"Oh" è l'unica cosa che, finita di leggere questa flashfic, mi è venuta in mente.
Mi è piaciuta molto, davvero. Ho trovato il personaggio di Arthur molto malinconico, nella sua solitudine, nell'aggrapparsi al suo totem, nel rispondere a un'immagine frutto della sua mente. L'idea è davvero bella, complimenti, perché non avevo mai pensato al rapporto tra Arthur e Ariadne come se fosse difficoltoso per lui, piuttosto che per lei, perché Arthur ci è stato presentato come calcolatore e freddo, mentre qui vengono esposti i suoi sentimenti, sentimenti che ovviamente non possiamo conoscere appieno dal film.
Ci sono, comunque, delle imperfezioni di grammatica o battitura: L’uomo la stringe a se facendo scivolare lo sguardo sulla camera in cui si trovavano, "se" va accentato e c'è un cambio di tempo verbale, perché dovrebbe essere "la stringe guardando la stanza in cui si trovano" non "si trovavano". Rimani al presente, come hai fatto nel resto del paragrafo. Fà in tempo a pensare che tutto si faccia buio: "fà" non va accentato e "faccia" è grammaticalmente scorretto, dovrebbe essere al presente, ma è comunque una ripetizione e ti consiglio di sostituirlo con un sinonimo, perché intendevi dire che tutto è diventato buio mentre lui aveva appena fatto in tempo a pensare una preghiera, giusto?
Nient'altro di troppo grave, ma attenta alle virgole. Ad ogni modo, complimenti, sei migliorata dall'altra fic che avevo recensito! Continua così, mi è piaciuta moltissimo questa ArthurAriadne! :D
Hope. |
