Recensioni per
In love I've always been a mercenary
di OperationFailed

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
23/03/12, ore 10:26

E io perché non l'avevo letta? Perché sono scema, probabilmente. Io te l'ho giá detto che sei la poesia? Probabile, ma a scanso di equivoci: tu sei la poesia (e la sintesi estrema dei sentimenti e accidenti mi sa che ora sproloquieró sul mio amore per te). Io mi odio perché non so tagliare il superfluo, perché scrivo di descrizioni e precisazioni e tu invece infili tutto in quattro righe eppure spieghi il mondo intero! E john, che é un intero universo di contraddizioni e amore nascosto e un pó tormentato é "un mercenario dell'amore" e tu ti chiedi come non ci hai pensato prima: era cosí lampante, dopotutto! Che spettacolo imparare ogni volta che si legge qualcosa di bello. Alla prossima, baci baci.

Recensore Veterano
26/09/11, ore 15:25

L'ho letta ieri sera ma stavo crollanddo dal sonno e perciò ho deciso di rimandare la recensione. Che dire, se non che è davvero un bellissimo lavoro concentrato in 100 parole? Brava, brava brava e ancora brava! Io non circolo molto su questo fandom, leggo e seguo alcune storie ma in generale direi che mi rintano nel mio fandom prediletto e lì mi nascondo, ma i tuoi lavori meritano una recensione. Non ti posso garantire che sarà un commento sensato o coerente ma esserci anche solo per complimentarmi, e dirti che sei stata molto brava... questo sì!! Nonostante la mia pigrizia galoppante, questo lavoro merita una recensione.
Una cosa che mi piace moltissimo delle tue storie è che mi lasciano senza parole: indipendentemente se siano brevi o meno, mentre leggi ti sembra quasi di poter sentire e capire lo stato d'animo dei personaggi. Non è tanto per cosa tratti e di cosa parli, bensì COME ne parli. In una maniera così realistica e diretta che ti colpisce e a fine lettura ti ritrovi lì, senza saper bene cosa dire ma colpita dal modo diretto con cui dici le cose, e anche questa tua drabble non fa eccezione.
John è fregato e la cosa ironica è che si è fregato da solo, con le sue stesse mani.E' stato il suo cuore a fregarlo e alla fine non fa nient'altro che lasciarlo a Sherlock, perchè ormai è suo e gli appartiene.
Anche per questo lavoro mi complimento con te.
Brava.

Bye

Nuovo recensore
26/09/11, ore 14:38

Io, come ben sai, non so fare recensioni professionistiche come sua signoria, nè tanto meno se una cosa mi piace così tanto.
In questa recensione non ho voglia di usare punti, citazioni (bhe forse) o grandi parolini. Ti dirò semplicemente ciò che penso: in cento parole hai saputo racchiudere l'irrazionalità.
L'irrazionalità che è John e che si contrappone alla logica ferrea di Sherlock. Tralasciando la parte su cosa è Sherl per John, concentriamoci solo su John, perchè è di questo che si sta parlando, giusto?
John diciamo spesso che è cuore, che il cervello è Sherlock, ma io non sono d'accordo e vedo che lo sei anche tu.
Perchè John non è "cuore" e basta, John è il cuore di Sherlock.
E... e ciò tu l'hai espresso con una grazia, con una sinuosità che neanche ci se ne accorge. E' lì, è lì in quel "E' suo ormai." che io ho amato profondamente.
Tornando al discorso dell'irrazionalità, non è che John è scemo quindi non riesce a fare un pensiero coerente -oddio, anche questo ma xD- è che John non ha un semplice cuore, lui è come se ne avesse due, lavora per due. Sia per sè che per Sherlock. E cosa c'è di più irrazionale, caotico, incontrollabile del cuore, del sentimento?
Ed il bello è che si frega da solo, il cuore frega se stesso.
Fa sorridere, ma è così, fa anche un po' riflettere, perchè è terribile come cosa, ma ha sempre un fondo di sostanza dolce.
Perchè John non è attratto dal "cervello" di Sherl - oh no, questo sarebbe logico- ma da qualcosa di diverso, da qualcosa nell'insieme. E forse è proprio "l'insieme" che solo uniti possono formare che lo attrae.
E-- e basta, non so neanche che filo logico sto seguendo, forse non c'è forse è il mio cuore irrazionale che parla, forse ci siamo invertite le parti e ora tocca a me essere "cuore".
Voglio solo dirti che i Panic ti fanno bene all'anima, che Madame I può andare a quel paese e che io amo queste cento parolucce.
E no, non son complimenti, io non ho parlato di te, quindi zitta, non fare quella faccia e lascia che gratti un po' sul tuo cuore. Ok?

Ciao, pizzocchera.

Recensore Veterano
25/09/11, ore 23:50

Perdona in anticipo questo commento che stasera sono fuori come un tonno.

Mi hai avvertita che questa storia non sarebbe stata un fiaba della buona notte. Eppure in qualche modo ti sbagli.

Cosa fanno le fiabe? usano metafore per descrivere concetti, sentimenti, paure reali. 
Così come il Lupo di Cappuccetto Rosso è un depravato x dal quale stare lontani, così il tuo John è un mercenario d'amore.

Certo, non ci sono principesse e draghi (e ritorno alla mia visione di John come Pricipessa Peach), ma rimane la cosa più importante: il lieto fine.
                                                                                        E non riesco ad immaginarmi finale migliore di un John duro e crudo che si arrende al suo cuore.





r#



p.s. che poi? perché un tonno dovrebbe stare fuori? Sono pesci intelligenti e stanno dentro l'acqua....

Nuovo recensore
25/09/11, ore 23:14

Oh ma perdono di cosa, è carinissima. <3 Sono poche parole ma ben pesate, e mi piace tantissimo il confronto che hai sviluppato. Mi piacerebbe un sacco vederlo in una forma più espansa *v* <3 Ma per il momento, questo è già amore *V*