DIARIO di ROSE DEWITT BUKATER
10 APRILE 1912, TITANIC.
Ore 4.00 del mattino.
Questa giornata è senza fine. Sono stanca morta ma non riesco a dormire, specialmente dopo la visita di poco fa di Cal. Una cosa positiva sul suo conto: ha notato che sono malinconica. Come cerca di alleviare questa malinconia? Mostrandomi il suo regalo per il nostro fidanzamento. Una collana con diamante di 56 carati “per essere esatti”. Lo indossò Luigi XVI. E lo chiamarono "Le Coeur de la Mer”, il cuore dell’oceano.Ricordo ancora le sue parole una volta che mi ha messo al collo il Cuore dell’Oceano: “E’ da reali. E noi siamo reali, Rose. Sai, non c'è nulla che io non possa darti. Non c'è nulla che io ti negherei, se tu non negassi me. Aprimi il tuo cuore, Rose.”
Come posso aprirti il mio cuore, Cal, se siamo così diversi? A me non me ne frega nulla di ciò che hai da offrirmi… non è ciò di cui ho bisogno…
Ora vado a dormire… spero! Domani mattina mi voglio svegliare a un’ora decente per ringraziare Jack Dawson per avermi salvata. Sì.
R.D.B.