Quando al battesimo del piccolo Stefano si era vista quella colonna di fumo tutti si erano detti che era impossibile.
Lei era morta, non poteva essere viva, non doveva.
E invece lei era apparsa, come la prima volta diciotto anni prima. E accanto a lei c’era un bambino, di circa tre anni.
Ad Aurora sembrò di averlo già visto, ma era impossibile che si fossero mai incrociati.
<< Re Stefano, re Umberto, regina. Aurora, Filippo. E’ bello rivedervi tutti, anche se come credo non ero attesa >> disse lei.
<< Non eravate attesa, e vi credevamo morta >> << un errore comune a tutti mio caro Stefano >> fu la risposta di lei. Aurora non aveva fatto caso al fatto che Filippo stava divorando con gli occhi lei, malefica, ancora viva.
< Vedo che la principessa Aurora ha notato mio figlio. Si chiama Filippo, ed è … un omaggio, se così vogliamo dire >> e poi, com’era apparsa sparì, insieme al bambino e all’inseparabile corvo, lasciandoli muti per lo stupore