Buongiorno! È da un po' di giorni che leggo e rileggo questa storia, ma sono molto pigra a commentare... mi sono sbloccata dopo la tua bella recensione di ieri alla mia ultima storia!!
Lo stile è molto semplice, proprio come i sentimenti di Penny, che non si ricoprono di velleità pseudo-intellettualistico-scientifiche (mi riferisco a Leslie!) ma vengono dritti dritti dal cuore.
E il mio stesso cuore si stringe un po' al pensiero di questa ragazza, così piena di vita, che magari durante il telefilm sono solita sbeffeggiare come fa Sheldon per la sua "ignoranza", che di colpo si trova a provare un'immensa solitudine e sente affiorare questo... attaccamento, come lo chiami nella storia. Eh già, non è "improvviso": è quel sentimento sbocciato tempo prima e poi cresciuto lentamente, che fa capolino e, nel silenzio dell'appartamento vuoto, erompe lasciandola sgomenta. Allora, guardandola, capiamo che la capacità di amare è molto più importante della cultura, e in questo senso Sheldon è davvero povero dentro; Penny può sempre riprendere a studiare, ma Sheldon dovrebbe rivoluzionare completamente se stesso.
Insomma, mi piace come l'hai descritta perché è questa la Penny che abbiamo imparato ad apprezzare e che è nata per far felice Leonard Hofstadter. In my humble opinion, ovviamente.
Un'ultima cosa: non credere mai che il numero di parole c'entri con il valore della storia. Una drabble di cento parole può essere più incisiva e profonda di una long-fic di mille capitoli. La tua È una storia completa, più di molte altre. Riguardo al "livello", tutto è perfettibile al mondo, ma personalmente preferisco leggere una storia IC e chiara come questa che tanta altra roba magari stilisticamente arzigogolata ma vuota di significato. Se poi sei tu a non sentirti soddisfatta, puoi sempre lavorarci su. L'importante è il messaggio che dai, e credimi, quello è passato eccome :) |