Recensioni per
The ghosts in the attic
di _Calypso_

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
02/08/14, ore 15:33
Cap. 1:

Questa  "one shot" non sembra e non è una scemenza, a differenza di quanto è scritto, nell'introduzione. E' una storia breve ma neppure una storia, perchè è, più che altro, una serie di immagini del vissuto di John dopo la "caduta". Ben scritta, con una buona varietà di termini, ci fa sentire lì, spettatori angosciati del dolore di Watson. Ci sono la disperazione, il vuoto, una Londra diventata ostile e lontana, giornate che non valgono la pena di essere vissute senza di Lui (“…John non riesce mai a svegliarsi, quando l’alba irrompe tendendogli un’imboscata da cui non saprebbe come difendersi…”).  Ma c’è, soprattutto, il grande sentimento che è nato tra Sh e J,  insolito, non incasellabile in determinate categorie o legato a certe caratteristiche. Infatti per quanto li riguarda , non ci sono precise “etichette” che fanno riferimento alla loro sessualità, con questo o quell’orientamento: c’è solo un amore travolgente (“…Sei lo spiraglio di luce…” ) che, come ho già avuto modo di definire in precedenti recensioni, è, forse, il più originale e coinvolgente sentimento legato ad una coppia e rappresentato in una serie televisiva. “Johnlock” è diventato proprio un sinonimo di successo e di condivisione invidiosa da parte di chi vorrebbe vivere almeno una parte di quella luce. Mi viene in mente questo preciso termine perché, dopo il procedere sofferto e buio nell’angoscia di J, ecco, appunto, la luce: “Buon San Valentino, John”. E qui ho tirato un sospiro di sollievo e un po’ di commozione si è fatta strada tra le parole che stavo leggendo (anche se già lo sapevo perchè recensisco oggi, 2 luglio '14...) : Sh tornerà. Grazie, Calypso

Recensore Veterano
27/02/12, ore 21:22
Cap. 1:

Davvero complimenti per questa storia.
Finito il telefilm rimane in bocca il gusto della vittoria, Sherlock è salvo ma in realtà non ci si ferma a pensare a tutte queste emozioni.
Sarà pure bello quando si rincontreranno ma l'attesa o meglio il pensare che non c'è niente da attendere è logorante.
Molto brava davvero.
Alessia

Recensore Veterano
19/02/12, ore 22:05
Cap. 1:

Ma questa storia è meravigliosa!
Il tuo John è perfettamente IC e hai reso il suo dolore per la perdita di Sherlock molto reale, con il giusto equilibrio tra violenza e dolcezza.
Le frasi dell'ipotetica lettera scritta a Sherlock si amalgamano molto bene con il resto della narrazione e in più ho adorato l'immagine della sciarpa lasciata sul divano e della rosa rossa portata da John sulla tomba.
Hai reso molto realistico anche il rapporto amoroso tra Sherlock e John, non sei andata assolutamente out of character, anzi, hai reso tutto ancora più vivido ed emozionante.
Complimenti, sei stata bravissima!
Alla prossima, un bacio
Wren

Recensore Master
13/02/12, ore 23:32
Cap. 1:

Io...io..non posso recensire una meraviglia come questa. 
Le mie parole goffe rovinerebbero ogni cosa.
Questa storia emana dolore puro e si capisce che hai messo il cuore nello scriverla.
E' accuratissima. Sembra di poter scrutare nel cuore spezzato di John. Vediamo i suoi pensieri, le sue riflessioni e la sua anima che adesso è incompleta.
La lettera di John è straziante e l'incastro con il resto della storia la rende ancora più drammatica.
Non riesco a scrivere oltre, mi dispiace. Non lo faccio per pigrizia ma solo perchè non ho le parole per esprimere chiaramente quanto mi sia commossa leggendo la tua storia. Ovviamente la fic vola subito tra le preferite.
Brava, veramente brava.

Recensore Master
13/02/12, ore 22:26
Cap. 1:

Evvai, stasera sono in mood depressione forte e leggo solo cose angst.. e mi viene una gran commozione a leggere questo splendore che hai scritto. spero scriverai ancora. davvero. anche se forse un po' meno angst sarebbe meglio.

Recensore Master
13/02/12, ore 22:11
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Francamente non so se in questa categoria ci siano delle Storie Scelte.
Penso però che questa dovrebbe starci.
Racconta un'elaborazione del lutto dolorosa e sofferta, scandita perfettamente dalle emozioni di Watson, emozioni che non scivolano mai nel banale o nel patetico.
Un'autopsia del dolore, quasi. Un'analisi lucida e razionale di come sia la sua vita adesso che Sherlock - amico? amante? entrambe le cose? - non c'è più.
Lo stile è scorrevole ed emozionante, senza alcuna sbavature.
Una storia che merita davvero.
Aika.