Non capisco molto quale sia la trama della storia, e come siano morti tutti i membri dei Quiliute, ma mi piace comunque!!! Complimenti e spero di risentirti presto. Il senso di mistero mi piace molto e la frase del SUCCHIASANGUE è proprio da Jacob. Complimenti (di nuovo). |
Tristissima. L'imprinting ti fa pensare che, nel momento in cui ti plana in testa come una valanga di amore e cuoricini rosa, avrai per sempre ciò di cui hai bisogno per essere felice. Crea un mondo a parte, in cui tutto ciò che c'era prima svanisce, oppure sbiadisce, sembra diventare diverso. Secondo la Meyer l'emotività e i sentimenti di una persona possono essere spazzati via così, perché il prezzo è la felicità eterna, l'amore eterno e tante cavolate che si sogna solo lei. L'imprinting è una Mary Sue che si fa maledizione, che si fa "mondo" e ti risucchia nella sua bolla di gioia e perfezione. E Jacob, in questa drabble, sembra assorbire tutta la tristezza del mondo di fuori, anche se l'anestesia dell'altro mondo fa risuonare il nome di Renesmee e gli dimostra quanto in realtà sia riuscito a guadagnare. Be', niente paragonato a ciò che ha perso, a ciò che era. Perché alla fine qualcosa penetra, lo colpisce e crea quella domanda: qual è il prezzo della felicità?. E deve essere terribile realizzarlo e, al tempo stesso, restare comunque ancorato all'amore perfetto per Renesmee. |
Ciao, |
E' la prima drabble che leggo e la trovo molto bella e triste. |
Sarà che sto studiando "male politico" e nichilismo, e vedo morte ovunque, ma la prima cosa che mi viene da dire è... prima o poi, moriremo tutti ("...Afton, per favore, sto cercando di scrivere qualcosa di serio."). Dicevo. La morte fa parte della vita e non occorre essere immortali per piangere i nostri cari, però sì, l'immortalità non ha solo i risvolti positivi che la Meyer ci ha beatamente propinato. E Jacob ne è la prova, perchè lui, nonostante l'eterno ammmoooohre, i Quoricini, lo zucchero filato - ho voglia di zucchero filato - e felicità, è quello che ne paga il prezzo, e checché ne dica la zia - e lo ha creato lei! - Jacob ha dovuto rinunciare a qualcosa... e tutto l'ammmoooohre di questo mondo, con imprinting-rincoglionimento annesso, non potrà fargli dimenticare quei "nomi a stento leggibili sulle lapidi". |
(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) |
Mi hanno consigliato vivamente le tue fic (leggasi: mia moglie da qualche colpo con il forcone, occasionalmente) e visto che non ho il cervello per iniziare una long alle 2 di notte, ora attuale, mi sono buttata su questa. |
Sai perché è triste questa drabble? |
Prima drabble in assoluto. Tu sei quello che mi fa leggere qualcosa sempre per la prima volta, soltanto che con te ho la garanzia che qualcosa che mi sembra bellissimo lo è davvero perchè l'hai scritto tu e non perchè non conosco quelle degli altri. |
Hai visto che gli esami servono a qualcosa? Una drabble per ciascun esame e sarei la lettrice di fanfictions più felice di Efp. |
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(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) |
Recensire col cellulare? Va beh, c'è sempre una prima volta. Quando ho visto che avevi pubblicato qualcosa sono diventata una bimba con in mano la busta della sorpresa da aprire, e dovevi vedere che impazienza mentre il cellulare caricava la pagina. Sto scoprendo il mondo delle drabble e prima o poi mi cimenterò anch'io... Ma se si tratta di istantanee, come fotografie, attimi rubati che però vogliono dire tutto e diventano eterni, allora questa storia funziona. Lo vedo, Jake, davanti alle lapidi degli amici. Gli pare di sentirne le voci. |