America e Inghilterra sono due personaggi non facili da scrivere, il loro rapporto è veramente uno dei più profondi e radicati nella storia.
È piacevole leggere qualcosa in cui siano in una relazione stabilita da tempo e anche i momenti di nostalgia sono un elemento agrodolce, che nell'insieme trasmette belle sensazioni.
Quando Arthur dice "si prenderà qualcosa" avrei optato per "si prenderà un accidenti" o "un'influenza", che suona molto meglio.
Anche quando dice "Menomale che sono sceso", stai attenta: eventualmente, è chiaro che è sceso dalle scale o qualcosa di simile che indica che vivono in una casa piano giorno e piano notte, ma prima di fargli affermare qualcosa del genere, sarebbe meglio dare una descrizione (semplice, un paio di righe) del luogo.
Il flashback di Alfred è adorabile. Entrambi sono abbastanza IC, la storia si legge bene e scorre veloce, senza digressioni che distraggano troppo il leggo. C'è qualche ripetizione che correggerei, sugli effetti della camomilla che sono ripetuti un paio di volte dopo poche righe.
Quando la scena torna al presente, l'atteggiamento di Arthur verso Alfred è molto mutato. Sottolinearlo è davvero importante, sono contenta che tu l'abbia fatto, in quanto il rapporto di questi personaggi è cambiato davvero molto nel corso dei secoli.
A volte sembra che Arthur sia in generale seccato dalla presenza di Alfred, in questo lo trovo un po' estemo, ma sono scelte (:
Una piccola nota : " acchiappandolo per una manica prima che uscisse" -> "afferrandolo" suona molto meglio.
Il finale mi ha strappato un bel sorriso, nonostante Alfred non avesse bisogno di tranquillanti, riesce, anche quando dorme, ad innverosire Arthur .
A presto,
Lacie. |