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Autore: telesette    01/04/2012    1 recensioni
Quando lo vedo così, tra le braccia di una sciacquetta o con le labbra vicine alle sue, avrei voglia di strozzarlo; ma non dovrebbe importarmene, invece sento come se qualcosa mi bruciasse dentro; e allora è come se lo stomaco mi si contorcesse tutto, facendomi un gran male...
Genere: Comico, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jessica, non sarai gelosa?

Testo di: telesette
Immagine di: ~Dali-chan510 su deviantART

Che rabbia!
Ogni volta che quel tronfio damerino dai capelli flosci si perdeva dietro a qualche bella fanciulla, sfoderando il suo fascino irresistibile di playboy da strapazzo, Jessica sentiva di provare una collera indescrivibile.
Era odioso!
Era un viscido ed insopportabile donnaiolo, con una faccia da schiaffi come pochi altri al mondo, ciononostante le donne sembravano trovarlo semplicemente irresistibile.
Stupide oche senza cervello che non siete altro!
Possibile che io sia l'unica a vedere quel templare da strapazzo per ciò che è realmente?
Quando siamo in viaggio, non fa che tormentarmi con le sue sdolcinate moìne ( illuso! ); e quando ci fermiamo per sostare in una città o un villaggio, basta che il suo occhio si posi su qualche giovane fanciulla ingenua... E quell'imbecille comincia subito a spolverare il suo repertorio di frasi poetiche.
Farabutto!
E la cosa peggiore è che, nella maggior parte dei casi, quelle poverette ci cascano completamente.
Possibile che tante donne siano talmente ingenue da abboccare all'amo di un simile mascalzone?
Io non mi capacito...

- Se la Dea Onnipotente fosse qui adesso, sarei cieco dinanzi al suo splendore - esclama il dongiovanni, lisciando la mano dell'ennesima preda ignara. - Ma se la luce dei tuoi occhi si posasse sui miei, rischiarerebbe certo le tenebre del mio cuore!

Che razza di ipòcrita!
Gli avrò sentito usare questa frase non so quante volte ( certo una per ogni ragazza incrociata lungo la strada ), eppure mi stupisco sempre della sua faccia tosta o della sua incredibile nonchalance. Se non fossi una signorina di buona famiglia, saprei ben io come raddrizzarlo a dovere.
Ancora una volta la scena si ripete: lei arrossisce, lui le sorride, lei comincia a balbettare, lui le sussurra le sue idiozìe... Eh no, adesso basta, sta esagerando!

- Posso avere l'onore di scortarla alla sua dimora, mia dolce e soave fanciulla?
- Lei... Lei è molto gentile ma...
- E lei è veramente splendida, leggiadra e delicata come un petalo di rosa in estate!
- Ma lei è un poeta - mormora la ragazza, arrossendo vistosamente.
- Sono chiunque lei voglia che sia - sussurra il templare, fissando i suoi occhi magnetici in quelli di lei. - E se un nome può servire a dissipare ogni sua perplessità, può chiamarmi semplicemente...
- ANGELO !!!

Non riesco a trattenermi, furibonda come sono.
Entrambi si voltano a guardarmi, preoccupati dalle fiamme che mi escono dagli occhi, ma si guardano assai bene dal dire qualcosa. Quella stupida gallina ha abbastanza cervello per capire che deve cambiare aria, e difatti si allontana immediatamente, ma la questione tra me e quel bellimbusto è ancora da sistemare...

- Stammi bene a sentire tu, razza di delinquente travestito da religioso!
- Jessica, luce dei miei occhi, anche per me è una bellissima giornata... Se poi mettiamo il fatto che tu sei qui, ogni giornata non può che essere splendida!
- La vuoi finire con queste scemenze, una buona volta ?!?

E' insopportabile, riuscirebbe a farmi arrabbiare anche stando zitto.
Non lo sopporto, non lo sopporto proprio, lo detesto!
Quella sua aria di sufficienza, quei suoi modi puerili per corteggiare ogni donna che gli si para davanti, e soprattutto la sua grande e monumentale faccia tosta...

- Ohibò - mormora Angelo, fingendosi perplesso. - Che cosa può aver mai fatto il mio povero cuore per turbare quel tuo dolce visino così sensibile?
- Attento - sussurro io tra i denti, evocando la fiamma di un incantesimo con l'indice. - Se non la pianti con queste cretinate, ti faccio assaggiare un Globoflamma in tensione!
- Va bene, va bene - si affretta lui a rispondere, mettendo le mani avanti a mo' di scusa. - Non c'è bisogno di arrabbiarsi così...
- Sei tu che mi fai infuriare - grido io, incapace di trattenermi. - Non sopporto la tua arroganza, non sopporto la tua ridicola faccia da bellimbusto, e soprattutto non sopporto di vederti snocciolare frasi poetiche a tutte le smorfiose che ci sono in giro!
- Senti, senti - osserva lui, con un sorriso malizioso. - E per quale motivo, di grazia, quest'ultima cosa dovrebbe darti tanto fastidio... Dal momento che dici di non sopportarmi assolutamente!
- Beh, ecco, io...

Povera me, e adesso che gli rispondo?
Non avevo considerato questo aspetto. A rigor di logica, in effetti, non dovrebbe importarmi nulla di lui, e allora perché mi fa tanto arrabbiare il pensiero di vederlo amoreggiare con tutte le ragazze che incontra?
Non riesco proprio a spiegarmelo.
Quando lo vedo così, tra le braccia di una sciacquetta o con le labbra vicine alle sue, avrei voglia di strozzarlo; ma non dovrebbe importarmene, invece sento come se qualcosa mi bruciasse dentro; e allora è come se lo stomaco mi si contorcesse tutto, facendomi un gran male...
All'improvviso mi mancano le parole, è la prima volta che qualcuno riesce a farmi tacere così.
Senza smettere di sorridere, Angelo si fa avanti e, cingendomi appena per le spalle, mi rivolge una delle sue occhiatine sarcastiche e sicure di sé.

- Di' un po', Jessica - esclama lui tranquillo. - Non sarai mica gelosa, per caso?

FINE

Angolo dell'Autore:
Dedicata a 
Gennaro Cammarota, con tanti e sinceri auguri
^__^ Buon compleanno, amico mio!

DADO

   
 
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