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Autore: LADY ROSIEL    25/03/2012    4 recensioni
{ KASHINO/ICHIGO }
La mia prima fiction su Yumepati!!
A Makoto Kashino interessava solamente affinare sempre di più la sua tecnica, così da diventare uno dei choccolatier migliori al mondo. Beh, dire che il suo ego era smisurato è dir poco ma, d’altronde, con la famiglia severa e sadica che si ritrovava, doveva per forza dare il massimo in tutto. E uno dei metodi, da lui collaudato, per affinare il suo innato talento nel temperaggio, era senz’altro quello di creare nuove torte da far assaggiare ad Ichigo ed al suo super sviluppato “senso del gusto”. Che poi lei restasse sveglia sino a tarda notte o si alzasse all’alba per assaggiare quelle torte era tutta un’altra storia.
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amano Ichigo, Makoto Kashino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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seduction au chocolat rev

Seduction au
C
HOCOLAT


Nella prestigiosa filiale Giapponese dell’accademia St.Marie c’erano un gruppo di giovani principi dei dolci che in brevissimo tempo riuscirono a farsi conoscere per le loro finissime doti di apprendisti pasticceri anche all’estero.
Il primo era Andou Senosuke, specializzato in dolci giapponesi; il secondo era Hanabusa Satsuki specializzato in sculture di zucchero e in dolci dalle forme e dai sapori di fiori; ed infine c’era lui, il ragazzo dal carattere irascibile e pungente: Kashino Makoto specializzato nei dolci al cioccolato. 

Affermare che Kashino amasse la cioccolata era davvero un eufemismo: lui la venerava!
Nonostante la giovanissima età, in pochi anni era riuscito a padroneggiare le migliori tecniche e a creare sculture di cioccolato che facevano invidia alle più rinomate pasticcerie locali. Adorava mangiare la cioccolata, adorava creavi dei dolci e il solo profumo gli inebriava le narici tanto da fargli venire acquolina in bocca. E poco importava se a fine cottura, per l’ennesima voltaAmano Ichigo finiva per spazzolarsi più della metà della torta.  A lui interessava solamente affinare sempre di più la sua tecnica, così da diventare uno dei  choccolatier migliori al mondo.

Beh, dire che il suo ego era smisurato è dir poco ma, d’altronde, con la famiglia severa e sadica che si ritrovava, doveva per forza dare il massimo in tutto. E uno dei metodi, da lui collaudato, per affinare il suo innato talento nel temperaggio, era senz’altro quello di creare nuove torte da far assaggiare ad Ichigo ed al suo super sviluppato “senso del gusto”.
Che poi lei restasse sveglia sino a tarda notte o si alzasse all’alba per assaggiare quelle torte era tutta un’altra storia.

D’altro canto, era stata la stessa Ichigo ad offrirsi volontaria, e non poteva di certo lamentarsi visto che, alla fin fine riempiva quel suo stomaco mai sufficientemente sazio con nuove prelibatezze.
E sì, perché i dolci di Kashino erano davvero buoni e saporiti!
E a lui non importava che quella ragazza che le stava accanto fosse davvero graziosa e profumasse di zucchero filato e di cioccolato.

Non gli importava minimamente il suo sguardo estasiato e le sue gote leggermente imporporate, mentre si portava la forchetta alla bocca.
E men che meno, gli interessavano quei gesti d’affetto molto simili a pacche sulla spalla ed a incoraggiamenti del tutto naturali che lei gli donava.
Davvero, nulla di tutto questo era di suo interesse.
Era così teneramente invitante… Quella fetta di torta sacher, s’intende!

Non che Kashino detestasse Ichigo, anzi, era un’importante amica ed un’ottima consulente per il design creativo dei dolci nonché un’ottima forchetta, ma nulla di più.
Era solo un’amica.
Allora perché, ogni qualvolta la vedeva accanto ad un ragazzo che non fosse lui medesimo, aveva l’insana voglia di prenderlo a pugni?
La spiegazione, forse, era più semplice del previsto: dato il fatto di essere nato in una famiglia vagamente bizzarra con manie socio-compulsive e altamente sadiche, probabilmente a volte, anche i suoi neuroni andavano di matto. O forse il tutto era dovuto al forte stress maturato negli ultimi mesi, dopo numerose gare e competizioni in molti concorsi locali. O forse ancora, al semplice fatto che quei ragazzi non ben identificati, interrompessero sempre le attività del gruppo con apprezzamenti nei confronti di Ichigo. 
E così, anche la sua immensa concentrazione andava a farsi benedire.
Già, forse era proprio quest’ultima opzione a scaturirgli una tale rabbia…
Nulla di imputabile ad Amano Ichigo, ovviamente. 

E cosa ancora peggiore, quella giornata era incominciata con il piede sbagliato.
Già, perché rompere due uova solamente sfiorandole era davvero un gran problema per chi si ostinava a seguire la perfezione anche nel più piccolo gesto. E per dirla tutta, i suoi sproloqui mentali lo stavano ampiamente deconcentrando, ma non era certo colpa sua se l’ennesimo adulatore di Ichigo  le chiedeva di assaggiare le sue produzioni culinarie per testare il suo livello di bravura quando poi, invece, tentava di farle una corte spietata. 
E a ben pensarci, molto probabilmente, era stato per questo motivo che, giorno dopo giorno Kashino tentava, con tutto se stesso, di superarsi preparando nuove leccornie da far assaggiare al suo palato delicato.

Desiderava, forse, prendere per la gola la tenera Ichigo?
Ma certo che no!
Lui desiderava solamente che fossero i dolci a prendere per la gola il palato fine di Ichigo!
I suoi dolci.
Quelli al cioccolato, quelli lavorati tanto finemente e con tanta dedizione, da farle venire l’acquolina in bocca solo a guardarli da lontano.
Solo così, Kashino poteva continuare a sentire quel dolce aroma di cioccolato e di zucchero filato inebriargli i sensi.
Era il profumo che preferiva, dopotutto.

Quello del cioccolato.


© LADY ROSIEL/Luna Azzurra


   
 
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