Recensioni per
Blood's Revolution
di claws

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
10/08/11, ore 22:57

4° classificato al contest "Una storia per una canzone":
Blood's Revolution di Claws (Jo)
CORRETTEZZA:
Ha qualche errore ma pochissimi: 9,30
TRAMA:
Bè, questo scontro tra due “fratelli” che, lentamente e nel tempo, si sono disgregati fino ad arrivare ad una guerra è reso alla grande e fa sanguinare davvero il cuore.
La trama si sviluppa attorno a loro due e non si riesce a capire se Arthur capisce Alfred e quello che sta per fare o se, davvero, è deluso da lui e da quello che può vedere come un tradimento.
Hai reso perfettamente la loro storia e dispiace sapere che poi, alla fine, si divideranno per sempre, con tutte le incomprensioni che resteranno: 10
CARATTERIZZAZIONE:
I due pg sono resi benissimo e arrivano diritti al cuore: 10
STILE :
Mi piace molto il tuo stile.
E' coinvolgente e, anche se non conoscevo il fandom, sei riuscita a farmelo amare lo stesso.
Scrivi bene e in maniera pulita : 10
ORIGINALITA'
Si sa come la Storia è andata e la lotta tra due “fratelli” lascia sempre l'amaro in bocca insieme alla sensazione che non ci sia un vero vincitore, ma non è la prima volta e non sarà l'ultima, purtoppo.
Da che c'è la Storia questo è accaduto spesso, tu però l'hai reso davvero bene. 9
IN TEMA:
La canzone è perfettamente inserita nella fic ed è diventata storia lei stessa. 10
COINVOLGIMENTO PERSONALE:
Totalmente e completamente coinvolta, in ogni riga di questa fic bellissima. 10
Totale punti: 68,30 su 70
(complimenti, è una fic stupenda e se scriverai ancora su questo fandom io le leggerò!!)

Recensore Junior
01/08/11, ore 22:36

T-tu, DonnaH, JiiH, JoH (?) ... non mi hai detto che partecipavi ad un contest! >.<
Non avrei potuto fare niente, e anche se non ti ho nemmeno sostenuta, è un capolavoro!
Giuro! ♥
Intanto ti faccio i miei auguri per la vittoria.
 
Già con la frase iniziale mi hai steso, e mi ha fatto piacere che introducessi l'aromento lentamente, parlando della guerra che gli inglesi facevano contro altri popoli, che non erano loro coloni.
Ed Alfred, potrà anche combattere,  ma rimarrà sempre un bambino ingenuo - un po' come Russia ~
 
Davvero, gli inglesi avevano una fissa per le tasse? No, giusto per sapere! Mettetela anche sull'ossigeno :D
 
Mi piace tanto il contrasto che dai ai personaggi - perché Al e Artie sono differenti, totalmente - pur facendoli rimanere IC.
E già, Arthur non dimentica chi l'ha dominato >:D *annuisce* Sono passati secoli,Artie-chan, perdonaci ç_ç
Scherzi a parte, i personaggi sono IC, cedono un po', come tutti gli esseri umani - la cosa che mi piace in Hetalia è scaricare tutto quello che un popolo prova nel suo rappresentate, sono pazza ne? 8D - ricordano il passato con rabbia ma anche con malinconia.
Piangono per i loro imperi distrutti e si battono fino all'ultimo respito per difenderlo, malgrado sanno che è del tutto i - nu - ti - le.
(cit.:«Idiota. Ti ho cresciuto. In tutti questi secoli, pensi che non ti abbia conosciuto fino in fondo? Ti credi un eroe, America, ma riuscirai a salvare tutto il tuo popolo?»)
Questo era fantastico, perché a volte è vero, non ci capiamo nemmeno una mezza h di quello che diciamo (?): «Aveva disubbidito agli ordini dei suoi superiori solo per assistere a uno stupido discorso tra due Paesi che, benchè parlassero la stessa lingua, non riuscivano a comunicare?»
Non tanto per la lingua, quanto dalle emozioni che ci sopraffano, e anche quando ci si fraintende ù_u
E Inghilterra che dice le sue perle di saggezza da vecchia Nazione, che vogliamo dirgli: ««Questa guerra è una follia. Una pazzia in cui siamo finiti entrambi. L'unica differenza è che, per quanto tu ne uscirai vincitore formalmente, avrai perso tanto. Tante cose, tanti uomini, e tutta quella sfrontatezza che esibisci davanti a me. E solo allora penserai che da questa confusione non avrai ricavato altro che documenti che certificano la tua vittoria e un Paese da ricostruire.»
Un fulmine si abbattè poco lontano, con un frastuono feroce che aggredì i timpani delle migliaia di presenti.
«Da questa guerra, distruttore di sogni, guadagnerò anche la libertà!» Alfred, con uno scatto, imbracciò la baionetta e premette il grilletto.»
Lo muovi perfettamente, come io penso che Arthur sia, oltre quella facciata da burbero che nasconde sentimenti gioiosi e tristi.
Lo scambio di battute è magnifico, anche epico, ma così realisto.
Azzannarsi a parole e ferire il nemico per soppraffarlo con le armi! *LOL, ma che cacchio dico?*
 
«Eppure stavano duellando come due lupi per decidere chi, tra i due, sarebbe stato il nuovo capo del branco.», l'umanità si è spidata continuamente per questo, trovo anche che sia stupido, in realtà.
Amo le frecciatine, cioè, sono perfette, tra un colpo di spada e una pallottola, ci stanno una meraviglia!
È ammore, perché hai scritto perfettamente, perché già te l'ho detto che sono fantasticamente umani e IC, realistici e disorientati!
Inghilterra sa quando ritirasi ù_u
(Quella notte, non sarebbe bastata una bottiglia di rum per trascinare Arthur nell'oblio, lontano dall'acqua che colava sul viso, dal viso.)
L'uomo ha sempre aspirato ad una libertà maggiore, e se si fa crescere una persona con questi ideali, beh, è ovvio.
Povero Al, che ammette che è stato un po' tonto a non capire che Arthur lo sfruttava - per noi europei l'America era un Paese pieno di risorse, e abbiamo ammazzato i suoi antichi abitanti, per prenderci la richezza ç_ç che tristezza, intere culture, perse nel vuoto della nostra *piange*
Arthur ricorderà in eterno di essere stato un pirata - ho amato i riferimenti che hai fatto - come di essere una Nazione o chissà che altro ù_u
(«Aspetti che il Leone d'Inghilterra venga personalmente a sbranarti?»
Il silenzio che seguì veniva continuamente interrotto dal rumore degli spari.
Quel grido aveva spezzato i confini dello spazio - mezzo miglio - giungendo ad Alfred come se glielo avesse sussurrato in un orecchio, come quando narrava racconti del ciclo bretone a lui e a Canada. E lo aveva scosso come una scarica elettrica, che al contempo gli aveva donato nuova energia.
«Se vuoi, posso ancora concederti la resa, colonia. E' la tua ultima possibilità per non essere spazzato via dalla madrepatria contro cui ti sei ribellato. E la stessa tortura per Francia, che perisca affogato nella sua Senna!»
«No.» Disse, quasi tra sé. Infine, con un respiro che saliva dalle profondità dei monti Appalachi, gridò. «No! L'Aquila americana piomberà dal cielo e i suoi artigli ti squarteranno, Inghilterra!»
Inghilterra voleva un duello epico? E America glielo avrebbe concesso, come ultimo dono prima della sconfitta, a partire dalle parole.

Diamine, bellissimo questi pezzo.L'audacia e la forza disperata d'Inghilterra, l'ultima possibilià che concede ad America magari non del tutto conscio che è l'ultima che sta concedendo a se stesso, le maledizioni poetiche - che ci stanno alla grande ù_u - e il riferimento a Monsieur Francis, diamine, mi ammazzerai o_o
Le ultime frasi, degno di un poema, di un testo teatrale, di un'antica opera persa nel tempo - perché io davanti agli occhi ho visto la gestualità dei grandi attori e il sipario rosso come il sangue versato chiudersi con lenta malinconia, perché la fine, come hai detto tu, è nota a tutti, ormai che tutto è finito. Mi è rimasto tutto davanti agli occhi, come se davvero potessi vederlo, come se fosse una storia nuova che mi fa commuovere.
Lo stile è perfetto, la parole accurate, il linguaggio quello giusto - e sottolineamolo, che tipo io non so  una sola h di combattimento è_é
Ah, LOL, che parole mi fai cacciare! :D

Scusa se non ho recensito prima, ma è un casino senza limiti >.<
Comunque, hai scritto benissimo, e la tua vittoria è meritatissima!
Se conosci NVU, puoi tranquillamente mettere il banner :D
Poi, mentre leggevo, avevo in sottofondo una canzone, che dice - più o meno - di persone che non ci amano e che ci vogliono sottomettere, che ti distraggono dall'importante, da quello che hai dentro di te e da tutto quello che rimane da fare, dalla tua costruzione e dai tuo sforzi per ottenerti come sei.
La fine dice:
"solamente uno rimane, uno vive, uno muore" e parla dell'ultima ora spesa a rivivere la nostra grandezza e i nostri errori, e che lo facciamo soli.
Insomma, è molto bella e ispiratrice ù_u (ho trovato un'altra canzone per uccidere le Nazioni:D)
Qualche giorno te la passo, ma ti avverto, è francese! XD LOL, in che guai mi metto da sola!
E anche la musica prima di questa canzone, insomma, è fantastica.
Altra canzone, è una dei Green Day - mitici, anche questa è azzeccata alla tua storia - che parla di cenere alla cenere, di gioventù bruciata in guerra.

Piccolo Edit: mi è venuto in mente che un poeta (Nikos Kazantzakis) disse che "la libertà fu da sempre figlia della guerra e dell'Amore", e purtroppo come dargli torto?
Questo è un tema che mi è sempre piaciuto, e lo hai trattato benissimo :Q
Una volta anche io volevo scrivere dell'indipendeza americana (più quella Canadese, e ho visto che l'hai citato, creando un'immagine familiare calda e ... pucciosa **) e anche della riunificazione della Prussia con la Germania - e tanti altri personaggi da far rivivere e uccidere - ma non trovo mai tempo .--.
Damn me!

Spero di non averti annoiato! :P
Ah, mi piacerebbe dedicarti qualcosa per la tua vittoria~ :D Spero sia okay *fusosososososososo*
Il banner è bellissimo, ma la tua storia, di più ù_u
Au revoir, ma chère!
*abbracstritola*

_Ayame_


(Recensione modificata il 01/08/2011 - 10:53 pm)
(Recensione modificata il 05/08/2011 - 07:46 pm)

Recensore Master
01/08/11, ore 20:48

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Nel fandom di Axis Power Hetalia è piuttosto facile trovare delle fan fiction che riguardino la Guerra di Indipendenza Americana. Dire facilissimo.
Ma la storia di claws si discosta da quello che è diventato un clichè fisso, con Inghilterra capace solo a piangere e America che si pente della propria scelta di libertà. La storia di claws, no. Ci mostra un Arthur che combatte, un Arthur il cui carattere e la cui forza sono stati forgiati sia dal mare che dalla terra. Ci mostra un Alfred che non guarda in faccia a niente a nessuno per la libertà, la propria libertà. Ma nonostante questo, nonostante le frecciatine -astiose, epiche, velenose-, il tutto è venato dalla malinconia, dal ricordo dl loro passato. Anche America, un solo istante, ripensa ad Inghilterra, ai tempi migliori di quando era per lui un fratello, non un nemico. Poi il desiderio di libertà, quella stessa libertà che Arthur gli aveva fatto amare fin da bambino, prende il sopravvento.
Anche laparte storica risulta molto curata, così le scene di battaglia più "tattiche", diciamo.
E' una storia davvero ben scritta, dove i vari elementi che la compongono si incastrano perfettamente, sia col detto che con il non-detto.
A mio parere, un ottimo lavoro.

Recensore Junior
01/08/11, ore 20:39

Ok. Vado a piangere in bagno.
D: povero Inghilterra,povero ç__ç
Comunque la storia è bellissima,e i riferimenti storici sono davvero curati.
il che è amabile *w*
complimenti.
ciao!

Recensore Master
01/08/11, ore 19:45

Oh. Per. Gli. Dei.
Questa fan fiction, no, questa storia è..spettacolare? No, non rende l'idea.
La Guerra d'Indipendenza Americana è sicuramente fra gli eventi storici più quotati nel fandom hetaliano, ma con l'andare del tempo si è trasformato in un clichè assurdo, con crying Inghilterra incapace di fare qualunque cosa oltre a piangersi assosso e America che si ricrede sulla sua scelta, che si pente di aver iniziato la guerra.
Qui no. Qui abbiamo un Arthur fiero, orgoglioso, che non guarda in faccia a niente e a nessuno. E Alfred che per un solo istante pensa a quello che è stato, per così tanti anni, per così tanti secoli, suo fratello. Ma c'è qualcosa, qualcosa di più grande qui America non può voltare le spalle e questo lo sprona a combattere. Lo stesso ideale che Inghilterra gli ha trasmesso, ora vuole renderlo vero, non più una semplice fantasia racchiusa tra le pagine di un libro o nella voce di Arthur.
E' fantastica, decisamente. Ho adorato il comportamento di entrambi i personaggi (e Arthur che estrae la misericordia dallo stivale..! Quando ho letto quel pezzo ho cacciato un urletto di gioia!), le frecciatine piene di astio, ma anche di dolore, che si lanciano sui campi di battaglia. E Arthur che combatte con la stessa ferocia di un pirata, perchè non ha dimenticato quel passato su cui ha forgiato il proprio corpo.
E l'ultima parte..! Just Epic!
Hai fatto un lavoro perfetto, ho amato questa storia dalla prima all'ultima parole, in un susseguirsi e rimestare di emozioni unite alla parte più "tattica" delle battaglie.
Complimenti, complimenti davvero, perchè hai fatto un lavoro magnifico, e complimenti anche per l'ottimo piazzamento all'interno del contest.
Perfetta. Purtroppo ho dovuto metterla tra le "Ricordate" perchè non ho più spazio fra le preferite. Ma sappi che è in quella sezione il posto che si merita.
Complimenti, claws. Questa storia mi ha davvero stregato!
Alla prossima,
Nemeryal


Ps: Sarò stato un caso, ma quando ho letto l'ultima frase -anche quella, da Oscar, tanto per sottolineare-, in sottofondo mi è passato il verso della canzone "La Ballata degli Impiccati" di De Andrè che fa "Coltiviamo per tutti un rancore che ha l'odore del sangue rappreso".
Mi ha colpito, perchè..no so. Ho come avuto l'impressione che fosse un verso davvero azzeccato per questa storia, per Alfred, per Arthur, per la battaglia.
Ma forse sono solo una fool che si fa troppi viaggi mentali.
Ancora complimenti!