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Autore: Leyton_Nenny    24/03/2012    2 recensioni
“Auguri Tesoro”
“Grazie. Ma perchè?”
“E' la festa delle donne no?”
“Non dico gli auguri. E' il tesoro che stona.”
“Hai ragione. Allora: Auguri Jennifer. Va meglio così?”
“Sì. Perchè è questo che siamo no? Nathaniel e Jennifer. Nient' altro.”
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blair Waldorf, Jenny Humphrey, Nate Archibald | Coppie: Blair Waldorf/Nate Archibald, Jenny Humphrey/Nate Archibald
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Sapevo che era fidanzato, sapevo che non avrei nemmeno dovuto vederlo.
Era di Blair, troppo perfetta perchè io potessi competere.
La loro vita era progettata nel dettaglio, e io non potevo mettermi in mezzo.
Non dovevo.
Però il mio cuore batteva violentemente nel petto ogni volta che sentivo il suo profumo nel corridoio o nel cortile.
E ogni volta che vedevo il suo sorriso, lo percepivo come l' ultimo.
Nate.
Il “Golden Boy”.
Ma l' oro non era né quello della sua famiglia, né quello dei suoi capelli. E nemmeno quello del suo cuore.
L' oro era lui e basta.
L' oro era il modo in cui illuminava le mie giornate soltanto parlandomi, soltanto sfiorandomi.
Nate era il mio tesoro prezioso: un qualcosa di così proibito che nemmeno doveva esistere nei miei sogni. Ma era troppo importante perchè io potessi dimenticarlo.
Poi un giorno, non so come, ebbi il coraggio di affrontarlo.
“Mi piaci, Nate Archibald.”
Mi piaci così tanto che non riesco a nasconderlo.
Mi piaci così tanto che ciò che è sbagliato diventa giusto.
E io divento capace di ogni cosa.
“Anche tu per me sei importante.”
“In che senso?”
“Mi piaci anche tu, Jenny Humphrey.”
Da lì è iniziato tutto, da lì è iniziata la mia colpa.
E la mia pena era senza tempo, e senza possibilità di fuga.
Avevo scelto la via più difficile, quella dell' amante.
“Non posso lasciare Blair, Jenny.”
Perchè?
“Non vuoi o non puoi?”
“Non voglio. Io la amo.”
Ci vedevamo di nascosto: io ero l' amante, lo sapevo.
Ma nel mio cuore speravo di poter essere qualcosa di più.
Ma il mio cuore si stava sgretolando lentamente, lo sapevo.
Ma non riuscivo a rinunciare a lui: era la mia droga.
Una cosa senza la quale non riuscivo a vivere.
O forse non volevo.
I litigi erano all' ordine del giorno.
E la gelosia mi consumava ogni istante.
“Eri con lei?”
“Sì.”
E io cercavo di accettarlo, ma era difficile.
Sapevo di essere io l' altra, quella di troppo.
Ma tutti abbiamo una strana ossessione: tutti vogliono essere l' unica nel cuore di un uomo. E gli uomini vogliono essere i soli nel nostro cuore.
Ma il suo cuore si stava dividendo in due.
“Ti ho sognata stanotte.”
Non dissi niente.
Non dovevo dire niente.
Solo che stava pensando a me.
“Sai, mi capita di alzarmi e pensare a te.”
Silenzio in risposta: forse perchè era il mio cuore a parlare per noi.
Però ero felice.
Felice di sapere di essere dentro la sua testa.
Però il giorno dopo era da lei.
“So che eri da lei.”
“Lo so che lo sai.”
“Perchè stai con lei se pensi a me?”
Nessuna risposta.
Come facevi a pensare a me mentre eri con lei?
Come facevi a non capire che forse in realtà volevi me?
Che amavi me?
“Ti amo Nate.”
Silenzio.
Mi stavi consumando, volevo che tu dicessi qualcosa.
Volevo smettere di nascondermi ovunque. Volevo uscire allo scoperto.
“Se ti amassi avrei lasciato Blair.”
Ma nemmeno questa era la verità: io ero innocente, lei no.
Ero innocente, ma tu hai strappato la mia innocenza pezzo dopo pezzo.
Tu mi hai distrutta.
Lentamente siamo collassati su noi stessi, come una casa le cui fondamenta sono troppo deboli.
Anzi, no.
Le nostre fondamenta erano forti, era il resto a essere debole.
Era l' ambiente ad esserci ostile.
“Io non ce la faccio più.”
“Okay.”
Non hai detto altro.
Solo “okay.”
E con uno squallido okay, hai distrutto tutto.
Dovevi fermarmi, ma non l' hai fatto.
Non siamo più amici, non siamo niente.

8 Marzo.
[Hai un nuovo messaggio]
“Auguri Tesoro”
“Grazie. Ma perchè?”
“E' la festa delle donne no?”
“Non dico gli auguri. E' il tesoro che stona.”
“Hai ragione. Allora: Auguri Jennifer. Va meglio così?”
“Sì. Perchè è questo che siamo no? Nathaniel e Jennifer. Nient' altro.”
[Nessun nuovo messaggio.]
Solo due binari, sempre distanti 143,5 centimetri. O almeno così diceva Pablo Coelho nello Zahir.
La cosa di cui ero certa, era che le nostre strade che all' infinito su sfioravano, ora si erano allontanate per sempre. E non si sarebbero mai più incrociate di nuovo.
Sempre parlalleli.



Salve!
Bene, questa storia racconta di un fatto accaduto a me.
Non sono particolarmente soddisfatta del risultato finale, ma volevo una cosa non a lieto fine.
Beh, alla fine Jenny ha avuto la forza di uscire da una storia del genere, forse ci ripenserà.
O forse troverà la forza di andare avanti.
Forse torneranno insieme, chi lo sa.
Alla fine è un finale aperto.
I binari, se guardi dall' altra parte, all' infinito si rincontrano.
Chi lo sa.
Un bacio,
-J

  
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