Recensioni per
Come to me
di Claa
Una storia introspettiva coglie nel segno quando riesce a far vergognare. Non fraintendere, questa parola non ha un significato negativo per me, significa che hai dato voce così compiutamente ad un certo sentimento da farmi vergognare nel leggerlo; quel tipo di vergogna da "sì, è proprio così, esatto", quella che si prova nell'essere messi di fronte alla riproduzione della situazione vissuta, con la giusta dose di estraneità che ti permette di avere una visione d'insieme. |
Con storie come questa non so mai come iniziare. La cosa speciale, di cui ci si accorge subito, è che fin dalle prime righe si avverte quanto cuore tu ci abbia messo; anche cura e impegno, sicuramente, ma dietro ogni parola soprattutto c'è tanta emozione, e secondo me è proprio questo che la rende tanto più preziosa. Credo sia una cosa molto coraggiosa riversare tanto di se stessi in uno scritto. Per una certa estensione è inevitabile, succede sempre quando si scrive che qualcosa di te venga fuori, ma non sempre è una scelta deliberata. Io per esempio non credo che ne sarei capace, forse perché mi sentirei troppo vulnerabile. Di certo la tua è una storia in cui ci si identifica facilmente (credo che a chiunque prima o poi sia capitato di provare un amore non corrisposto, anche se forse non di questa intensità), fatto sta che il sentimento descritto è talmente reale, vivo, da risultare familiare, da farti pensare ''so cosa si prova, lo capisco'', anche se può sembrare la solita frase banale di circostanza. Infatti mi vengono meno le parole, per paura di poterti dire le solite cose, perché questa non è una storia qualunque e non lo meriterebbe. Alcune frasi mi hanno fatto venire la pelle d'oca per quanto mi ci sono riconosciuta, come ''Clarissa aveva l’abitudine di fuggire davanti al dolore. L’aveva capito sentendo sua madre piangere, durante gli anni, e vedendosi reagire sempre allo stesso, codardo modo: andando in camera e chiudendo la porta. Non lo sapeva gestire, le faceva paura.''. |