La
festa per il diploma è sempre un evento speciale per gli adolescenti! Essa
segna la fine dei cinque lunghissimi anni del liceo e l’inizio di una nuova
vita. Ogni 19enne presente nel locale ora non doveva più pensare a studiare, a
ripassare o a fare i compiti; l’unica preoccupazione era la scelta del college,
ma quella sarebbe venuta in seguito… ora bisognava solo divertirsi!
E
proprio questo stavano facendo tutti quei ragazzi quella sera: si divertivano.
Tutti
tranne una. Tra la moltitudine di gente intenta a ballare si intravedeva una
figura femminile seduta ad uno dei tavolini che circondavano la pista. I lungi
capelli color cannella le ricadevano lisci sulle spalle, incorniciando un viso
non troppo marcato dal trucco. Indossava un vestito nero molto semplice, eppure
molto accattivante: stretto sopra, a valorizzare il petto, e sfrangiato sotto.
Le gambe della ragazza, strette in un paio di stivali di velluto nero, facevano
capolino attraverso la gonna del vestito, attirando qualche sguardo curioso da
parte dei ragazzi che le stavano più vicino. L’effetto totale era molto
seducente, soprattutto per gli intensi occhi verdi della ragazza, che
spiccavano molto in quel mare di nero che aveva indosso.
Susan
non riusciva proprio a divertirsi. In genere era un tipo che amava le feste,
ballava e rideva sempre, eppure… c’era qualcosa che la disturbava dentro. La
causa di questo era il suo migliore amico, Eric.
Susan
ed Eric si conoscevano fin da quando erano piccoli ed erano cresciuti insieme.
In Susan però era cresciuta anche un’altra cosa nel corso degli anni: l’amore
per il suo amico. Ovviamente a lui non aveva mai detto niente per paura di
rovinare l’amicizia, e poi era quasi sicura di non interessargli dal punto di
vista romantico; lei non era proprio il suo genere. Infatti, siccome era un
ragazzo molto bello e popolare a scuola, Eric attirava a sé quel genere di
ragazze tutto trucco e tacchi alti, mentre Susan era più un tipo tranquillo,
posato, sempre in jeans, ma comunque molto dolce e simpatica. Era proprio per
queste qualità che Eric le voleva molto bene, anche se Susan era convinta che
tutto il suo interesse per lei non andava oltre quello.
Quella
sera Eric si era da poco lasciato con Vanessa, la sua ragazza, e aveva chiesto
a Susan di andare al ballo con lui, visto che non se la sentiva di chiederlo ad
una ragazza che non conosceva. La ragazza era a dir poco al settimo cielo e si
era aspettata di passare la più bella serata della sua vita. Purtroppo però non
fu così. Seduta al suo tavolino, Susan aveva ancora nella mente le immagini che
poco prima avevano distrutto il suo
sogno.
Eric
era entrato nella sala splendido come sempre: indossava giacca, pantaloni e
camicia neri senza una cravatta e si era pettinato i capelli biondi in modo che
la frangia gli ricadesse sugli occhi, senza però nascondere il loro celeste
acquarello. Si era diretto con passo deciso verso di lei e con un aria
imbarazzata le aveva detto che c’era stato un cambio di programma. Non fece in
tempo a spiegare cosa fosse successo che fece la sua comparsa Vanessa,
esagerata come al solito nella sua minigonna nera coordinata alle decolteé, che
se lo portò via. Non c’era bisogno di parole per spiegare, era chiarissimo che
quei due erano tornati insieme. Da quel momento in poi Susan si era chiusa in
se stessa e aveva rifiutato diversi inviti a ballare. Ogni tanto lanciava degli
sguardi ad Eric di sottecchi, ma vederlo ballare tutti appiccicati con la sua
ragazza la faceva solo stare peggio. Così rimase ferma al suo posto con un aria
triste e sconsolata, accennando un leggero sorriso solo quando Emily, la sua
migliore amica, si sedette vicino a lei per consolarla.
Il
dj stava suonando Hyps don’t lie di Shakira e Eric e Vanessa sembravano molto
affiatati. In verità, tra una mossa e l’altra, c’era una discussione in corso
fra i due.
Eric
voleva andare fuori per stare un po’ da solo con lei, ma Vanessa voleva
continuare a ballare:
-
Siamo
venuti per questo no?- diceva
-
Bè,
si anche! Ma soprattutto siamo venuti per stare insieme! Perché non andiamo un
po’ via di qua, così possiamo parlare!-
-
E
che mi devi dire di così importante?- rispose lei vaga
-
Non
lo so, ci siamo rimessi insieme stamattina dopo una litigata tremenda, non
credi che dovremmo parlare insieme del perché è successo?-
-
Senti,
ora non mi va…- Vanessa sembrava schiva- siamo tornati insieme no? Questo
conta..-
-
Si
ma…Mi vuoi guardare mentre ti parlo!- esplose Eric
Infatti
durante tutta la conversazione Vanessa non aveva fatto altro che guardare a
sinistra verso…
-
Non
credi che dovresti guardare me invece di Jeff Donald!?!- Eric cominciava ad
insospettirsi
-
Uffa!
Zitto e balla!-
-
No
ora stai zitta tu e mi ascolti! Ho capito cosa hai fatto! Mi hai chiesto di
rimettermi con te solo perché non hai avuto l’invito da quell’atleta da
strapazzo e speri che vedendoti ballare con me lui si ingelosisca! Ma hai fatto
male i tuoi conti!- Si girò per andarsene ma Vanessa tentò di fermarlo:
-
Dai
ti prego non fare così! Se non era per me saresti dovuto venire da solo!-
-
Non
è vero, avevo chiesto a Susan di accompagnarmi!-
-
Buona
quella….- commentò lei
-
Ora
basta! È già tanto che non ho fatto una scenata per come mi hai trattato, ma se
dici solo un’altra parola su Susan giuro che ti farò fare la più grande
figuraccia della tua vita!-
Vanessa
rimase in silenzio, così Eric si girò e si diresse verso il tavolo di Susan per
andare a chiederle scusa. Tuttavia, la ragazza non era più lì. In un primo
momento Eric pensò che se ne fosse andata, ma poi arrivò Emily e gli spiegò
tutto:
-
Ciao
Eric! Se cerchi Susan è là sulla pista! Era così giù di morale che l’ho
convinta a ballare un po’ con un tipo che la fissava da venti minuti,
altrimenti penso che avrebbe tentato il suicidio!- quest’ultima frase la disse
con un po’ di ironia
-
Come
mai era così triste? È per colpa mia?-
-
Bè
ecco… un po’ si ma…- Emily era al corrente del segreto di Susan ma non poteva
certo rivelarlo al diretto interessato! Perciò inventò una balla- …
maggiormente è perché… ehm… ha le sue cose!-
Con
una risatina isterica Emily lo lasciò da solo, per paura di sparare altre
cavolate. Eric si guardò intorno e finalmente vide Susan e il ragazzo con cui
ballava. Era un bel tipo, ma non lo aveva mai visto prima. Si sedette dove poco
prima aveva messo le radici Susan e si scoprì incapace di togliere lo sguardo
da quei due. C’era qualcosa che gli dava fastidio… ma cosa? Certo, era strano
vedere Susan ballare così sfacciatamente con un ragazzo(non era proprio il
tipo!), eppure non era quello.
Per
la prima volta in quella sera, Eric osservò attentamente Susan, in cerca della
causa del suo malessere interiore. Trovava che il vestito le donava veramente
tantissimo, e che metteva nel giusto risalto la sua figura. Era diventata
davvero una bella ragazza. Sembrava incredibile, ma essere cresciuto accanto a
lei gli aveva completamente impedito di osservare ogni suo cambiamento, di
notare quanto ogni sua piccola parte si fosse migliorata, fino a diventare
quasi perfetta. Gli sembrava quasi di starla guardando veramente per la prima
volta… e la cosa gli piaceva molto. Eric si rese conto che il suo problema non
era lei, ma il suo compagno. Quel tipo le stava davvero troppo vicino e non
doveva di certo avere buone intenzioni con lei. Stando all’erta, il ragazzo
continuò a seguire i due con lo sguardo…
La
musica andava e, più per distrarsi che per vero interesse, Susan non si
staccava da Jason(così si chiamava il tipo). Lui si avvicinava sempre di più e
lei non faceva niente per respingerlo. Infatti, stava pensando che forse
frequentare un po’ Jason probabilmente l’avrebbe distratta da Eric. La mano di
Jason si appoggiò sulla sua vita e molto lentamente cominciò a scendere verso
il sedere della ragazza.
In
men che non si dica, senza neanche sapere cosa stesse facendo, Eric si alzò
dalla sedia, si diresse verso la coppia e, facendo finta di niente, si mise a
ballare proprio vicino a loro. Era stata una reazione improvvisa,
incontrollata… ma inevitabile: quel tipo non si doveva azzardare a toccarla.
Era arrivato il momento di riprendersi Susan. Sempre senza farsi notare, Eric
cercò di infilarsi tra i due, ma Jason lo notò:
-
Ehi
bello! La bellezza qui è mia!-
-
Oh
davvero?! Perché non vai a farti un giro? Ora ci devo ballare io!-
-
Ehi
senti un po’ tu, ma chi ti credi…-
-
Ok
basta così!- Si intromise Susan- Non c’è bisogno che litighiate, non mi va più
di ballare…- la ragazza abbassò lo sguardo e fece per tornare al suo posto.
-
Oh
fate come vi pare…- disse Jason, e se ne andò.
Eric
invece prese Susan per la mano e la fermò:
-
Aspetta!
Dove vai?-
-
Al
tavolo…-
-
Non
vuoi ballare con me?- disse lui speranzoso
-
Io…
ecco…- Susan ci pensò un po’ su, poi disse- e Vanessa?-
-
Preferiva
un altro… così l’ho lasciata stare….Allora balli?-
-
Se
proprio ci tieni-
-
Si-
disse lui deciso
La
prese per mano e la riportò sulla pista. Stavano per cominciare a ballare
quando la musica cambiò. Tutte intorno a loro le coppiette cominciarono ad
abbracciarsi e a ballare il bellissimo lento Open your eyes.
Anche
se con un po’ di imbarazzo, Eric avvicinò Susan a se e cominciarono a ballare.
Le parole della canzone gli attraversavano la mente
You’ve been searching the
world to find true love
Looking in all
the wrong places
When all of the
time you’ve been blind to love
It’s plain as a
nose on your faces
Non era possibile... Sentiva quel testo come suo e non riusciva a non pensare che a Susan in quel momento. La canzone sembrava scritta per lui
It’s here It’s now
Open your eyes
and see it
Right here Right
now
Open your eyes
to love
Susan non riusciva a credere di essere veramente lì in quel momento. Eric la stava stringendo a se in una maniera dolcissima e la canzone che stava ascoltando era proprio quella che lei aveva imparato ad associare a lui. Molte volte aveva pensato di fargliela ascoltare, e le sembrava incredibile che stesse succedendo proprio quella sera.
You’ve been down on
yourself thinking something is wrong
Wonder why love
has never find you
Don’t you know
it’s been right here all along
If only you look
around you
-
Susan..-
-
Si..?-
-
Mi
dispiace di averti ferita stasera...- Eric stava appena sussurrando, ma lei lo
sentiva benissimo
-
Non
fa niente… ci sono abituata…- Susan parlò con appena un velo di malinconia
-
Bè
non è giusto… non te lo meriti…-
Love has been right by
your side
So close that
you couldn’t see
If love could
speak
It will shout to
the sky
I’ve always been
here
I always will be
Susan appoggiò la testa sulle spalle del ragazzo e chiuse delicatamente gli occhi. Era fantastico stare abbracciata ad Eric, con la musica sotto, senza pensare a niente.
Eric
si sentiva stranamente leggero. Sentire Susan accanto a se, stringerla, era
così bello che non voleva finisse mai.
Open your eyes eyes to
love
Open your mind to love
Open your heart
to love
E poi tutto fu chiaro… la canzone diceva la verità. Tutto quel tempo Susan era stata lì accanto a lui e lo aveva amato, mentre lui non faceva altro che rincorrere quelle quattro sgallettate che gli giravano intorno. Ma ora Eric si rese conto che quello che voleva veramente non erano loro, bensì lei. Voleva starle vicino ogni momento della giornata, non lasciarla andare mai, e lasciarsi cullare dall’infinito mare di dolcezza che Susan aveva dentro di se. Ora, aveva aperto gli occhi.
Senza
bisogno di dirle niente, Eric appoggiò la sua testa a quella della ragazza,
strusciandola piano sui capelli di lei. Ancora con gli occhi chiusi, Susan
assecondò il movimento del biondino, finché i loro volti non si ritrovarono uno
di fronte all’altro. Socchiudendo leggermente gli occhi, Susan si accorse che
Eric la stava fissando in maniera strana:
-
Eric…-
gli sussurrò
-
Non
dire niente…-
E
non parlarono più. Avvicinandosi leggermente a lei, temendo di essere respinto,
Eric accostò le sue labbra a quelle della ragazza e attese. Dopo attimi di
esitazione, Susan schiuse le sue labbra e insieme volarono in un mondo dove non
esisteva nient’altro che loro due.