Med... Ora io lo dico con il cuore in mano, spezzato.
Questa Medusa, la ragazza di cui parli in questa storia l'ho trovata più vera possibile.
E non sto qui a chiedermi il perché, è inutile chiedersi il perché in certi casi, dico davvero.
Immaginate una ragazza così, giovane, bella quel che ci vuole, piena di prospettive: bene, ora fatela innamorare.
Ti giuro che queste parole mi hanno veramente fatto venire un nodo alla gola. Amore a parte, Medusa è costretta ad andare in giro bendata, e questo significa molto più che dolore. Significa mentire al mondo, ma non solo a lui. Anche a se stessa. Perché Medusa - parlo in terza persona perché credo sia la cosa migliore ora - nasconde il suo amore anche a se stessa. Si costringe, per il bene di entrambi.
Che poi, mi chiedo, ma sarà un bene? E' un bene non dire mai quello che si sente, rimanere bendati e chiusi, è un bene non guardare quella persona ogni sette secondi, riducendo a brandelli il tuo cuore? Perché lui, per battere, ha bisogno di quelle occhiate ogni sette secondi! Già all'ottavo sente che gli manca dell'ossigeno, secondo me.
Medusa ha paura. Ma daltronte, chi non ha paura quando ama? Ecco, chi non ce l'ha? Forza, coraggio, voglio che si faccia avanti e mi dica nome-cognome-indirizzo, quel bastardo che non ha paura. Però bisogna dirlo, questa paura logora certi sentimenti. Li rende deboli, trasforma le persone, le rabbuia, secondo me.
Sai cosa ti dico?
Ti dico che anche io ho paura, come tutti, e tu credo sia la persona che lo sa meglio di chiunque altro. Non voglio parlare di me - una volta tanto, dirai! - ma credo che non ci sia altro modo per farti capire certe cose. Tu devi andare avanti. Medusa, questa Medusa di cui hai scritto, che credo non si distacchi poi molto da colei con cui sto parlando, è una ragazza meravigliosa e non voglio che si abbatta. Senza di lei il mondo si accartoccerebbe, almeno, il mio di sicuro. Devi farti forza, e togliere quella benda, toglierla una volta per tutte, almeno con te stessa. E forse, cominciare a vedere l'amore con più leggerezza, sorridendo alla vita. E' una cosa che voglio fare anche io - ho deciso tipo... mezz'ora fa?
Dedicati ad altro. Pensa a scrivere, cavolo, sei bravissima. Pensa a cantare - magari non Mimì, eh? - pensa a far qualcosa che ti piaccia. Ti piace lavorare all'uncinetto? Fallo. Ti piace girare il mondo con un camioncino gelati? Comprane uno e parti. Arriva lontano, almeno con la fantasia. Non fermarti all'amore, perché se ti fa stare male è l'unica cosa che puoi fare. Lui sarà sempre là ad aspettarti, lo so, è vero, ma quando lo ritroverai avrai un sorriso, avrai un motivo in più per essere felice.
Forse ho scritto solo una marea di cavolate e in questo caso ti chiedo perdono di cuore.
Ma, cara, non c'è persona che mi è stata più vicino di quanto abbia fatto tu nonotante la nostra lontananza.
E ci tengo a te.
Voglio vederti, ti vedrò.
E quando succederà dovrai sorridere. Per me, ma soprattutto per te stessa.
Perché, ricorda...
L'amore fa star bene. In caso contrario si tratta di un sentimento ben diverso. se soffri più spesso di quanto sei felice, vuol dire che non è amore, ma qualcosa di differente che ti tiene intrappolata in una sorta di prigione, e ti impedisce di vedere la porta verso la libertà, spalancata davanti a te.
Non ci credo che non sia amore, ti giuro. Io credo che lo sia, così forte da farti soffrire, ma su una cosa concordo: rischia di diventare una prigione. E io voglio la mia Med libera, ma libera davvero <3
A presto, spero di non aver detto solo cavolate, ma che tu riesca a trovarci qualcosa in questo sproloquio,
Erica che ti vuole tanto ma tanto bene ♥ |