Recensioni per
Divided
di Quintessence
Credo ci sia poco da dire su uno scritto che definirei impeccabile, ma ci tenevo a lasciarti il mio parere su questa one-shot che mi ha totalmente assorbita, catapultandomi, con una naturalezza incredibile, in quelle situazioni che venivano descritte. |
Ennesima rilettura, sigaretta in mano e finalmente recensisco questa storia, che per me è doppiamente importante: prima di tutto perché il "dedicata a" mi si è stampato nelle retine e mi onora come sono incapace di spiegarti, e in secondo luogo perché ho appena finito un corso di revisione del testo e correzione bozze, per cui sei il mio primo tentativo autonomo e "consapevole" di valutazione di uno scritto -e sì, dovevi essere proprio tu, per come colpisci dritto al cuore in poche (relativamente! ;D) righe di one-shot. Recensire dopo Sua Hypatitudine mi fa sentire alta come un bicchierino di plastica da caffè, ma insomma, me tocca... xD Partiamo dal contesto: intrigante e originale, offre una chiave di lettura del carattere di Michiru che trovo perfettamente coerente con il personaggio disegnato da Takeuchi e Toei: un collegio in cui le regole sono ferree, i tempi serrati e le punizioni tanto dure quanto ingiustificate, mi sembra un'ottima causa per formare la violinista che conosciamo (e, nel mio caso, amiamo alla follia) in una ragazza controllata al punto di sembrare di ghiaccio; allo stesso modo gli "aiutini" di Elsa negli allenamenti giustificano la preparazione atletica di una guerriera che, in vesti borghesi, tutto fa tranne ammazzarsi di sport! ^---^ In particolare, mi hai ricordato molto l'atmosfera del collegio musicale raccontato nel "Canone inverso" di Maurensig, romanzo che amo particolarmente. Allo stesso modo ho amato l'intreccio: pur trattandosi di un racconto breve, è ben articolato e coinvolgente. A mio avviso gestisci molto bene l'alternanza di passaggi "quieti", quali le descrizioni delle attività del college, con momenti più concitati, ovvero i tentativi di recupero degli strumenti, il tradimento di Hayato e la vendetta su Mitori, facendo sì che la lettura sia non soltanto scorrevole, ma piacevolissima: è un racconto che, come si suol dire, "va giù liscio come un bicchiere d'acqua". Ho apprezzato moltissimo anche la Michiru dinamica che descrivi, nei passi che è obbligata -sceglie davvero?- a percorrere nella sua formazione artistica e caratteriale: il talento che la rende una "diversa", il sogno di diventare una grande musicista, la frustrazione che si muta in rabbia e poi in forza mi raccontano una ragazzina che evolve senza rassegnarsi e senza paura, perfettamente umana e concreta dietro la maschera di aggraziata freddezza che continua a mantenersi stampata sulla faccia. Hypatia, qui sotto, ha scritto che "ti sei giocata bene la carta Elsa", e io sottoscrivo in toto! L'hai resa credibile sia come personaggio in sé, sia come spalla per Michiru, e allo stesso modo hai reso molto bene, con l'escamotage del volto che, in sogno, Michiru non riesce mai a vedere, il fatto che non sarà lei la sua compagna predestinata. Poi, be', personalmente nutro una simpatia estrema per Elsa e la sua sfacciataggine xD e qui me la dipingi proprio bene ;D Come sempre mi piace il tuo stile, Quint, e pur non essendo amante dei periodi brevi, sei riuscita a farmi innamorare anche di questo aspetto del racconto. Ho trovato, però, qualche imprecisione a livello di punteggiatura e, in alcuni casi, di senso, ad esempio il passaggio "Ma quando una notte di tempesta mi svegliai ancora di soprassalto dopo che la terra si era sgretolata sotto i miei piedi in sogno come mille altre volte" a mio avviso necessita di virgole, come "Ogni volta che, all'aperto nelle poche ore che potevamo condividere mi mostrava come arrampicarmi o come saltare degli ostacoli più agilmente mi convincevo" ove suppongo tu abbia tralasciato di chiudere l'inciso. Insomma, niente che non si aggiusti con una rilettura! ^--^ A livello lessicale/semantico mi hanno perplessa "ebbi appena il tempo di disfare le valige": le valigie non hanno la "i"? "le lezioni. Durature fino a mezzogiorno e mezzo, erano tre ore e mezza di torture": c'è quel "durature" come indicazione di tempo definito che mi suona poco, e poi la ripetizione "e mezzo/e mezza" che magari si può aggirare sostituendo il "tre ore e mezza" con "duecentodieci minuti" (dal mio personalissimo punto di vista rende anche bene il concetto che fossero luuuuuunghe, queste tre ore di torture) "Alle cinque e mezza, dopo altre cinque ore ininterrotte di lezione": qui è un dubbio solo di tempistiche: non c'è la pausa pranzo? "una Sensei da seguire e da imitare": sensei o senpai? Elsa può sì insegnare molto a Michiru, ed effettivamente lo fa, ma di fatto è una compagna di scuola più grande, di conseguenza l'uso di "sensei" mi suona poco ^^ "ti riservano doppia razione e digiuno.": qui è poco chiaro: dato che la razione identifica generalmente il cibo, se non ne specifichi la natura crei un controsenso con il digiuno. Al di là di questo, ho trovato anche alcune ripetizioni -pochissime, in realtà- sparse qui e là per il racconto, anche queste semplicissime da eliminare. Un paio sono "attaccandomi al mio inattaccabile talento", e "non in quella che in quel momento". Un ultimo suggerimento, anzi due. Il primo è: fai attenzione alla "d" eufonica, nel parlato tendiamo a piazzarla dappertutto e non ci accorgiamo che, con le "H" aspirate, non serve -qui è il caso di "ad Hayato". Il secondo suggerimento è: so che lo fai per una questione di gusto personale, ma nel discorso diretto, tra le virgolette e le parole, lo spazio non ci va mai. Soprattutto perché rischia, una volta formattato il testo, di creare situazioni come "disse solo « Non ti montare la testa »". Al netto di queste piccole perplessità da editor alle prime armi, non posso che concludere plaudendo, ancora una volta, alla tua bravura! Sei una delle pochissime autrici che riescono a farmi amare le fanfiction, genere che a regola detesto cordialmente. Di nuovo Grazie, di nuovo Brava. Maiuscoli entrambi. (... e buon compleanno! <3) (Recensione modificata il 23/05/2012 - 12:51 pm) |
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Ok, a volte dimentico come funziona il sistema delle recensioni di EFP. Sotto le dieci parole, la recensione non viene pubblicata ma inviata come messaggio personale all'autore. Probabilmente tu, Quintessence (nome che mi ricorda molto il fumetto W.I.T.C.H.), avrai ricevuto il mio tentativo di recensione con un secco ma verissimo "Semplicemente fantastica". Due parole mi sembravano sufficienti per esprimere quello che ho provato leggendola ma, già che ci sono, mi dilungo un po'... E' la FF su Michiru più bella che abbia mai letto fin'ora. Descrivi una vita che ho immaginato molte volte, in una maniera che ha sfiorato l'impensabile ma che ha sortito dei risultati brillanti. Bella lei, bella la storia, incredibile l'ambientazione. E una scrittura davvero impeccabile; scorrevole, mai pesante, corretta. Complimenti davvero. |
Ciao Quint!! :) |
Ciao Quint! |