Recensioni per
Legends of Victory
di Entreri
[Recensione premio per il contest "La Caduta dell'Inverno Boreale"] |
Ebbene sì, sono viva, e no, non mi sono affatto dimenticata delle tue recensioni premio. Infatti, eccomi qui a lasciarti la prima delle cinque che ti spettano (Athenryl si occuperà di lasciartene due, io tre). |
Mi sono messa a leggere quasi per caso, volevo fare una pausa e invece i miei occhi hanno continuato a leggere, così eccomi qui... e continuo a sostenere che dovresti scrivere di più (e soprattutto non one-shot), un editore su una storia del genere ci punterebbe molto, secondo me... ^_^ |
Sono rimasta sconvolta quando ho scoperto che il poema de “Il Baluardo dell’Ovest” (di cui la tua storia sembrava essere un ‘missing moment’) non esiste… sei stata bravissima a costruire l’ambientazione che fa da sfondo alla vicenda! La citazione è una trovata stupenda e i nomi, ricercati, poetici ed evocativi, mi sono piaciuti moltissimo (sono convinta che ‘battezzare le proprie creature’ sia molto complicato, perché un nome trasmette tantissimo e contribuisce a formare l’immagine dei personaggi che si costruisce nella mente del lettore). Complimenti, davvero!! |
Molto breve, però affascinante. C'è quel qualcosa di sognante ed epico che riesce a classificarla come una storia effettivamente adatta a un poema. E' probabilmente la serie di nomi e di vite che vengono raccontate brevemente nel momento della morte a conferire quest'idea, oltre al protagonista valoroso ma sull'orlo di una disfatta disperata. Certe frasi sono molto articolate contribuiscono in un certo modo a rendere l'atmosfera del combattimento mitico (ero all'inizio perplessa che così pochi potessero fronteggiare un'orda di mostri, poi ho cominciato a comprendere che la fortezza in un certo modo "risponde" come se fosse magica, o non mi spiego i tremori della terra durante l'assalto). La narrazione mi ha trasmesso, più che un'immediatezza dell'azione, un senso di "storia" che calza a pennello con l'idea del passato mitico del mondo di cui fa parte. |
Ma che fai, mi rubi la "zeta"?? Che di solito ely79 passa a risolvere pure le mie di magagne post-pubblicazione :) |
C'è molta amarezza in questa storia. Passa dal sangue e dalle parole dei caduti, dalle parole del principe ormai solo, dallo scuotersi dell'Agni. Il senso di resa ed impotenza attraversa persino l'attacco finale, privo di gloria, di onori, di memorie. Credo che questi siano i punti di forza di una storia che, pur nella sua brevità, parla di tragedie senza fine, di dolori e angosce, di speranze infrante. In questo è davvero da apprezzare per il realismo con cui vengono tratteggiate le figure (o meglio, le ombre) degli eroi morti. |
sarà che l'hai scritta in fretta, sarà che ti sembra vuota e un po' povera... ma se tutte le storie scritte di fretta, vuote e povere fossero così, credo che la letteratura ne gioverebbe parecchio. |