Comincia
Suona
e poi Muori
con me.

Un amico è una gioia;
un "amico" una condanna.
Un Vero Amico, è uccello raro, come dissero i lungimiranti latini.
Un tributo personale ad ognuno di essi, e a ciò che portano - nel bene e nel male - alla nostra vita.

Quante volte la fonte del nostro amore, il nostro Sole, il nostro Universo, diventa la nostra Rovina?
Non so se le mie parole renderanno al meglio questa grande ingiustizia; a voi la sentenza, se vorrete.
"L' Inferno la mia meta,
Il Paradiso un sogno.
Lontano il suo candore
a cui non farò ritorno."

“Anche se i loro corpi sono tornati da tempo alla polvere,
il loro sacrificio è ancora vivo.
Dobbiamo onorare la loro memoria.
Per non dimenticare.”

Risuonerà "E' colpa mia!",
come nenia di una madre.
Mea culpa.
(continua..)

e
annienterò
quella parola codarda
falsa come voi.
“Condoglianze”.

Il male che facciamo, il dolore che causiamo... siamo noi. Schiavi della lugubre figura che siede sul cuore di ognuno. Chiamarla "rabbia", è solo un modo per averne meno paura.
Ma a volte perdiamo il controllo, ed è ora per lei di uscire a giocare.

Quante volte la morte giunge inattesa, e come un fulmine a ciel sereno, spezza non una ma molte vite?
In ricordo di una di loro.

"Tutto questo, mia cara, ha un solo e unico nome:
io lo chiamo follia, tu lo chiami amore."
Una possibile definizione per le pene del cuore e le gioie della mente.

Poche righe che non pretendono di essere definite una vera poesia, quanto piuttosto una riflessione. Un pensiero su quei ricordi felici che ci permettono di continuare a vivere. Barlumi luminosi che, senza preavviso, tornano alla mente e fanno sorridere. E rimarranno dentro di noi, per sempre.

Da tempo immemorabile, ci poniamo la stessa domanda: perché siamo qui? Qual è lo scopo della nostra esistenza? Siamo una benedizione o un male per il resto dell' Universo?
Forse.. o forse no....
Ringrazio chi vorrà leggere questa mia seconda poesia.

Poche righe che spero possano essere definite una poesia, dedicata alle persone che ci insegnano a vivere, passano senza farsi notare e poi magari ci lasciano, ma non saranno mai dimenticate.