~ Just get it to work.
Emma lavora con dita incerte,
il filo che minaccia di sfuggirle dalle dita da un momento all’altro, le
forbici che si aprono e si chiudono lente su quei miseri pezzi di stoffa che
portano la speranza che porta lei. Trema,
anche. La sente contro il petto, ogni volta che si ferma alle sue spalle e le
posa il mento sulla testa, sfiorando con la mano libera la curva della sua
spalla e con la canna della pistola quella più fragile del collo
esposto.
Ha paura di lui. Crede
che sia un pazzo.
Ma non importa, non
importa. Lei lo farà funzionare.
Si sente addosso il suo
tremore anche mentre scivola con il viso accanto al suo, mentre soffia piano
nel suo orecchio. E lei s’irrigidisce. È normale, in fondo non
è a lei che lui pensa, non è il suo nome che vorrebbe sussurrarle nell’orecchio. E continua
ad avere paura perché quell’uomo strano che le parla del posto
dove nasce l’immaginazione le si fa sempre più vicino, sempre di
più, non sapendo che è qualcun altro che cerca tra i suoi capelli
d’oro.
Anche Grace
ha i capelli d’oro.
Emma non
è Grace. Ma non importa. Lei lo
farà funzionare.
[ 200 parole ]
Spazio dell’autrice
MEGASPOILER 1x17.
Questo episodio è stato un kaboommm! E non ho la più
pallida idea di cosa questo significhi, ma è così, duh u_ù Nell’ordine,
mi ha fatta fangirlare, fangirlare,
piangere, fangirlare, piangere, piangere, fangirlare ed esultare. E Jefferson – non ci sono parole. Non dirò che è
il miglior Cappellaio Matto della storia, ma ci va molto vicino.
Ora, perché ho scritto questa cosa? Principalmente per
tentare nel mio piccolo di omaggiarlo. E poi perché alla fine, dopo
tanto rimuginare, mi sono resa conto che la chimica che ho intravisto tra lui
ed Emma forse non è altro che un disperato desiderio di lui di
avvicinarsi a qualcosa/qualcuno che gli ricordi Grace. Anche se di chimica
ce n’è eccome, kyah *w*
Hope
you liked it,
Aya ~