No, ti sbagli. Qui i ringraziamenti sono solo per te, tutti, dal primo all’ultimo, per l’ottimo lavoro che ci hai proposto e che ci ha fatto sognare con dei protagonisti speciali per tanti capitoli.
È un finale molto amaro, molto. Ma bellissimo. E la conclusione narrata sotto il punto di vista di Damien è semplicemente meravigliosa. È una scelta, meravigliosa. E sai perché? Perché credo che dopo tante avventure, dopo tante emozioni, dopo tante difficoltà, il protagonista - vero e unico - di questo secondo episodio di Queen Victoria’s College è Damien. Senza ombra di dubbio. E non solo perché è uno dei personaggi che meglio sei riuscita a far splendere, ma proprio perché Damien rappresenta questa storia, sotto tutti gli aspetti. Rappresenta la fantascienza, rappresenta il fantastico, rappresenta l’adolescenza, i problemi comuni e quelli meno comuni, l’amore, l’odio, la rabbia, la nostalgia, rappresenta l’amicizia e rappresenta la fine, la fine di ogni cosa.
Semmai in un qualche giorno lontano ti verrà l’ispirazione per continuare questa storia, potresti benissimo scrivere un seguito concentrato solo ed esclusivamente su Damien, lui come unico protagonista affiancato ovviamente da una nuova serie di personaggi. Personalmente, credo che sarebbe favoloso. Lui è l’unico che si meriterebbe le redini della storia, senza nulla togliere agli altri. Perché sono tutti importanti, tutti degni di nota e di attenzione, ma, ripeto, Damien sarebbe perfetto per una cosa del genere. Adesso attendiamo impazienti questa lemon: non so se tu l’abbia scritta già oppure no, ma spero che, in caso dovessi iniziarci a lavorare, sia lo spunto ideale per indicarti quel cammino solitario di cui ti ho parlato riguardo il nostro caro e tanto, tantissimo amato Damien.
Un’ultima nota per te. Voglio complimentarmi, sì, per l’ennesima volta, perché hai veramente creato qualcosa di incredibile, di originale, di mai letto su questo maledetto e benedetto sito. La tua carta più forte è la scorrevolezza, adamantina. Sei acqua di torrente, sei ghiaccio sul fondo di un pozzo, sei sciroppo alla fragola; ti si legge che è una meraviglia, e lo dico con sincerità assoluta. D’altro canto, mi permetto anche di darti un piccolo hint sul quale credo che dovresti lavorare di più: le descrizioni. E non tanto quelle dei personaggi o delle persone in generale, perché un’altra tua abilità è quella di farli vivere attraverso l’esperienza, attraverso la storia stessa, senza bisogno di stare lì a stilare cose circa i capelli, gli occhi, i vestiti... ma come dicevo, mi riferivo alle descrizioni di contesti. Spazi. Luoghi. Paesaggi. E anche tutto il resto del quadro, insomma, ma in modo specifico riguardo a ciò.
Spero che il mio consiglio ti sia utile per prestarci quel minimo di attenzione richiesta in più, in futuro.
E ho detto tutto, credo. No, invece, ecco che mi sbaglio di nuovo. Perché di questa storia se ne potrebbe scrivere ancora per molto, si potrebbe parlarne a non finire. Ha del potenziale, sul serio. Prova a contattare qualche editore: se non sbaglio ti diedi lo stesso suggerimento alla fine del primo episodio, dico bene? Ebbene, adesso non ricordo nemmeno se mi avessi risposto o no, però in ogni caso te lo ripeto. Non sia mai che QVC potrebbe diventare il nuovo fenomeno letterario, con le dovute attenzioni in più.
Grazie, adamantina. Grazie di avermi fatto un’avventura incredibile come questa. Spero in futuro radioso per te e per questa storia, e ti auguro in assoluto il meglio. A parte le tue abilità speciali, hai tutte la stoffa per prendere questo mestiere in modo ancora più serio e fare quell’emozionante passo in avanti che tutti noi, umili scrittori, desideriamo con tutti noi stessi compiere.
Buona fortuna per tutto. Grazie ancora, e a presto. (Recensione modificata il 29/06/2012 - 11:15 pm) |