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Autore: Learning    03/04/2012    2 recensioni
"Dio ci ha donato la memoria, così possiamo avere le rose anche a dicembre." James Matthew Barrie, lontano 1900. Nessuno scrisse mai quello che successe dopo. E' tempo che vi sia raccontato.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I. «Sto arrivando, Uncino ! »


I fiori di pesco giacevano ancora giovani e lucenti sul tappeto di foglie della radura principale, il covo dei Bimbi Sperduti. La piccola cascata della Valle scorreva e produceva un leggero ticchettio che ricordava l'azzurro delicato dell'acqua. Gli riapparvero tutto ad un tratto l'intensità dei suoi occhi, il loro colore sbocciò e dipinse il cielo di una nuova giornata.

A Peter mancava.

Gli mancavano i suoi scherzi, i suoi insegnamenti, le sue buone maniere. Il suo dolce profumo di lavanda, le sue labbra rosse come il sangue e i suoi occhi color del mare. Gli mancavano le sue storie appassionanti, e il modo in cui lei le raccontava tendendo la mano verso di lui ad indicare l'uncino, o storcendo il naso per assomigliare di più ad un qualsiasi pirata di cui si narravano le gesta. Gli mancavano i litigi, le risate, i momenti di silenzio. I fratellini rompiscatole, la vestaglia bianco latte, l'incantevole voce.

A Peter mancava Wendy, la ragazza di cui si era innamorato, lui, quello che non voleva crescere. Perché se n'era tornata a casa? Perché preferiva gli altri a lui?

Queste domande avevano risposte che, in un primo momento, Peter rinunciò di comprendere. Poi, col passare del tempo, si calmò, ma non scordava più la figura della bambina incontrata tanti anni fa.

Erano passati sì e no una decina d'anni, forse quindici, e lui si sentiva sveglio questa mattina come le altre, attivo e scattante quasi gli avessero donato ieri un paio di gambe nuove di zecca. Da tempo aveva abbandonato l'idea di tornare a Londra, non faceva per lui. Era troppo orgoglioso, e poi il posto di Wendy era lì, mentre il suo era qui. Sull'isola. Sull'isola che non c'è.

«Sveglia, ragazzi!»

Ancora una volta, nessuno dei Bimbi Sperduti voleva alzarsi dal letto. Solo Jack, anche detto Alberocchio per il suo vizio di correre sull'albero più alto del rifugio e guardare l'orizzonte, di otto anni, alto uno sputo ma tanto sveglio quanto veloce nella corsa, era volato fuori e in un batter d'occhio aveva raggiunto Peter, che urlava agli altri di fare presto. Peter non aveva mai urlato tanto come quella mattina; di solito si limitava a fare un fischio a tutti e poi li lasciava poltrire fino a quando avessero avuto voglia di sgranchirsi le gambe. Insomma, lui era Peter Pan, il ragazzo che non voleva crescere, non una baby-sitter!

Ma, nonostante l'apparente seccatura, questa attenzione confortava tutti i Bimbi Sperduti. Dopo che Wendy se n'era andata, a ognuno di loro mancava qualcosa. Qualcosa di importante. Solo che non ci facevano tanto caso perchè erano sempre impegnati con il Capitano.

Appunto, il Capitano.

«Peter, guarda là!» Jack saltò sull'albero più alto del loro rifugio, e, sporgendosi un po', con il suo fidato cannocchiale scorse quella che poi scoprì essere una nave. Una nave piuttosto familiare.

A Peter s'illuminarono gli occhi; le mani cominciarono a fremere.

«Sto arrivando, Uncino!»

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Ecco, mi presento così.
Il mio nome non ha importanza, ma mi piace scrivere e questo vi dovrebbe bastare.
E' la mia prima long (o almeno, spero di aver voglia di scrivere gli altri capitoli), e desidererei sapere se vi piace o no.
Ha un po' il carattere di una storia per bambini, perchè i miei capitoli su Peter Pan non saranno mai troppo lunghi, ma hanno l'intento di essere leggeri, avventurosi ma sereni per tutti coloro che leggono. O almeno questo è quello che ho in mente. Ci sto riuscendo? Come vi sembra la storia?
Grazie in anticipo per le critiche e compagnia bella.
Spero di non esservi sembrata la solita lagna (si scrive così?),

Learning .

 

  
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