Recensioni per
Wouldn't you miss me?
di Selene Silver

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
19/09/11, ore 23:58

Mi hai chiesto un'opinione su questa fiction, alla fine ho deciso di lasciarti semplicemente una recensione qui. Su questa storia ho tanto da dirti, quindi vorrei cominciare dall'aspetto con cui si presenta davanti ai miei occhi: onestamente non ho trovato particolari problemi, non penso che ci siano troppe virgole ne' troppe cose in generale; le metafore sono perfette, ma a questo ci arrivo piu' tardi. L'unico punto che mi ha lasciata confusa ammetto che e' questa frase "Avrebbe ricordato tutto, pur quando gli altri non avrebbero ricordato lui, pur nel buio che l'aveva imprigionato, tenendoli uniti, compatti, creativi, solo con la sua ombra, la sua eredità." Ne ho capito il significato, ma oggettivamente ad un certo punto ho perso la strada e non sono piu' riuscita a collegare i predicati coi soggetti e varie. Per il resto, non trovo problemi tecnici. Il tuo affrontare le cose in maniera delicato come se tenessi un pulcino tra le mani (scusa, una foto di Mike con un passerotto (?) in mano CHE DEVO FARTI VEDERE che influenza i miei pensieri) mi e' sempre piaciuto, perche' da' un tocco di sensibilita' in piu' a ogni storia che scrivi. E' l'empatia col lettore, un contatto; cerchi un contatto, magari involontariamente, ma lo cerchi. E il tuo stile resta sempre lo stesso, qui quasi avvolgente, mi verrebbe da dire, perche' e' un testo tuo, molto intimo, introverso ma che si affaccia alla finestrella aperta al mondo e agli occhi di un pubblico. E niente, trovo che la storia sia meravigliosa.
Cos'e' questa fiction (storia, scritto, composizione, dedica, riflessione), quindi? Sono i pensieri liberi di una persona che potrebbe essere qualsiasi individuo su questa terra che ha mai sentito nominare un certo Syd Barrett - o meglio ancora Roger Keith Barrett; nome che oramai tutti possono apprendere con un semplice click, visitando Wikipedia o Naver o qualsiasi altra enciclopedia virtuale. (Internet ha semplificato i mezzi di comunicazione, dicono.) "Qualsiasi individuo che l'abbia sentito nominare", ho detto. Ma sa chi era? E noi lo sappiamo? Chi era Syd Barrett? Un certo ragazzetto che voleva diventare un poeta e un chitarrista blues - prima che diventasse Syd, il diamante pazzo, il lunatico sul prato, la storia segreta dietro ogni canzone. Allora (ci chiederemo, mi chiedero') si chiederanno, cosa aveva di speciale questo Syd Barrett? Che razza di nome e' Syd Barrett? Come mai diamante pazzo? Come mai lunatico sul prato? E' mai diventato un chitarrista blues? E' mai diventato un poeta? Ho letto il suo nome su internet, l'ho sentito da qualche fanatico barra nostalgico della musica degli anni passati, l'ho letto su alcuni libri che parlano di musica, ma onestamente non saprei proprio chi sia. E tanti, come me, come te, come loro, non sanno chi sia Syd Barrett e altrettanti, come me, come te, come loro, ricordano Syd Barrett pur non sapendo chi sia. O meglio, noi non sappiamo chi sia, non l'abbiamo mai conosciuto davvero, ma avvertiamo la sua presenza, la sentiamo, ricordiamo, ascoltiamo, occasionalmente persino piangiamo. E questi siamo noi - la gente che l'ha conosciuto davvero? Quelle persone che sono riuscite ad addentrarsi nella sua vita, a scoprire "il lato oscuro della luna" che gli stessi Roger, David, Rick e Nick si sono sforzati di scoprire attraverso una straziante esaminazione della loro coscienza (e questo penso valga soprattutto per Roger), per mezzo dell'arte. Loro l'hanno conosciuto? Probabile. Anzi, certamente. Certo. Ma Syd e' come se fosse svanito anche da loro. E loro avvertiranno la sua presenza ancora adesso? Chissa'. Questo tuo piccolo scritto, uno scrigno di pensieri e di sfoghi, quasi, mi ha fatto pensare a tutto questo, ma anche alla considerazione che ho di ogni singolo musicista deceduto - o anche piccoli miti ed eroi personali, un po' come il mito del nostro Roger: il padre defunto in guerra - che ascolto, ammiro, penso e so di conoscere (anche con una certa - lo ammetto - infantile ostinazione), amo. E loro mi mancano nonostante, alla fine di tutto, di loro conosca solo la musica e l'opera che hanno fatto? Si'. E in fondo si sa, l'arte riflette l'animo dell'artista.
Ti ho detto che reputo questa storia meravigliosa, no? Perche' lo e' - e' meravigliosa. Meravigliosa nella sua semplicita', nella sua atmosfera agrodolce che sa di lacrime e di un vuoto negato e di ricordi e di negazione e di ostinazione e di confessioni e di speranze. Soprattutto speranze, le speranze di una memoria che pensa di essere perduta nel vuoto dello spazio e dell'infinito, quando in realta' degli occhi ancora catturano la sua presenza, l'avvertono, seguono la sua traiettoria - la traiettoria di un diamante pazzo che s'illumina, scompare, si dissolve in se stesso tentando di tornare a brillare. E pure questo piccolo scritto e' cosi' - s'illumina, scompare, si dissolve in se stesso... Ora che ci penso, e' davvero come il ciclo vitale di una stella. E gli studiosi danno sempre un nome ad una stella che scoprono, e il suo nome resta in mezzo agli archivi, in mezzo ad altre milioni di stelle. E li' in mezzo ci sara' sicuramente pure un diamante pazzo, questa piccola perla che hai pubblicato. C'e' sempre un piccolo pezzo di mondo pronto ad accogliere e ricordare una stella.
Ma alla fine, questo "diamante pazzo", "lunatico sul prato" pieno di polvere e di chitarre, "chitarrista blues" (e persino pittore e pifferaio) cosa vuol chiedere al piccolo pezzo di mondo che l'ha accolto? Solo una cosa, probabilmente:
Wouldn't you miss me?
Un bacio e alla prossima. <3

Recensore Junior
19/09/11, ore 19:17

beh se tu pensi di non riuscire a scrivere bene io sono davvero rovinata XD, comunque complimenti, sempre bellissime le tue fanfic, questa è davvero commovente. Impresa davvero dura descrivere Syd, visto che i cari Floyd in una meravigliosa canzone sono riusciti a descriverlo usando due semplici, ma bellissime parole, però devo dire che ci sei riuscita con un ottimo risultato :)