Bella,bellsa,bellissima!!!!!
Mi piace molto!!!
Queste sono le mie parti preferite:
1."Agh... se questo non la fa saltare di gioia la suicido personalmente..." pensava tra sé e sé il ragazzo mentre si dirigeva a casa, dove tra non molto sarebbe stata servita la cena.
- Keima? Cos'è quell'enorme pacco regalo? - stavolta era la voce di sua madre a prenderlo di sorpresa mentre la porta di casa si apriva davanti a sé.
- Come sta Elsie? - chiese subito il ragazzo mentre si faceva strada all'interno dell'abitazione e si apprestava ad appoggiare il voluminoso regalo sul pavimento.
- È ancora in camera sua. Non ha voluto uscire per tutto il giorno. Sai se le è successo qualcosa? - l'aria di sua madre era davvero preoccupata.
Anche se Elsie si era intrufolata in casa sua spacciandosi per una figlia adultera la signora Katsuragi l'aveva accolta subito a braccia aperte. A Keima veniva raramente da pensare quanto la sua amica/demone/sorellastra fosse in grado di fare presa nei cuori della gente e infondo, anche nel suo.
Elusia non si presentò a cena, rimanendo rintanata nella sua camera mentre Mari cercava di strappare al figlio qualche informazione sulla sua giornata scolastica.
- Non mi hai poi detto per chi è quel pacco regalo. - disse la signora Katsuragi con un sorriso.
- È per Elsie. Spero che la possa tirare su. È davvero una noia vederla ridotta così. -
Mari non rispose subito, ma rimase a guardare il figlio con un aria compiaciuta.
- Vedo che ti degni di mostrare un po' di attenzione almeno per la tua sorellina... -
Keima stava quasi per strozzarsi con il boccone di cibo che stava ingoiando, lei non era la sua "sorellina", ma evitò di darlo a vedere alla madre.
2.- NON CASPISCI! Io ero lì, ma non ho potuto salvarti! Non avevo l'agoromo e allora... mi sono buttata tra le fiamme per te... e siamo morti... -
Le lacrime tornarono a bagnare il suo volto contorto in un ghigno di rabbia e dolore, ma in quel momento Elsie sentì la sua mano venire stretta più forte e gli occhi di Keima fissi nei suoi.
- Non devi dire certe cose! Io e te non moriremo, mai! Né in un incendio, né per via del contratto! - La sua voce era così seria...
- E tu come fai a saperlo?!? Io ho sempre paura di fallire e di finire decapitata per la mia incapacità... no... ho paura che TU venga decapitato per la mia incapacità, perché non sono buona a fare NIENTE! - la ragazza non si accorse di stare urlando contro Keima, ma lui sapeva bene cosa quelle parole volessero dire.
Elsie era sempre vissuta all'ombra della sorella, e anche quando lei non c'era veniva sempre additata come demone mediocre.
Il loro incontro e i loro successi nella squadra anti-spiriti dovevano essere stati un grande sollievo per il suo conflitto interiore, ma non erano bastati a tacerlo del tutto.
Elsie in cuor suo si era sempre sentita impotente, e lui non aveva fatto nulla per convincerla del contrario.
- Elsie! Tu non ti devi preoccupare per me! Non ti devi preoccupare perché sei un po' sbadata, o perché a volte non ti escono certe cose, perché è così che sei fatta, è questo che ti rende speciale, è per questo che tu mi piaci. -
Peccato,però, che io non possa leggere il seguito!!!
Mi immaginerò qualcosa!
E volevo farti notare che hai scritto "la SUICIDO personalmente", ma non sarebbe meglio "la UCCIDO personalmente"?
Vabbè però anche suicido non sta male!
Spero di leggere altre tue storie!!
Chu!! |