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Autore: Mala Mela    28/03/2012    11 recensioni
Flynn, in cuor suo, non poté non preoccuparsi per come la situazione si stava evolvendo. Forse aiutare quella ragazzina non era stata una delle sue idee più brillanti, questo doveva ammetterlo, però -in un primo momento, sia ben chiaro- lei gli era sembrata così... innocua.
(Ora tra i suoi numerosi difetti poteva annoverare anche l'incapacità di resistere a due languidi occhioni verdi e a un nasino a punta).
E poi... e poi si era ritrovato nuovamente in balia di quei lunghissimi capelli biondi, legato come un salame e saldamente immobilizzato contro una quercia nel bel mezzo del bosco, mentre la ruvida corteccia dell'albero gli graffiava la schiena ad ogni tentativo di movimento.
Nella sua vita Flynn si era già trovato in contesti, come dire, particolari, ma quello li superava tutti di gran lunga.
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Viva





Flynn, in cuor suo, non poté non preoccuparsi per come la situazione si stava evolvendo. Forse aiutare quella ragazzina non era stata una delle sue idee più brillanti, questo doveva ammetterlo, però -in un primo momento, sia ben chiaro- lei gli era sembrata così... innocua.

(Ora tra i suoi numerosi difetti poteva annoverare anche l'incapacità di resistere a due languidi occhioni verdi e a un nasino a punta).

E poi... e poi si era ritrovato nuovamente in balia di quei lunghissimi capelli biondi, legato come un salame e saldamente immobilizzato contro una quercia nel bel mezzo del bosco, mentre la ruvida corteccia dell'albero gli graffiava la schiena ad ogni tentativo di movimento.

Nella sua vita Flynn si era già trovato in contesti, come dire, particolari, ma quello li superava tutti di gran lunga.

Ehm... non è che potresti slegarmi?” chiese allora, cercando di sembrare calmo nonostante qualche goccia di sudore gli imperlasse già la fronte. “Sai, mi risulterebbe piuttosto complicato portarti a vedere le luci fluttuanti in queste condizioni.”

Rapunzel, ferma di fronte, alzò un sopracciglio genuinamente sorpresa.

Ma se non sai nemmeno cosa voglio farti!” esclamò, come se legare la gente fosse una delle cose più normali al mondo. Flynn si concesse una risata nervosa.

Ah, vuoi perfino... farmi qualcosa” mormorò, ormai pronto al peggio. Forse aveva appena permesso la fuga di una pazza criminale, forse ora l'avrebbe ucciso e lasciato il suo corpo alla mercé di ogni animale selvaggio si aggirasse da quelle parti.

Sai” continuò lei, senza distogliere quelle pozze verdi da lui “E' strano, non ho mai visto un uomo in vita mia. Cioè, sì, ne ho visti molti sui libri regalatimi da mia Madre, ma tu... beh, sei il primo che vedo in carne e ossa.”

Poi, senza aggiungere altro, gli si avvicinò e, alzandosi sulle punte, posò le proprie labbra su quelle di lui. Flynn rimase immobile, sempre più perplesso.

Almeno non mi vuole uccidere! Pensò.

Dopo qualche attimo Rapunzel si allontanò, studiandolo con occhio critico.

E poi?” gli chiese, portando le piccole mani ai fianchi con fare esigente.

E poi cosa?” domandò lui, stranito e allo stesso tempo divertito dalla surrealtà della situazione.

Cosa dovrebbe succedere? Nei libri finisce sempre tutto a questo punto, i protagonisti si baciano e vivono per sempre felici e contenti” spiegò confusa. “Non che io voglia vivere per sempre felice e contenta con te” precisò imbarazzata “Ma... è come se mi sfuggisse un particolare passaggio, capisci?”

Potremmo fare un patto” suggerì Flynn, sfoderando il suo sguardo di conquista – che, comunque, si era già rivelato inefficace. “Se tu mi sleghi, io potrei, come dire, mostrarti il passaggio successivo. Ho bisogno della tua cooperazione, sai?”.

Rapunzel lo squadrò dubbiosa: si era già fidata di lui in precedenza, forse poteva farlo ancora. Lentamente sciolse i nodi che lo legavano al tronco della quercia, lasciandolo finalmente libero di muoversi e respirare a pieni polmoni.

Allora, da dove si comincia?” lo incalzò, portandosi sempre più vicina a lui.

Prima... insomma, prima andava bene, non era male. Devi solo aprire di più le labbra e non immobilizzare la gente contro gli alberi.”

Oh. A me sembrava una cosa carina.”

Beh, se la mettiamo così...”

Flynn prese tra le mani i polsi della ragazza, li sollevò e poi li legò saldamente con i lunghissimi capelli di lei.

S-sei sicuro che si faccia così?”

Certo” le sorrise “stai tranquilla.”

Ma così non riesco a muovermi!”

Insomma ragazzina, chi è qui l'esperto?”
Rapunzel si morse il labbro inferiore; dopotutto era stata lei a chiederglielo. Cercò di soffocare un fremito di inquietudine quando lui la spinse contro l'albero, assicurandola al tronco come prima lei aveva fatto con lui. Tutto ciò era alquanto strano, ma, dopotutto, nulla le era parso normale da quando aveva lasciato la torre.

Le labbra di Flynn la colsero di sorpresa, catturando le sue con più veemenza di quanto si aspettasse. La ragazza spalancò gli occhi quando sentì la lingua di lui insinuarsi nella sua bocca e sfiorarle il palato. Arrossì istintivamente: nulla del genere era accennato nei libri che madre Gothel le portava in regalo.

Nel frattempo le mani di Flynn erano occupate, mentre una le accarezzava il fianco destro, ancora coperto dalla leggera stoffa dell'abito, l'altra cercava con successo di slacciarle il corpetto, scoprendo i seni ancora acerbi. Rapunzel sospirò rumorosamente quando lui cominciò a baciarle il collo, per poi scendere lungo la clavicola, arrivando fino al petto.

Flynn si fermò un istante, solo per osservarla. Il volto arrossato -dal piacere o dall'imbarazzo?-, le mani legate sopra la testa, la parte superiore dell'abito completamente slacciata, la vita adesa alla quercia e stretta da quelle corde improvvisate; tutto in lei non faceva che accrescere la sua eccitazione.

N-non mi aspettavo f-fosse così” mugolò Rapunzel quando lui le si avvicinò nuovamente. Flynn le chiuse la bocca con un altro bacio, più profondo e violento del primo: non voleva lasciarla parlare, non voleva che gli chiedesse di fermasi.

Con urgenza fece scorrere le mani lungo in fianchi della ragazza, cominciando poi a sollevarle la gonna per sfiorare quelle gambe magre e bianche.

Aprile” le sussurrò, nascondendo il viso nell'incavo del collo della giovane “apri le gambe.”

Rapunzel seguì d'istinto il consiglio, lasciando che l'uomo gliele divaricasse ulteriormente.

...e adesso?” chiese lei, con la voce ridotta ad un sussurro. Sentiva qualcosa premerle contro il basso ventre, uno strano formicolio pervaderle il corpo e, nonostante tutto ciò, non aveva la più pallida idea di ciò che sarebbe successo.

Quando lui la penetrò, ebbe un sussulto. Non era per nulla come se l'era immaginato -anche se, ad onor del vero, non si era mai immaginata granché-, faceva male, in modo strano però. Rapunzel socchiuse gli occhi e cercò di regolarizzare il proprio respiro.

Alla fine era proprio come la vita al di fuori della torre, lontano da sua madre. Dolorosa ed elettrizzante al tempo stesso, talmente nuova e inaspettata da farla sentire finalmente viva.











(Scritta mesi fa per il p0rn fest, scusate se ho ucciso la vostra infanzia.)

   
 
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