e viscerali e cose malinconiche e di una tristezza schiacciante. Ma si sa che a volte ci dimentichiamo dei perché e per questo sono finita a leggere. Ringrazio di essermi lanciata a capofitto e ringrazio che ci sia qualcuno che scriva cosí bene, io adoro la tua poesia. Il tuo john mi ha fatto arrabbiare e ti assicuro che é quasi impossibile dato l'amore che mi ispira quella creatura. Complimenti. Baci baci.

Recensore Veterano
21/11/11, ore 00:57
Cap. 1:

Oh mio Dio. Oh mio Dio. Oh mio Dio!!
Io non ricordavo che tu avessi scritto una cosa del genere... ma perchè sono così maledettamente stupida? Mi ero messa a circolare sulla tua pagina quando vedo questo lavoro canonico e... non lo ricordavo più. E non l'avevo neppure recensito!
Sono senza parole ed è strano, perchè di solito trovo sempre qualcosa da dire. E' meraviglioso. Qualcosa di straziante e tremendo che fa male.
Mi è piaciuta moltissimo e non riesco ad aggiungere altro se non che sento il bisogno di leggerla di nuovo. Davvero. L'ho appena letta ma voglio leggerla ancora, e non mi importa se è triste. Le storie migliori sono quelle che ti scavano dentro, che aprono ferite, che toccano la tua anima in questa maniera.

Bravissima.

Nuovo recensore
03/05/11, ore 16:11
Cap. 1:

Accidenti.

È la prima parola in assoluto che mi è venuta in mente quando ho iniziato a leggere questo tuo testo.
Non voglio chiamarla storia, perchè non racconta qualcosa che succede nella realtà, ma vuole piuttosto farsi stato d'animo, portando chi legge nel cuore di Sherlock Holmes. Quello che pochi riescono a intravedere, eppure c'è.

Scrivere un POV di un personaggio come l'Holmes di Doyle è probabilmente l'operazione più DIFFICILE che esista in questo fandom. Eppure tu ci sei riuscita in maniera straordinaria.
È quasi impossibile entrare nei panni di un genio, eppure tu lo fai con naturalezza ed eleganza, mettendogli in bocca un dolore crudele e composto allo stesso tempo, che non si allontana mai dalla materia razionale di cui è costituito eppure non rinuncia a raccontare il sentimento in modo intenso e struggente.
Come ogni volta, Watson non capisce. E nelle tue parole si legge il dolore di Holmes per questa perenne incomprensione, la sofferenza di quest'uomo che trascorre la sua vita cercando di far comprendere agli altri cose che per lui sono tanto chiare.

Sono straordinarie le parole che scegli per descrivere questo dolore. Di una raffinatezza perfetta che però non si perde nella contemplazione di se stessa.
A volte chi scrive bene come scrivi tu cade nel tranello del suo stesso talento, mettendo in fila le parole solo per ammirare la perfezione formale che riesce a raggiungere. E le sue diventano frasi vuote.
Solo suoni.

Le tue sono parole straorinariamente belle. E straordinariamente 'piene'.
Tu riesci ad accostarle in modo originale senza distogliere l'attenzione da quello che dicono, e ricavando anzi una grande forza espressiva da queste combinazioni inusuali.
Se mi permetti di rubarti la tua stessa metafora sei una ballerina immensamente dotata, che sfrutta il suo fisico perfetto per danzare con naturalezza e senza fatica attraverso l'anima di Sherlock Holmes, nel giorno in cui perde il suo cuore.

Bellissima e totalmente calzante questa continua ripetizione del nome di Watson, seguita da aggettivi sempre simili eppure ogni volta diversi, più dolorosi.
Holmes ripete il suo nome all'infinito come se fosse un rimprovero per la sua cecità, ed un rimpianto per se stesso.

Non mi resta che farti i miei complimenti più profondi e sinceri per come scrivi, per quello che scrivi, e per l'intensità con cui sei riuscita a gestire e descrivere questo difficilissimo abbandono.

Recensore Veterano
18/04/11, ore 15:11
Cap. 1:

Oddio.
Terribile.
Giuro, non ho capito niente fino alla fine.
Lo so, ti sembrerà una critica, eh? E invece no.
E invece lo adoro, perché è bellissimo.
E perché si vede che ci hai messo l'anima.
Ottimo lavoro, Davvero.
Like it ^^

Recensore Veterano
16/04/11, ore 19:04
Cap. 1:

Apri gli occhi per un secondo – la realtà che hai scelto per noi non puoi scacciarla serrando le palpebre, stolto, ingenuo, amato mio Watson – e guardami dentro. Temo di essere morto. Guarda cos’hai fatto. Temo di non poter più vivere senza te.

Mi hai fatto venire i brividi. *çç*
E' davvero bellissima, triste senza dubbio, ma bellissima nel suo essere angst.

ingenuo, amato mio Watson - e guardami dentro. Temo di essere morto.

Qui mi hai letteralmente dato il colpo di grazia. Con quel Temo di essere morto hai reso perfettamente le emozioni che Holmes avrebbe trasmesso se questo fosse stato reale, o almeno è così che io immagino la reazione di Holmes all'abbandono di Watson. Per Mary poi... bha!

Comunque ancora complimenti perchè sei stata bravissima e premetto che io odio le song fic, ma qui non posso non dirti che hai fatto un lavoro eccellente.
Un bacio