Film > Fantaghirò
Ricorda la storia  |      
Autore: Beauty    25/03/2012    5 recensioni
- Non sei un mostro...
[Fantaghirò 4, Fantaghirò/Fiodor]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

Angolo Autrice: Ciao a tutti! Ok, premetto che questa è la prima One-shot che scrivo, e la prima ff in assoluto che pubblico in questa sezione. In particolare, questa si colloca alla fine di Fantaghirò 4 (non il mio preferito, ma devo dire che nella classifica si piazza bene…J).

Ora, nell’originale, Romualdo torna normale dopo la sconfitta di Darken, ma vuole mettere alla prova l’amore di Fantaghirò, rivelandosi così soltanto dopo che lei gli ha detto che lo ama comunque, nonostante il suo aspetto. Non c’è un motivo particolare per cui l’ho scritta, semplicemente ho pensato che quella di Romualdo di dubitare di Fantaghirò fosse un po’ una cattiveria, e ho immaginato che fosse stata Fantaghirò stessa a farlo tornare normale, con il suo amore.

Ripeto, è la mia prima shot, quindi mi farebbe molto piacere sapere che ne pensate. Me lo lasciate un commentino ino ino, fosse anche un secco e crudo Fa schifo? Le critiche sono ben accette. J

Grazie e buona lettura!

Ciao!

 

- Romualdo!

La voce di Fantaghirò risuonò squillante attraverso la tromba delle scale. Fiodor si bloccò, per un attimo dimentico della sua fuga. Gli pareva che fossero passati mille anni da quando qualcuno l’aveva chiamato per l’ultima volta con il suo vero nome. Da quando lei l’aveva chiamato così.

- Romualdo, aspetta!

No!, si disse l’uomo, riprendendo a salire la grande scalinata più in fretta che poteva. No, non poteva cedere, non poteva tornare da lei.

- Romualdo!

- Non sarò più come prima! Mai più!- urlò l’uomo, riprendendo a correre, cercando disperatamente di ricacciare indietro le lacrime e nel contempo di allontanarsi il più possibile dallo sguardo della ragazza.

Non era più Romualdo. Era Fiodor. Fiodor, l’uomo deforme, la bestia, il mostro. Una creatura spregevole, né umana né animale. Non sarebbe mai più tornato come prima, e non avrebbe mai più potuto stare con lei, con la sua Fantaghirò.

Lei non avrebbe mai più provato amore per lui, ma soltanto ribrezzo, orrore, disgusto.

Pietà.

Raggiunse la stanza in cima alla torre. Era piena di mobili, oggetti, cianfrusaglie ammassate disordinatamente qua e là. Fiodor vide un grande specchio di fronte a sé; si avvicinò, specchiandosi in esso, rabbrividendo di disgusto per sé stesso e sentendo nel contempo una fitta al cuore alla vista del suo volto deforme, della sua orribile gobba, della sua figura sgraziata e mostruosa.

Sentì dei passi alle sue spalle, quindi la porta spalancarsi.

Si voltò di scatto, ritrovandosi di fronte Fantaghirò. Ancora dopo anni, ogni volta che la vedeva, l’uomo si stupiva di quanto fosse stupenda. La ragazza, benché in abiti maschili, con i capelli corti, e affaticata per la battaglia appena terminata e la corsa che ne era seguita, era comunque bellissima.

Aveva le guance imporporate di un delicato color rosa, e gli occhi scuri scintillavano di energia e vitalità.

Gli sorrise, radiosa.

- Eccoti…- disse.- Si può sapere perché scappavi?

Fece per avvicinarsi a lui; istintivamente, Fiodor si ritrasse, nascondendosi il volto con le mani.

- Non guardarmi!- urlò, sentendo le lacrime salirgli agli occhi.- Non guardarmi.

Fantaghirò non si mosse, ma non distolse lo sguardo da lui.

- Perché non dovrei guardarti?- chiese, calma.

Allungò lentamente una mano nella sua direzione, nel tentativo di sfiorargli il viso; Fiodor si ritrasse ancora di più.

- No!- disse, quasi ringhiando.- No, Fantaghirò. Non voglio che tu…

- Che io, cosa? Che stai dicendo, Romualdo?

- Non chiamarmi più così…- sussurrò Fiodor, tenendosi a debita distanza da lei.- Non sono più Romualdo, Fantaghirò. Non sono più l’uomo che ami…

- Questo non è vero!- sbottò la ragazza.

- Dannazione, Fantaghirò, perché continui a fingere?!- urlò Fiodor, lasciando che le lacrime cominciassero a scorrere.- Tu non mi ami, Fantaghirò. Ti prego, smetti di dirlo, mi fai solo soffrire ancora di più…

- Perché credi che io stia mentendo, Romualdo? Io ti amo!- replicò Fantaghirò, confusa.

- No…- disse Fiodor, cercando di nascondersi il più possibile per non farsi vedere da lei.- Io so cosa vedi quando mi guardi, Fantaghirò…

La ragazza non rispose, continuando a guardare l’uomo, calma, quasi in attesa di qualcosa.

- Leggo l’orrore nei tuoi occhi…- proseguì lui.- Sono una bestia, Fantaghirò. L’incantesimo di Darken mi ha ridotto alla stregua del più spregevole degli esseri, e questo tu lo sai. Sono un mostro. Un mostro.

- Romualdo…

- Sono un mostro, Fantaghirò - ripeté Fiodor.- Ed è questo quello che vedi, quando mi guardi. Tu non vedi più l’uomo che amavi, ma solo una creatura ripugnante, un essere che ti fa ribrezzo. Dici di amarmi, ma in realtà quello che provi è orrore…orrore e pietà. E questo io non posso sopportarlo!- concluse, con disperazione, nascondendo il viso deforme fra le mani.

Fantaghirò non rispose, rimanendo per qualche istante immobile a guardarlo. Infine, la ragazza si avvicinò, lentamente, inginocchiandosi di fronte a lui.

Gli scostò delicatamente le mani dal volto, scoprendo il viso irregolare e deforme di Fiodor, rigato da lacrime amare. Fantaghirò gli sorrise, asciugandole dolcemente. L’uomo fece per ritrarsi nuovamente, ma alla fine non lo fece, incapace di sottrarsi a quelle carezze che gli erano tanto mancate.

- Non sei un mostro, Romualdo…- sussurrò la giovane, senza smettere di accarezzarlo.- Non ho mai pensato a te come un mostro, o come una bestia. Mai, nemmeno quando non sapevo chi eri.

Fiodor avrebbe voluto rispondere, ma era come se le parole si rifiutassero di uscire dalla sua bocca.

- Il tuo aspetto non ha importanza, per me - continuò Fantaghirò.- Non m’importa dell’incantesimo di Darken. Tu per me sei sempre Romualdo. Romualdo, l’uomo che amo, e a cui ho donato il mio cuore.

Fantaghirò avvicinò il proprio viso a quello deforme dell’uomo, posandogli un lieve bacio sulle labbra.

Fiodor non si ritrasse, ma rispose al bacio, dolcemente. Fu un bacio delicato, dolce, ma al contempo pieno d’amore. Quando finì, Fiodor si sentì come rinato.

D’un tratto, però, si accorse che Fantaghirò lo stava guardando con aria confusa, ma al contempo felice. L’uomo, però, colse solo la confusione della ragazza, e, pensando che si fosse pentita di quel che aveva fatto, stava per ricadere nella disperazione; quando, abbassando lo sguardo sulle proprie mani, si rese conto che erano tornate normali, erano di nuovo le sue mani!

Romualdo si toccò il viso, guardò l’intero suo corpo, anch’esso era ritornato come prima. Era di nuovo Romualdo!

- Fantaghirò…- disse, quasi incapace di parlare a causa delle felicità.

- Oh, Romualdo!- la ragazza lo abbracciò con slancio, baciandolo nuovamente.

Quando anche questo secondo bacio terminò, Romualdo le sorrise.

- Grazie, amore mio…- disse.- Grazie. Tu mi hai amato anche quando non ero io, e hai spezzato l’incantesimo di Darken. Ora so che l’amore è più forte di qualsiasi altra cosa…

Fantaghirò ricambiò il sorriso.

- Ti amo, Romualdo - sussurrò.

- Anch’io ti amo, Fantaghirò…

 

FINE

  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Fantaghirò / Vai alla pagina dell'autore: Beauty