Mi auguro che, dopo tante insistenze da parte mia per ottenere questo bel capitolo, tu abbia capito quanto sia insopportabile sentirsi dire “Allora, pubblichi o no?!”. Eh sì, io sono l’Amante vendicativa. Che posso farci?
Come ti avevo promesso ieri, mia cara, sono pronta per scrivere questa lunga ed esauriente recensione per ripagarti di tutte le fatiche fatte per scrivere queste perline. Tranquilla, non ti darò legnate con grammatica o alcunché. Quindi puoi tirare un sospiro di sollievo.
Ma adesso basta divagare: cominciamo a commentare…
Humus:
Dopo tanto impegno, hai trovato il termine adatto per questa lettera. Sono felice di vedere che hai creato una Rocket degna di essere chiamata tale. Ho amato con tutto il cuore il riferimento di James alla terra, maggiormente legato al suo rapporto con Jessie. Non importa quante sconfitte abbiano incassato nel corso degli anni: per loro contava solamente essere assieme, fianco a fianco, sebbene fossero così simili ma diversi.
Era una pianta bellissima, e Meowth aveva visto il suo colore rosso. Loro non se n’erano accorti.
È stata molto dolce l’idea di aver fatto comprendere tutto al dolce gattino, invece di lasciar intuire agli altri Rocket il vero significato di quella frase apparentemente ingenua e innocente. L’allusione al fiore rosso, riferita all’amore, è un vero tocco da maestri. Bravissima.
Immagine:
Per tutti noi esseri umani è un vero supplizio il terrore di non essere all’altezza di una qualsiasi situazione. È devastante svegliarsi dopo un incubo, guardarsi attorno, e coprirsi le mani col volto per non osservare quel mondo che sembra avverso ad ogni nostra azione. Ho immaginato appieno la povera Sapphire, seduta sul suo letto, intenta a fissare un punto vuoto della stanza mentre la voce accusatoria di Ruby riecheggiava nella sua mente. Niente lacrime, solo lo sguardo vuoto e terrorizzato. Credo di aver reso l’idea di come si dovesse sentire. A tutti noi, credo, è capitato almeno una volta di perdere i denti. E sai che significa? Il terrore di perdere qualcosa, di non essere in grado di gestire la situazione che si presenta davanti ai propri occhi. Non sto divagando, bensì sto immaginando Sapphire che tasta le labbra per percepire dietro di esse la presenza delle sue perle bianche. Mi ha dato molto a pensare, questa drabble, perché è toccante. E tragica, sotto un certo aspetto.
“Mi rovinerei l’immagine a non stare con una ragazza carina come te!”
Commuove, perché sembra quasi che Sapph voglia sfuggire da quel suo aspetto che considera in parte un pregio e in parte un dannato difetto. Si nota il suo coraggio, eppure da quella sua mossa traspare il desiderio di voler essere differente da ciò che è per essere accettata dal suo Ruby. Ed è triste, non riesco a far a meno di pensare a quante volte mi sono trovata nella sua stessa situazione.
L’unica nota che ho da fare è riguardo l’uso di “non aveva le palle”. So che è un termine da Sapphire, però… a mio parere, sarebbe più corretto “non aveva il coraggio”. Il conteggio non cambia, sicché… beh, la decisione spetta a te.
Luce:
Non ti sorprendere se Halo sarà simile a questa dannata drabble, perché sembra che tu mi abbia letta nel pensiero. Vabbè, ma vedrai Domenica. Non posso neppure chiederti i diritti d’autore, poiché non è ancora ufficiale. X°D Ovviamente scherzo, cara mia.
Mozza il fiato, questa drabble. Non ho molte parole in grado di esprimere a pieno il tumulto di emozioni che mi hanno travolta una volta terminato di leggerla. È toccante e a dir poco commovente, perché esprime a pieno la condizione dei poveri Silver e Blue. È quasi devastante, e il mio cuore perde un battito, leggere la tristezza e il dolore della ragazzina mentre pronuncia l’ordine riguardo il coprifuoco. Il riferimento riguardo le differenti luci fa sgorgare delle lacrime dai miei occhi, perché l’allusione all’anima pura è davvero incisiva. La loro condizione deve essere alquanto devastante, e queste mie parole non fanno altro che insozzare la tua mirabile composizione.
E Blue continuava a risplendere nel buio.
Basta, io non riesco a trovare altre degne parole per gridarti quanto sono commossa. Sei migliorata davvero tanto, e questo te lo devo riconoscere.
Mare:
*comincia a sventolare a più non posso lo Stendardo della Dragon* Ma io ti amo, dolce Salamah di cioccolato. Non puoi farmi restare sulle spine così a lungo, specie se ciò che hai scritto è così toccante. Dì pure quello che vuoi, ma questa drabble mi è sembrata tutto, fuorché comica. Invece, è apparsa ai miei occhi come infinita dolcezza e tenerezza. È così naturale il comportamento di Sandra, così vero e spontaneo, ma al contempo così dolce e ingenuo da non impedirmi di commuovermi un pochino. Giusto un pochino. Posso immaginarla, ritta in piedi sullo scoglio, con le braccia conserte al seno, mentre osserva il sole giungere al termine del suo compito giornaliero. Riesco a vederla, mentre aspetta con innata pazienza il ritorno del suo amato, con il vento salmastro che carezza i suoi capelli. Non so per quale motivo, ma mi è parso perfino di notare una lacrima scivolare lungo le sue guance, per poi essere scacciata con furia col dorso della mano. Forse è per questo motivo che adoriamo Sandra: è una ragazza come tutte le altre, indossante però una maschera forgiata con orgoglio e onore, eppure fragile e passionale. Non per niente, nel gioco di Soul Silver viene rivelato esplicitamente che in realtà è timida. È ammirevole la sua costanza: dopotutto, restare per ore intere a fissare il cielo in attesa del ritorno del proprio amore deve essere a dir poco spossante. Però è Sandra, e se non aspettava Lance non era lei.
“Un secondo? Sono ore, Lance!” Strillò, presa dalla foga, voltandosi verso il giovane appena giunto. “Però… Non sono stata tutto il tempo qui, eh!”
Uno starnuto la tradì. Lance sorrise.
Ingenua, pura e semplice, ma dannatamente orgogliosa e combattiva. È così che amiamo la nostra Domadraghi, perché è come tutte le altre ragazze. Ed è quasi adorabile, ai nostri occhi, mentre pronuncia con stizza quella frase che contraddice perfettamente il suo stato. Forse, se non l’avesse detta, sarebbe quasi stata più credibile. Però è lei, e non possiamo farci nulla. Possiamo solo amarla, esattamente come fa Lance.
Neve:
Anche questa è dannatamente toccante, così tanto da avermi strappato completamente le parole di bocca. Tanto odio per Eugenius, sia ben chiaro, però in questa drabble ho provato un briciolo di compassione nei suoi confronti. Così stolto e ignaro dei sentimenti di Angelo da aver deciso di scivolare nelle braccia della morte pur di inseguire il suo sogno. È ammirevole il comportamento del capopalestra, così legato a quello strambo compagno di avventure da rimpiangere la sua presenza. Sto quasi piangendo, perché immagino Angelo mentre svolge il rituale e posa un piccolo crisantemo sul cumulo di neve che ha strappato l’anima al suo caro amico.
“Non ti sei mai accorto di chi ti voleva bene. Sempre dietro a Suicune, fino alla morte.”
Suona quasi come una sorta di accusa, ma è ben azzeccata. Non posso fare a meno di appoggiare la scelta di aver fatto agire Angelo in quel modo, poiché è un comportamento umano e piuttosto ovvio. Dopotutto, anche io mi sarei arrabbiata un po’ se fossi stata nei suoi panni.
L’unica piccola nota che mi permetto di fare… hai ciccato completamente il nome di EUGENIUS. In italiano è così, non è Eugenio. Perché Eugenius non è in inglese, perché in inglese è Eusine. Ok?
Origami:
Ammetto che contraddice ciò che viene ribadito più volte durante il corso degli avvenimenti di Pokèmon Special, eppure ora mi sento impotente dinnanzi a questa drabble. Non posso fare a meno di sorridere, leggendola, perché è così semplice e pura da sembrare quasi divina. Di cose da dire ne avrei davvero tante, ma mi limito semplicemente a farti i miei complimenti, perché l’allusione (voluta o non voluta non lo so) delle ali alla libertà è qualcosa di davvero superbo. Cigni, immagine di purezza. E ora piango.
Pantano:
Io continuerò sempre a sostenere che Gold è gay, ma questo è solo un dettaglio. I riferimenti fatti, però, alla sua superbia e al suo narcisismo sono azzeccatissimi e totalmente IC. Ed è normale e lecito che Crystal, colta in fallo dalla stizza, abbia deciso di vendicarsi in modo degno, spiazzando totalmente il suo compagno di avventura. Il finale, poi, è stucchevole. È ancor più semplice di tutte le altre drabble che hai scritto, tuttavia non ho potuto non amarla. Si vede che ti sei impegnata, nonostante la stanchezza. Perché si nota che ti sei stancata, dopo un certo punto. E non osare negarlo, perché oramai ho fatto occhio su certe cose. Però devo ammettere che è molto carina anche questa, sinceramente. Complimenti!
*sospira* Mi auguro che questo papiro di recensione ti abbia resa felice, dopo tutta la fatica fatta sia da me sia da te per questa storia. Dopotutto, ho da farmi perdonare il fatto che Halo sia stata rimandata a Domenica. Se solo tu sapessi cosa diavolo mi sta succedendo, forse avresti anche compassione nei confronti di questa Baka che si è impegnata tanto per farti questa recensione.
Ma sappi che ti amo, salamah, sicché…
Amy, mentre inveisce contro la somiglianza tra Luce e Halo (Recensione modificata il 08/12/2011 - 05:53 pm) |