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Autore: Diomache    23/10/2006    11 recensioni
Lei. Dolce, solare, irascibile, maledettamente testarda. E poi c'è lui. Bellissimo, scapestrato, intrigante.
"Rose sente un piccolo nodo allo stomaco e per la prima volta percepisce un disagio con Sean, vorrebbe sentirsi ancora gli occhi di quel tipo addosso, le sue parole, i suoi sguardi, il suo sorriso.
Tom continua a fissarla. E per la prima volta, in vita sua, vorrebbe restare ancora a litigare con lei, a poter godere dei suoi occhi, del suo sorriso arrabbiato.
Rose abbassa gli occhi e si gira, continuando a camminare con Sean.
Tom infila il casco e mette in moto.
Era iniziato un giorno come tanti altri.
Ma né lui, né lei, ora, lo pensavano più."
Genere: Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ragazzi ce l’ho fatta

Ragazzi ce l’ho fatta!!!

È vero, probabilmente non ci crederete nemmeno voi vedendo l’aggiornamento, magari penserete che è uno scherzo o che ci vedete doppio.. e invece no!!

Ce l’ho fatta! Ah, mai un capitolo è stato più combattuto, più sudato più sofferto di questo credo.. l’ho praticamente partorito (tanto per restare in tema..)

Ok, bando alle ciance, vi lascio alla penultima parte del mio ‘romanzo’..

Eh sì.. siamo giunti alla fine.. sing…

Spero che possa piacervi, io c’ho messo l’anima!

Grazie a tutti coloro che hanno aspettato con pazienza!!!

 

Ciao Franca!!!!

Non mi stancherò ma di ringraziarti per i complimenti, spero che questo capitolo ti piaccia.. lo so sono cattiva, ma infondo è proprio questo il gioco, no?

Un bacio!!

 

Ciao Damynex!!!

Grzie, sei un tesoro.. l’ho inserita una parte Hud-Michael…tutta dedicata a te!!

Un bacio!!!

 

Ciao Cerynise!!!

Si in effetti Tom è proprio caruccio.. non ti anticipo niente, leggi poi fammi sapere mi raccomando!!

Un bacio!!!

 

Ciao Koneko_chan!!!

Grazie millissime per I complimenti..è vero sono un pò cattiva, ma spero che questo chap ti piaccia e mi faccia perdonare la lunga attesa e le mie solite interruzioni sul più bello… fammi sapere!

Un bacio!!

 

Ciao PhoenixLupin!!

Grazie per i complimenti, no, tranquilla, Dawson se ne starà al suo posto, ormai poverino s’è messo il cuore in pace, è dal terzo chap (più o meno) che gli piace Rose ma tanto sa che è letteralmente persa di qualcuno di nostra conoscenza.. mi raccomando lasciami una recensione!!

Un bacio!!!

 

Ciao etoil noir!!!

Pardon, è vero, le interruzioni in media res sono le mie preferite… fammi sapere cosa pensi di questo chap mi raccomando!!

Un bacio!!!

 

 Ciao Darkfrance!!!!

Sono contenta, fa sempre tanto piacere avere nuovi lettori.. spero che anche questo chap ti piaccia… fammi sapere!!

Un bacio!!!

 

 

Ciao Miyu90!!!

Grazie per tutti i complimenti che mi fai ogni volta, sei carinissima!!! Lo so vi ho fatto aspettare parecchio.. la scuola mi assorbe completamente,in più mi ci si è messo pure il pc.. non ti dico, è stato capace di non salvarmi mezzo capitolo! Le imprecazioni!! Va beh, ti lascio alla lettura, spero che tanta attesa sia ripagata.. fammi sapere che te n’è parso..

Un bacio!!!!!

 

Buona Lettura,

Diomache.

 

 

 

 

 

 

PROFUMO DI MENTA

 

 

 

 

 

CAPITOLO XXIX:          ALTRIMENTI MI SPOSI. TI VA?

 

 

 

 

 

Rose resta a guardarlo, perdendosi nel blu intenso dei suoi occhi.

“ti.. ti va se facciamo due passi?” propone sforzandosi di apparire il più naturale possibile.

Tom accenna un sì con il capo, un po’ incuriosito dall’imbarazzo della sua compagna e da quella strana situazione. Rose si alza, va a prendere il pareo bianco che ama indossare al mare e ritorna subito da lui, con uno sguardo un po’ basso e insicuro. “andiamo?” dice subito dopo, lasciandosi prendere per mano da Tom ed iniziando con lui a percorrere il bagnasciuga.

I due ragazzi camminano in silenzio i primi istanti, godendosi il paesaggio quasi scevro da turisti e altri casini di questo genere, assaporando l’odore del mare e la brezza che smuove loro i capelli e gonfia il pareo di Rose, facendola apparire quasi una piccola fata d’un altro mondo.

Gli occhi azzurri di Tom si concentrano sulla sua compagna, ammirandone, ancora una volta, la bellezza e quell’alone di mistero che si evince sempre dai suoi occhi di quel verde smeraldo che sempre l’avevano intrigato.

Rose cammina lentamente osservando la sabbia davanti ai suoi piedi, imponendosi di non pensare a niente fuorché a quello che deve dire al suo ragazzo. Lo guarda, di tanto in tanto, timidamente, sperando di non essere vista da lui, come se temesse che Tom, da un singolo sguardo, capisca cosa vuole dirgli prima che lo facciano le sue labbra.

Rose serra gli occhi, sospirando quasi in maniera impercettibile.

No, basta rimandare,deve farlo. I suoi occhi verdi notano che si sono distanziati abbastanza dal resto del loro gruppo e si trovano su uno spiazzo di sabbia abbastanza desertico.

È  il momento giusto, se non lo fa adesso non troverà più il coraggio.

Si ferma, quindi, in maniera un po’ imperiosa.

Tom fa un altro passo, poi, vedendo che Rose non accenna a muoversi, si ferma anche lui e si volta verso di lei, con un’espressione interrogativa. “allora?” domanda, lasciandole la mano.

Rose alza i suoi occhi dalla sabbia. “Tom, io ti devo parlare.” La voce della giovane suona abbastanza dura. Se lo ha imposto: non deve vacillare. Non deve.

Il ragazzo alza le spalle, con tranquillità. “ok…- inizia, scrutandola con i suoi occhi oltremare.- che.. mi devi dire?? Niente di buono suppongo.- fa una pausa.- hai una faccia..”

“non è il momento di scherzare.” Rose si fa sempre più imperativa, mentre stringe forte i pugni, cercando di trovare dentro di se la forza che le occorre per superare la paura che la attanaglia e le impedisce anche di respirare.

“va bene.” Sospira Tom, con una voce conciliante. “avanti, che cos’è successo di così irreparabile?”

Rose fa una sospiro profondo, prima di dire tutto d’un fiato.

“io sono in ritardo, non so se questo può essere reputabile ad una possibile gravidanza sta di fatto che i sintomi ci sono tutti e credimi non starei qui a parlartene se non fossi almeno in parte nella sicurezza che..”

“ehi ehi ehi, calma!” la interrompe il ragazzo che non ci stava capendo una mazza. Rose lo guarda, desolata, mentre lui la osserva con uno sguardo piuttosto confuso. “Rose, rewind…”

La ragazza non vorrebbe ma sente gli occhi riempirsi di lacrime e questo non passa di certo inosservato a Tom, che si sente sempre più confuso. “ehi va tutto bene, se mi ripeti quello che hai detto magari posso capirci un po’ di più… ah, e dillo più lentamente, ok?”

Gli occhi verdi di Rose sembrano ancora più lucidi di prima. “io.. ho un ritardo.”

Tom deglutisce, a fatica. E riprende, balbettando. “un.. ritardo ritardo??”

La ragazza annuisce, lentamente, sotto il suo sguardo incredulo.

“un ritardo vero.- fa una pausa, poi riprende.- io…non so che cosa dire..”

“vuoi dire che..- Tom si sente strano, incredulo, come se tutto questo non stesse accadendo a lui.- tu.. potresti…”

“potrei.”ripete lei, con un sussurro di voce appena percettibile.

Gli occhi del ragazzo si posano quasi istintivamente sulla pancia della sua ragazza. No, non è possibile.. non riesce a crederci.. lì.. potrebbe esserci .. un bambino?? Un figlio suo????

“ma.. ma..- balbetta, cercando di riordinare i pensieri.- non.. Rose, io e te abbiamo usato sempre tutto ciò che dovevamo usare,no??” domanda, sempre più incredulo. Si sente strano, non riesce a decifrare quello che prova. L’unica cosa che sente davvero è che non riesce a crederci.

Rose sospira e,inavvertitamente, una lacrima le scivola giù le guance. “lo so. Ma probabilmente c’è una possibilità di rischio.”

Tom annuisce e inizia a fissare, serio, l’orizzonte. “e.. quando te ne saresti accorta?”

Rose deglutisce. “ieri.. ho cominciato a pensare che forse potevo esserlo..”

Il ragazzo si gira di scatto con il volto, suo malgrado, illuminato dalla speranza.

“tu.. quindi non nei sei sicura, no? Potresti anche non essere incinta! Hai fatto il test?”

Rose lo osserva, duramente. “no. Volevo farlo con te.”

Tom cerca di sorriderle dolcemente ma l’unica cosa che gli riesce è una smorfia strana che la ragazza non riesce nemmeno ad interpretare.

“ma non è questo il punto” Rose alza un po’ la voce, interdetta.

Non riesce ad interpretare la reazione del suo ragazzo. E’ solamente… strano.

Agitato, nervoso, sorpreso, ok ma  non pende né nella sfera delle reazioni negative, né in quella delle positive. È in bilico tra una posizione e l’altra. E questo Rose non lo può sopportare, proprio non lo afferra: gli faccia capire quello che pensa, che sono queste facce senza senso???

Ovviamente, per una ragazza come Rose in cui tutto si risolve o al nero o al bianco e il grigio non ha nemmeno ragione d’esistere, il comportamento di Tom non può proprio andare giù. Questione puramente caratteriale.

Ma, proprio adesso, quando stava per arrabbiarsi Tom la stupisce ancora, di nuovo.

“lo so.- la voce di quest’ultimo è bassa e concentrata.- il punto è che tu potresti essere davvero incinta” i suoi occhi blu la fissano intensamente.

Sguardo profondo, serio. Vero. Sincero.

La ragazza deglutisce e sospira, abbassando gli occhi verso la sabbia.

Tom le prende la mano, dolcemente, ma i suoi non si alzano, il suo volto resta basso, serio.

Ha paura.

Si accorge di tremare, lentamente, ma in maniera percettibile. 

Lei, la ragazza che aveva saputo tenere testa a Jarod, sta tremando davanti all’idea che il suo ragazzo non voglia il suo bambino. Non perché il pensiero di Tom potrebbe modificare quello che vuole lei –cioè tenerlo.- ma perché la farebbe stare troppo, davvero troppo male.  Non sa se sarebbe capace di sopportarlo. Non riesce nemmeno ad ipotizzare cosa potrebbe fare se Tom le dicesse: ‘no, dai, è troppo presto. Abortisci.’

Lei sicuramente non lo farebbe ma solo quelle parole cambierebbero un sacco di cose.

No, cambierebbero tutto.

Cambierebbero la sua vita. Completamente.

Per questo ora trattenere il respiro. Non sa che dire, prega solo che non accada.

Che non accada di scoprire, in questo modo, che si è innamorata della persona sbagliata.

Tom non ha mai ucciso nella sua carriera da ladro –così le ha detto.- e.. sarebbe capace di uccidere un bambino?

Solo a quel pensiero gli occhi lasciano scivolarle le lacrime che le sfuggono lungo le guance, accarezzate dal vento di quella stupenda mattinata d’agosto. Rose alza gli occhi.

“tu..- il ragazzo prende parola.- come stai?”

La ragazza inclina il capo di lato, per evitare i capelli che altrimenti, portati dal vento, le coprirebbero il viso. “bene. Io ho le idee chiare.” Dice con un accento piuttosto determinato.

No, senza il piuttosto. Un accento determinato.

“e come mai!” la prende leggermente in giro Tom, cercando, senza successo, di stemperare un po’ quell’aria carica di tensione che si era formata tra loro due.

Ma non attacca, il volto di Rose rimanere serio.

Tom si dà mentalmente dell’idiota. Non è il momento di stupide battute.

“e tu ?-  la domanda della ragazza arriva puntuale, come pensava.- tu che cosa ne pensi?”

Tom distoglie un attimo lo sguardo, temendo di poterla ferire anche solamente con quello. Sospira, e si passa una mano tra i capelli. “mio Dio Rose…. Un figlio…” dice con un sorriso teso in viso.

La giovane aggrotta la fronte.

No, non è possibile…..

“è….” Continua il ragazzo, sperando di dosare bene la parole ma Rose lo interrompe subito.

“è presto, no, questo volevi dirmi?” il tono della ragazza è aggressivo. Come una mamma che difende il suo bambino da un predatore. 

Tom rimane un po’ spiazzato di fronte a tutta quell’aggressività. “ehm.. cioè.. sì, che sia presto questo è senza dubbio..”

Rose lo guarda, incredula. Gli sfila velocemente via la mano da quella del suo boyfriend e fa un passo indietro, schifata, con un’espressione di incredulità e di dolore inflitta sul suo viso.

Ma allora è vero..

Tom rimane basito da quell’atteggiamento. “Rose.. calmati..” dice avvicinandosi lentamente a lei ma la giovane, fragile, vulnerabile come non lo è mai stata in tutta la sua vita, si allontana subito, volendo evitare qualsiasi contatto.

“non ti azzardare. –sussurra tra i denti, trattenendo le lacrime.- non ti azzardare a toccarmi, bastardo!” non urla, parla piano. Non sono parole dettate dalla rabbia, sono parole consapevoli.

Tom chiude un istante gli occhi.

No, non è questo che voleva dire, non è questo. Rose ha equivocato.

“no, ascoltami.”

“io e te non abbiamo più nulla da dirci.” Riprende la giovane che successivamente si gira di scatto e fa per andarsene, velocemente, ma Thomas non gliene da la possibilità. Rose è ipersensibile in questo momento e lui ha sbagliato tutto. Le ha trasmesso il messaggio sbagliato e non può permettere che ora lei se ne vada con questa convinzione.

Il ragazzo la ferma prendendola per un braccio e l’attira velocemente verso di se. Appoggia le sue mani sulle sue braccia. Rose lo fissa un istante ferita. “che cosa vuoi…”

La sua voce trema un po’ mentre il ragazzo le prende il viso con una mano, accarezzandole la guancia. “io.. – questa volta è Tom a balbettare.- io lo voglio questo figlio.”

La giovane sgrana gli occhi. “sul.. sul serio?”

Il ragazzo le sorride, sfoggiando quel suo abituale sorriso da delinquente. “oddio,mi hai preso un po’ in contropiede.. ma già che ci siamo.. andiamo avanti..”

Rose è sempre più allibita. “quindi non vuoi che abortisca??”

“stai scherzando??Rose non ti chiederei mai una cosa del genere.”

Rose abbassa un istante gli occhi. “Tom, non voglio che tu lo faccia per me. Voglio che tu sia.. consapevole.. di quello che dici. Non si tratta di decidere dove andremo a mangiare la pizza… un bambino ti cambierà la vita.”

Tom le accarezza la nuca con fare protettivo. “lo so.- sussurra, gentile.- non credere che non lo sappia.”

“e…- riprende la ragazza, esitante.- e.. come mai sei così convinto di volerlo tenere? Su dieci persone forse solamente una avrebbe risposto come te”

Il ragazzo annuisce e abbassa lo sguardo che poi va a concentrarsi sul panorama alle spalle della giovane. “mia.. mia madre..”

Rose aggrotta la fronte, incuriosita. “tua madre?”

Il ragazzo torna a guardarla. “mia madre è rimasta incinta quando era molto giovane. Aveva solo diciannove anni e stava con mio padre da pochi mesi”

“diciannove anni?”

“già.- sospira.- ma lei era molto coraggiosa. Esattamente come te. Lei e mio padre hanno deciso di tenere comunque il bambino.. e se non l’avessero fatto io non sarei qui.”

Il sorriso di Rose torna a risplendere sul suo bellissimo viso. “io..”

“Rose. Se davvero sarai incinta, non dovrai affatto preoccuparti. Io sarò con te. Voglio fare tutto per bene, innanzitutto andiamo a fare questo test di gravidanza, va bene?”

Rose scoppia a ridere e si butta tra le sue braccia, ridendo di gioia.

 

 

L’improvvisa dipartita dei due innamorati, ovviamente, aveva creato subito l’escalation della curiosità dei presenti. Certo, quando Tom e Rose erano tornati dalla loro romantica passeggiata sul bagnasciuga e aveva detto loro che andavano un attimo in centro, tutti avevano finto.. o meglio cercato di fingere.. che la cosa fosse di poca importanza, e li avevano liquidati con un ‘ciao’ indifferente. Esattamente come Hudson aveva imposto loro di fare.

Ma, non appena l’auto di Tom si era allontanata dalla spiaggia, tutti erano scoppiati a parlare ad alta voce, a ridere e a fare pronostici.

“secondo voi cosa accadrà ora?- domanda Susy sedendosi sulla sabbia.- è evidente che hanno parlato e che ora stanno andando a fare il test..”

Dawson sospira e si appoggia alla spalla di Michael. “secondo me sarà negativo.”

Tutta la troupe si volta istintivamente verso di lui. “ehi, che ho detto?”

“questo è fuori discussione, purtroppo.- interviene la sorella.- si vede lontano un miglio che Rose non sta bene. È malata.”

“ci risiamo!- sbotta Hudson, premendo un po’ troppo forte il contenitore della crema solare per la rabbia.- una bambino non è una malattia!”

“scusa se ho offeso il tuo cuore di mamma, Hud..- sbuffa la mora, accendendosi una sigaretta.- comunque biologicamente parlando una gravidanza..”

“da quando t’intendi di biologia?” la apostrofa Michael, facendo sorridere tutti i presenti. Anche i sassi sanno che Susy e lo studio sono come due rette parallele. Destinate a non incontrarsi mai.

“Hudson, il livello di humour del tuo ragazzo cresce ogni giorno di più, è  impressionante!” sbotta la mora, con una voce palesemente sarcastica.

“già, è per questo che ci sto insieme” conclude Hud con una voce altrettanto tagliente.

“ehi ragazze, calma!” interviene Harry, scherzando. “non mi sembra il caso di litigare. Abbiamo visioni differenti, però sarebbe divertente metterci su una piccola scommessa.”

Gli occhi di tutti si concentrano su quel bel ragazzo e figlio di una buona donna di Harry che aveva appena finito di parlare.

“scusa?” domanda Hud, augurandosi di non aver capito bene.

“dieci dollari che Tom non lo vuole!” è questa la risposta di Harry a tutti quegli sguardi basiti.

Susy sorrise, intrigata. “venti.”

“trenta per il contrario.” Interviene Dawson, unendosi a quella stupidissima bisca.

Susy scoppia a ridere. “Dawson guarda che poi lo paghi questi trenta dollari..”

“che vuoi che sia, al massimo perderò trenta dollari. –risponde quest’ultimo.- ma io dico che lo tengono.”

“non stiamo scommettendo sul fatto che tengano o meno il bambino.- la voce un po’ acida di Susy corregge il fratello.- quello lo decide Rose e la risposta credo che sia ovvia a tutti. Stiamo parlando di quello che ne penserà Tom.”

Dawson sorride, intrigato. “trenta che Tom questo bambino lo vuole.”

Harry sbuffa, annoiato. “lo fai a cuor leggero perché sono solo trenta dollari. Infondo sono briciole, io ne metto cento che Thomas Bishop.- dice calcando la voce sul nome del loro amico.- questo figlio non lo vorrebbe mai. Se conosco il mio capo..”

“ex capo.” Interviene Dawson.

“quello che è. Se conosco bene Tom, so che scapperà a gambe levate non appena vedrà apparire la striscetta blu sul test della ragazza.”

Susy si accoda, emozionata. “io ne metto centocinquanta. Fratellino, che fai non rilanci?”

Dawson, a braccia conserte, sfoggia un sorriso combattivo. “trecento.”

“oh..” Susy ed Harry esclamano all’unisono, scambiandosi uno sguardo d’intesa. “qui si fa sul serio.”

“bene. Questi soldi mi faranno felice per un paio di giorni..” continua Harry, facendo un tiro di sigaretta.

“no, questi soldi faranno felici Tom e Rose.- lo contraddice prontamente Dawson.- con i vostri soldi ci comprerò un vestitino per il bambino..”

Susy scoppia letteralmente a ridere, poi esclama, rivolgendosi verso Michael e Hudson, in silenzio fino a quel momento. “ehi ma questa scommessa non è divertente se non partecipiamo tutti! Ehi, voi due che ne pensate?”

Lo sguardo di Hud è, in questo momento, più duro di una roccia.

La ragazza è sbalordita,incredula.. non sa trovare definizioni per quello che sente.

Anzi, forse sì. Delusione. Non possono essere così i suoi amici, non così cinici, così maledettamente senza cuore, ipocriti, tanto da scommettere sulla scelta di un padre, sulla vita di un bambino e sulla felicità della loro migliore amica. Perché, forse non ci hanno pensato, ma da questa decisione dipenderà tutto. Tutto. Tutta la loro vita. Rose e Tom, Rose e Hudson, Tom e Michael.. tutti gli equilibri saranno compromessi, cambierà tutto!

Perché sono così superficiali, così materiali, così cattivi?

È un bene che Rose non sia qui. Non reggerebbe il colpo.

Forse nemmeno crederebbe ai suoi occhi. Non potrebbe mai pensare che la sua vita è stata messa come posta ad una scommessa. Per trecento dollari. E poi da chi? Dagli amici che ha più cari.

Da Harry, da Dawson e soprattutto da Susy. Non hanno mai legato tantissimo forse perché sono due caratteri forti, troppo forti per andare d’accordo e allo stesso tempo troppo  distanti.

Ma comunque da lei non se lo sarebbe mai aspettato.

“mi fate schifo.- dice quindi la ragazza alzandosi di scatto.- state scommettendo su Rose e Tom!” urla, fregandosene se Michael le fa cenno di abbassare la voce perché sta richiamando l’attentizione di tutta la spiaggia.

I presenti si guardano tra di loro, quasi sorpresi dalla sua reazione.

“ma non avete un briciolo di cuore.. non c’è niente di.. sacro …per voi? Non vi ricorda niente la parola amicizia, affetto, amore? Cosa avete al posto del cuore??”

“Hud.- la voce calma di Susy si diffonde per l’aria.- noi..”

“e tu zitta.- continua la riccia.- perché proprio da te non me lo sarei mai aspettato! Ma vi rendete conto di quello che state facendo?”

“forse non ci avete pensato.- la voce di Michael è ugualmente fredda ed incredula.- ma mentre voi vi divertite a scommettere su quale sarà la reazione di Tom dimenticate che proprio da questo dipenderà la felicità di due persone.”

“tre persone.- lo corregge Hud.- non vi siete chiesti cosa potrebbe accadere se Tom non lo vuole questo bambino? Ve lo spiego io: Rose starebbe troppo male, i due si lascerebbero e il bambino che nascerà tra nove mesi non avrà un padre!” Hud urla ancora di più, ricalcando proprio quest’ultima parola.

Dawson, Harry e Susy se ne stanno immobili, ammutoliti.

“qui non siamo più al liceo quando si poteva scommettere chi poteva interrogare un professore. Ma voi siete rimasti con un’intelligenza adolescenziale a quanto pare.” la ragazza conclude, con la voce piegata dalla rabbia, dal pianto, dalla delusione e se ne va velocemente camminando verso un punto imprecisato della spiaggia, seguita a ruota da Michael, lasciando quei tre deficienti soli, a crogiolarsi nel loro malvagio cinismo.

 

 

La macchina si arresta lentamente davanti alla farmacia, parcheggiando con la sicurezza e padronanza propria del guidatore. Tom sorride leggermente, girandolo sguardo verso di lei.

“pronta?”

Rose rotea gli occhi e distoglie lo sguardo. Altro che pronta. Si sente morire, un nodo insopportabile allo stomaco, il fiato che non riesce a farsi venire ai polmoni, il cuore chiaramente tachicardico. Osserva qualche istante la sua immagine riflessa sullo specchietto. Gli occhi verdi ancora più lucidi di poco fa, lo sguardo terrorizzato. Istintivamente cerca la sua mano e la trova, a pochi centimetri dalla sua. “e se sono incinta?” sussurra la ragazza evitando di guardarlo negli occhi.

“il nome lo scelgo io.” Risponde il ragazzo con un sorriso divertito dipinto in volto.

La ragazza si gira verso di lui, un po’ scandalizzata. “Tom, è  un momento critico, ti sembra il modo di.. sdrammatizzare?”

“se è maschio mi piace Robbie..”

Rose sorride, amorevolmente. Dio, quanto lo ama. “scordatelo.” Sibila, scoppiando poi a ridere insieme al suo ragazzo. Tom le prende delicatamente il viso con una mano accarezzandole dolcemente la guancia e perdendosi nel verde smeraldo dei suoi occhi.

“ non avere paura.” Sussurra fissando qualche istante le sue labbra, belle, delicate eppure seducenti come mai ne aveva incontrate, in nessuna donna. Vede quelle labbra allungarsi in un sorriso più rilassato, più disteso, se possibile. Anche il sorriso è la cosa più bella che abbia mai visto.

Decisamente.

“e se non sono incinta?” riprende la ragazza. È strano pensarlo, ma ha paura anche in questo caso. Se è incinta inizia una vita completamente nuova per lei e Tom, completamente.

Ma se non è incinta? Tutto resterà così. Con una differenza: le rimarrà l’amarezza in bocca per quel qualcosa che avrebbe potuto cambiare tutto. Però, infondo, ne aveva tutto il tempo.

Tom la guarda, prendendo in seria considerazione le sue parole. E senza pensare, senza riflettere, seguendo quello che i romanzi rosa e le telenovela dicono sempre, ovvero ‘follow your heart’, dice, piuttosto tranquillamente. “se non sei incinta mi sposi.”

Rose non reagisce subito. Resta immobile, ammutolita.

Dopo, dopo molti secondi dopo ha il coraggio di balbettare, con un sorriso sorpreso dipinto in viso, un “cosa?” misto di sorpresa e di assoluta contezza.

Tom ride poi le bacia le labbra. Si distanzia e ripete, più lentamente. “mi sposi. Ti va?”

Rose scoppia letteralmente a ridere, senza, però, smettere di fissarlo. “andiamo a fare il test?” propone, cercando di utilizzare quel minimo di giudizio che, chissà, forse le è rimasto.

L’uomo la guarda con uno sguardo intrigato. “andiamo seniorita.”

Rose ride, poi esce agilmente dalla jaguar, seguita a ruota da Tom.

 

 

Michael osserva lentamente Hud, seduta sulla riva della spiaggia, a tracciare strani disegni sul bagnasciuga con il dito. Si avvicina lentamente, poi si siede accanto a lei, osservando quello che aveva scritto. C’è una grande e bella ‘H’ tutta ricamata con cornicette viarie , intrecciate con una stupenda ‘M’, unite da una ventina di cuoricini piccoli.

“mm.. cos’è arte contemporanea?” domanda, cercando di sdrammatizzare.

Hud sorride debolmente. “prova a prendermi in giro e vedi cosa ti succede.”

“ehi.- mormora il ragazzo, accarezzandole la folta chioma riccia.- sono io.. non devi per forza fare la persona dura.. puoi sfogarti con me..”

gli occhi castani della giovane si puntano sul suo ragazzo. “la verità è che..- si interrompe, deglutisce, con difficoltà.- non me lo sarei mai aspettato da loro..”

“lo so. E credimi, nemmeno io.”

La giovane cerca di nascondere la sua delusione, con scarsi risultati. Sente gli occhi riempirsi improvvisamente di lacrime. Lei.. li considerava loro amici. Chissà che avrebbe pensato Rose delle loro parole.. no, Rose non doveva sapere niente. Assolutamente niente.

Ci sarebbe rimasta troppo male. Così male che non li avrebbe voluti più vedere. E forse lo meritavano. Ma non Rose.

Lei adesso è fragile, emotiva, tende ad ampliare le emozioni. Lei sta vivendo un momento stupendo, bellissimo per ogni donna, non è giusto che le si rovini tutto con una notizia tanto brutta.

Cioè che i suoi ‘amici’ avevano scommesso sulla sua felicità.

“che schifo.” Commenta la giovane infine, non potendo fare a meno di sentirsi profondamente disgustata. “a volte credo di essere io quella sbagliata, sai?- dice, debolmente, senza volere in realtà una risposta.- mi chiedo se…”

“no, Hud.” La interrompe il riccio, fissandola intensamente negli occhi. “non sei tu. Non pensarlo nemmeno per un istante.. ehi.- la richiama vedendo che lei aveva distolto lo sguardo.- non sei sola. Anch’io la penso come te.”

Sul volto serio e triste della giovane si dipinge un timido sorriso. “grazie.”

Michael aggrotta la fronte. “grazie di cosa?”

La giovane sorride, arrossendo lievemente. “non lo so.- torna ad osservare la sabbia.- grazie di essere così, grazie di essermi vicino, grazie di essere il mio ragazzo.. grazie..”

Michael sorride, teneramente. La bacia, con passione, con sentimento facendola sentire bene, sicura, protetta, compresa, amata, come solo lui sapeva fare.

Quando si distanziano, molti secondi dopo, è proprio lui a mormorare, delicatamente. “ti amo, lo sai”

La ragazza si accoccola sulla sua spalla, chiudendo gli occhi. “ dimmi che ci sarai. Sempre.”

Michael l’abbraccia dolcemente. “sempre. Non credere di poterti liberare facilmente di me..”

La ragazza sorride. “ah lo spero.”

 

 

“un test di gravidanza?” ripete il farmacista, un po’ sorpreso che a chiederlo sia la parte maschile della coppia e non quella femminile. Rose infatti, la leonessa, Rose la roccia, Rose l’impavida, l’arrogante e la testarda.. non ce l’aveva fatta.

Debole e fragile si era arrestata di fronte alla farmacia con uno sguardo impaurito. Tom l’aveva portata dentro solo con la promessa che sarebbe stato lui a parlare al farmacista. Cose da pazzi.

Rose maledice mentalmente quel tonto del farmacista. Deve parlare così forte? Si sono girati tutti!!

“sì, è sordo?” ribatte la ragazza con un tono un po’ nervoso.

Il farmacista rimane interdetto qualche istante, poi tornaa  guardare Tom. Apre la bocca per dire qualcosa ma Rose lo anticipa. “sa quella specie di tubicino lungo, bianco, che si dà alle ragazze che forse sono incinta.. QUELLO!”

“Rose..” mormora Tom, con un sorriso piuttosto divertito. La giovane lo fulmina con lo sguardo come a dire. ‘non mi contraddire, se questo è scemo lo sveglio io!’

E difatti i ben noti metodi della nostra Rose sortiscono l’effetto desiderato.

Il farmacista corre immediatamente tra i suoi scompartimenti a cercare l’articolo richiesto dalla ragazza, sotto lo sguardo attento di tutta la farmacia, piena di vecchiette ultracuriose.

“tra poco esplodo.” Sussurra Rose, innervosita da tutta quella curiosità.

Tom le prende a mano. “mio figlio non è ancora nato e già gli vuoi far fare una figuraccia!”

“non sappiamo ancora se hai un figlio! E non lo sapremo mai se questa specie di carciofo ammoll..”

“ecco il test.” Il farmacista interrompe le loro frasi sussurrate.

Rose lo fissa leggermente attonita. Poi, lentamente, lo prende in mano. “grazie.” Sussurra.

Il momento della verità.

 

 

“è quasi mezzogiorno.” Sentenzia Dawson fumando beatamente la sua terza sigaretta. Si sente piuttosto nervoso, come lo sono tutti d’altronde. Il fatto della pseudo gravidanza di Rose e la bella lite con Hud. No, non è affatto una situazione gradevole.

“grazie.- ribatte Susy, acidamente.- non ce n’eravamo accorti.”

Dawson si gira verso la sorella. “zitella.” Mormora, senza un minimo accenno di scherzo nella voce.

Lo pensa.

È acida, nervosa e cattiva.

Ma a volte lo è anche lui.

Infondo oggi lo sono stati tutti.

“Hud e Michael?” chiede Harry con un tono piuttosto spento.

“dovremo andare a parlarci..” sussurra Dawson, piuttosto dispiaciuto, fissando gli altri due. “non mi sembra che…”

“io non vado da nessuna parte.” Esclama Harry, menefreghista. “se sono cretini che ci vuoi fare..”

“Dawson ha ragione.” Sussurra Susy abbassando lo sguardo.

Il ragazzo aggrotta la fronte. Questo dalla sorella non se lo sarebbe mai aspettato. Se l’immaginava, orgogliosa e altezzosa, schierarsi dalla parte del prepotente di turno, Harry.

E invece no.

E quasi quasi si pente di quello che ha pensato prima.

Sì, Susy è tante, tantissime cose ma non è cattiva. No, decisamente.

Le rivolge un sorriso tenero e propone, alzandosi. “dai, andiamo.” Susy lo segue con lo sguardo.

Gli sorride, poi si alza e lo segue, lentamente, osservati placidamente da un Harry troppo orgoglioso. Troppo prepotente ma infondo, infondo, infondo… buono anche lui.

Sbuffa, butta a terra la sigaretta e s’incammina, seguendo il duo.

 

 

 

La jaguar parcheggia di fronte alla spiaggetta esattamente un’ora dopo.

Il gruppetto, dopo una.. non tanto amichevole discussione circa la scommessa, si era rappacificato e ben presto si era riunito. Il sorriso era tornato sul volto di tutti, più o meno, perché anche se lo screzio era dimenticato.. o meglio, archiviato, la cosa che nessuno poteva scordare era la gravidanza di Rose. E quello che avrebbe fatto Tom. Quello che avrebbero fatto tutti.

A tutti il cuore manca un battito quando vedono l’auto parcheggiare proprio lì vicino.

In primis ad Hud che scatta in piedi con il panino al tonno ancora sospeso per aria a pochi centimetri dalla bocca. “oh mio Dio..” sussurra la giovane, accertandosi che si tratta proprio di loro due.

“Hud siediti per carità.” la ammonisce Susy. “o Rose capirà che noi sappiamo..”

La riccia annuisce lentamente poi si siede con il resto del gruppo.

Cala uno stranissimo tra di loro, un silenzio interrotto solo dai loro respiri, nemmeno dalle loro mandibole, perché , stranamente, si è stretto lo stomaco a tutti e quei panini che poco prima erano letteralmente divorati, adesso sembrano aver perso d’attrattiva.

Rose e Tom scendono dall’auto illuminati dal sole, belli come sempre, sorridenti, rilassati.

Per un istante, un piccolissimo istante, nella mente di Hud balena l’idea che forse Rose non gli ha detto niente. Ma subito quest’idea alquanto irrealistica viene accantonata.

Non appena nota che la ragazza ha pianto. Lo si vede benissimo, ha gli occhi un po’ gonfi, la matita che è leggermente colata, le guance arrossate.

Tutti sembrano notarlo, tutti trattengono il fiato e, in particolare Susy e Dawson si domandano come diavolo avevano fatto prima a scommettere su una cosa del genere.

Rose e Tom si avvicinano, mano nella mano. “ehi, si mangia, vedo..” esclama la ragazza, ridendo, apparendo come l’emblema stesso della tranquillità.

Harry, il più menefreghista, il più cinico, il più strafottente di tutti.. o semplicemente il più insicuro di tutti, scatta in piedi, non riuscendo più a sopportare la tensione e quel pesantissimo senso di ignoranza, di non-conoscere come sta la verità, non sapere cosa è successo e forse, cosa succederà.

“Rose..- inizia, con uno sguardo piuttosto teso. Dà un leggero sguardo al resto del gruppo, come a chiedere ‘scusa’, poi sputa il rospo.- sei incinta?”

La ragazza ci rimane di sasso qualche istante, poi capisce.

Ma non si arrabbia, anzi. Lancia un sorriso tranquillo alla sua migliore amica, facendole capire che non ce l’ha affatto con lei, anche se ha rivelato il suo segreto.

Anzi.

Le ha risparmiato un imbarazzante e lungo discorso introduttivo.

I due giovani si lanciano un veloce sguardo poi è Rose a parlare, lentamente ben conscia che tutti,in questo momento,  pendono dalle sue labbra. “no.”

Il resto del gruppo si lancia uno sguardo desolato. “come no?” scatta Susy, incredula.

Tom scoppia a ridere, abbracciando la sua ragazza per la vita. “no.” Continua.

“non è possibile!!- esclama Hud, la più incredula di tutti.- tu.. la nausea.. il ciclo…”

Rose le sorride, teneramente. “non potevo credermi nemmeno così dopo aver fatto il test sono andata da un dottore. Mi ha detto che ho un virus intestinale piuttosto forte e che la mancanza del ciclo è dovuta al fatto che sono andata giù di fisico, a causa del virus che non mi sono curata... è per questo che rimettevo spesso.. insomma è tutto collegato ma al virus. Mi ha dato delle medicine.”

Attimi di silenzio. Interminabili.

È ancora Rose ad interrompere la tensione. “buffo,no?- esclama con un sorriso sincero.- invece di un bambino ho un virus.”

“è che.. ci eravamo abituati all’idea di avere un nipotino…- prende parola Dawson con uno sguardo un po’ dispiaciuto.- magari bello come la mamma..”

“e come il papà.” Si intromette Susy con uno sguardo malizioso.

“e va beh, furbastro, te la sei cavata anche questa volta!” sdrammatizza Michael, dando una sonora botta sulle spalle al suo migliore amico.

Questo scatena una bella risata liberatoria ma tutti sembrano ammutolire quando Tom risponde, tra le risa. “ah non direi proprio.”

Hud aggrotta la fronte ma non ci fa caso, piuttosto prende Rose un po’ in disparte.

“scusami.” Sussurra, abbassando lo sguardo. “non avrei dovuto.”

“ehi, tutto ok, va bene? Non voglio musi lunghi sono troppo felice in questo momento!” le risponde la ragazza, euforica. Hud si ombra leggermente. Possibile che Rose sia così sollevata per il fatto che non è incinta? Non è da lei..

“e adesso??” domanda Harry, così, tanto per dire, riferendosi più che altro alla situazione del gruppo che a quella di Tom e Rose.

I due ragazzi si scambiano uno sguardo complice, poi è proprio Tom ad esclamare, con una naturalezza a dir poco disarmante.

“adesso la sposo.”

 

 

 

 

Fine ventinovesimo capitolo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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