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Autore: Denki Garl    26/03/2012    1 recensioni
3. "Hai gli occhi tristi" proclamasti abbassando lo sguardo, fissandolo a terra. "Mi mancherai"
4. Io, invece, sarò sempre disposto a darti più di quel che mi chiedi, più di quel che dovrei o di cui hai bisogno da me.
5. "Anche io ho paura di dimenticare come si disegna l'arcobaleno"
9. "Ti ho visto eh! Ho visto la felicità nei tuoi occhi, non negarlo!"
"Sì be'... non è dovuto alla neve, se ci tieni a saperlo. E' che sei terribilmente tenero, dovresti vedere la tua faccia, il tuo sorriso, i tuoi di occhi come brillano"
11. Mi guardai in giro per cercarti, e tu eri un po' più indietro rispetto a noi, il naso puntato verso il cielo, ti guardavi intorno. Immagino cercassi di far sì che più dettagli possibili ti restassero alla mente.
12. Ti tranquillizzavi sempre più, il fuoco che ti ardeva nel petto pareva affievolirsi con lo scorrere dei secondi.
13. "Può sembrare inutile, ma fidati che se le amebe scomparissero dal mondo, si creerebbe uno squilibrio tale da farci morire tutti"
17. Era l'ultima cosa di cui avevo bisogno, le ciliegine sulle torte mi fanno ribrezzo. Tanto più che quella era la mia torta di compleanno.
19. #KingMayaDay.
22. Ho un buco a forma di cuore nel mezzo dell'anima, ora.
Genere: Malinconico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: miyavi
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Sai, Maayatan...

Stavo pensando all'uomo, in generale, allo scopo per il quale siamo dove siamo. Al modo in cui conduciamo la nostra esistenza, a quella constante ricerca di una persona in grado di darci l'equilibrio in cui ci gettiamo a capofitto, spinti dall'istinto. Sembra, però, che alcuni di noi siano in grado di restare a galla, sembra che non abbiano bisogno di un sostegno e che, anzi, siano così forti da riuscire a reggere pure il peso di un'altra persona.

Lui è un po' la tua boa, vero? Ti sei aggrappato a lui come io ho fatto con il sentimento che nutrivo nei tuoi confronti, giusto?

Non c'è più, Maayatan, non c'è più sul serio. Pensavo sarebbe tornato, ne ero convinto. Credevo che non ce l'avrei fatta a lungo, invece sono ancora qui, che vago senza una meta precisa alla ricerca di non so bene cosa. In fondo, però... Speravo che fosse solo un'illusione, che non se ne fosse andato per davvero. Era confortante, sai, mi avvolgeva e riscaldava, mi faceva sentire paradossalmente meno solo, almeno in parte. Era un po' come uno scopo, dava un senso alle mie giornate.

Quindi, ora come ora, posso dire di star meglio solo in un certo senso.

Il vento della libertà mi scompiglia i capelli, mi fischia nelle orecchie, ma quando scende la notte è troppo freddo da sopportare, troppo forte da contrastare, mi sbatacchia di qua e dillà indebolendomi di volta in volta sempre più, e non so quanto a lungo potrò continuare così. Nel silenzio delle tenebre, il suo rumore diventa una ninna-nanna angosciosa che, anziché lasciarti addormentare, ti tiene sveglio e ti tormenta.

Tu, però, hai Aiji, costantemente pronto a tenerti al riparo, a proteggerti e sollevarti il morale. Anche se non hai bisogno di appoggiarti a lui, la sola consapevolezza di averlo al tuo fianco ti dà la forza di cui hai bisogno per affrontare anche le più spaventose delle giornate.

Tuttavia, un giorno dovremo farcela con le nostre forze, non credi?

Te lo prometto, Ma', diventerò forte abbastanza.


Meev.




















DE's:

Aggiornamento veloce veloce perché il messere Alighieri crepa dalla voglia di raccontarmi del suo viaggio.
Sinceramente non so cosa dire di questo aggiornamento, né mi piace particolarmente, ma non per i soliti motivi lagnosi della serie "è scritto male" eccetera, no. Lo trovo ridondante, rispetto al contenuto generale della fic, ecco. Però, alla fine, credo serva per far vedere che Miyavi sta un po' tentennando, nel senso che quel senso (chiedo venia) di smarrimento che provava subito dopo essersi "liberato" dell'amore per maya non l'ha ancora abbandonato, anzi, inizia a fargli un po' paura, ma lui non molla, non prova a tornare indietro, sa che è così che deve andare e spera di trovare presto una sorta di "salvezza" - sì, okay, fa tanto Divina Commedia, me ne duole.
Quindi... Nulla, tutto qui. Vi lascio, ma non prima di avervi fatto venire in mente un maya nelle vesti di Beatrice. (AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA -c'è da dire che Aiji me lo vedo come Virgilio, anche se a questo punto qualcosa non quadrerebbe)
Oh, SENTITE.
Spero che comunque vi sia piaciuto, questo capitolo, e, al solito, vi invito a farmi sapere che ne pensate (soprattutto voi anime pie e timide che avete inserito la fic tra preferite/ricordate/seguite ma non vi siete mai mostrate).
E vi chiedo ancora scusa per i miei scleri, non me ne vogliate.
OH, dimenticavo la pubblicità afghjkl uhuh faccio schifo, sì! Se vi interessasse una maya/Miyavi (o Miyavi/maya, a seconda del momento) ovviamente malinconica ma fortunatamente a lieto fine e soprattutto contenente fluff, c'è una certa Guitar Chord che fa a caso vostro :D
Ora me ne vado seriamente.

Read ya!
badspider.
   
 
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