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Autore: Giulia23    06/04/2012    0 recensioni
Apocalisse, angeli, profezie, segreti inviolabili e un amore messo costantemente alla prova, non solo dal fato ma dai loro stessi cuori.
Un altro crossover sulla mia coppia preferita di sempre. Ci saranno davvero molti colpi di scena, è un racconto studiato per lasciarvi a bocca aperta ma per fare questo avrà una lunga durata. Spero che vi piaccia!!
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Famiglia Winchester
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quinta stagione
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< Benvenuti al Bronze!>
Buffy aprì la porta del locale con tutta l’energia che sentiva scorrere nelle vene. Il viaggio in macchina era stato interessante. Le piaceva assistere allo scambio di battute di quegli affascinanti ragazzi così diversi tra loro eppure così simili. Si poteva capire che erano fratelli anche da miglia di distanza, non per il loro aspetto fisico ma per come si comportavano quando erano insieme,  in un certo senso erano come collegati. Doveva ammetterlo, quei due ragazzi le piacevano.
< Wow, squallido e piccolo ma niente topi … accettabile.> Disse Dean spintonando via il fratello che stava per entrare per primo. Sam stava per fare una contromossa, ma Dean lo ammonì con l’indice alzato e con la sua solita espressione tronfia.< Ah ah Sam, siamo in un luogo pubblico, vedi di comportarti per bene.>
< Ti ucciderò!> Sbottò il più piccolo dei Winchester.
< Promesse, promesse.>
< Venite, vi offro da bere.> Buffy afferrò sovrappensiero la mano di Dean per guidarlo attraverso la folla.
Quello stupido contatto fece rabbrividire Buffy che si voltò di scatto per scontrarsi con la dolcezza di quegli occhi verde chiaro che la stavano fissando.
Anche Dean era rimasto abbagliato.
< Scusa …> Disse Buffy ritraendo la mano. 
< Non … non preoccuparti.> Per la prima volta Dean sentiva … qualcosa, che non fosse preoccupazione per Sam o affetto per lui. Qualcosa di vero.
Dopo essere arrossita Buffy si voltò in cerca dei suoi amici.
< Andate avanti io vi raggiungo subito.>
< Certo Buf!>  Sam afferrò Dean sottobraccio e lo strattonò verso il bancone quasi sollevandolo da terra.
< Ciao ragazzi! Auguri Tara!>
Buffy stritolò l’amica felice di poter partecipare alla festa.
< Chi sono quei due fusti con i quali sei arrivata B? Sono da perdere la testa.> Faith afferrò sottobraccio l’amica, < Devi presentarmeli.>
< E il pattugliamento?> Giles si intromise ammonitore.
< Giles per favore, ho fatto il mio dovere. Loro sono i ragazzi che ho sognato e non sono una minaccia, quindi li ho portati a bere qualcosa … o devo chiedere il permesso anche per questo signor capitano?>
Non era veramente arrabbiata con il suo osservatore ma amava fare un po’ la vittima per farlo sentire in colpa. E come sempre, ci era riuscita.
< Lo so Buffy che sei ancora una ragazza e che hai il diritto di divertirti, ma …>
< Il peso del mondo è sulle mie spalle, devo essere sempre pronta o qualcuno potrebbe morire o potrei svegliarmi all’inferno e bla bla bla, lo so. Ma ho fatto il mio dovere, anzi  lo farò quando avrò capito qualcosa in più su quei ragazzi, quindi …>
< E chi ti biasima …> disse Willow felice di vedere Buffy così elettrizzata dopo tanto tempo.
< Grazie.> Buffy fece un leggero inchino ed afferrò la mano di Faith.
< Andiamo, te li presento ma non li spaventare!>
< Chi io? Mi conosci B, al massimo potrei mangiarli!> Buffy scosse la testa, la solita Faith.
Ma non appena si voltò andò a sbattere contro Sam che insieme a Dean l’aveva raggiunta portandole un drink.
< Oh cavolo, scusa Sam.>
< Non preoccuparti, dovevo avvisare, solo che non tornavi e …>
< Siamo venuti per offrirti il famoso drink.> Dean completò la frase del fratello, offrendole una birra.
< Birra … mi piace.>
< Non sapevamo cosa ti piacesse e così ti abbiamo portato anche questo.> Sam allungò una mano per porgere a Buffy un Margarita.
< Volete farmi ubriacare?> disse ridendo. Dean alzò un sopracciglio, divertito all’idea di vederla sbronza.
< Siete stati dolcissimi. Prendo la birra se non vi dispiace, il Margarita mi manda subito fuori gioco.>
< Quello lo prendo io.> Faith afferrò il drink dalle mani di Sam, avvicinandosi a lui in maniera sensuale.
< Io sono Faith, la migliore amica di Buffy.>
< Non ti allargare ora.> Disse Buffy ridendo, un po’ imbarazzata.
Dean osservò, come a suo solito, quella bella e provocante ragazza, facendosi scappare un espressione eloquente che a Buffy non sfuggì affatto.
< Ma ti … ti pare. Io sono Sam, lui è mio fratello Dean.>
< Dean … mmm … che piacere.>  Fece un passo verso la sua direzione.
< Ok, ora che abbiamo fatto le presentazioni, possiamo andare? Ho ancora mille domande da farvi e credo anche voi a me, quindi …>
< Tutte, tutte?> Buffy sentì la voce di Xander alle sue spalle, sbuffò e si voltò sorridendo.
< Loro sono Xander, Willow, Tara e Giles … sono dei miei amici, più la mia famiglia in effetti. Ed ora …>
< Ah quel Giles, quello che stavi insultando al cimitero?>
Dire che Dean non lo avesse fatto apposta era un enorme bugia e lo si poteva capire dal suo sorriso divertito.
Buffy spalancò la bocca, divertita e irritata.
< Ah, insultando eh?>
< No, no! Io? Chi? Cosa? Insultare, insomma è una parola grossa! … e comunque se l’è meritato. Io vado!>
E si indirizzò alla velocità della luce verso la porta.
< Buffy!> Si sentì il grido di Giles per tutto il locale.
Appena uscita si voltò avvertendo i passi di Sam e Dean che la stavano seguendo.
Si gettò contro Dean, dandogli una spinta che lo fece indietreggiare di tre passi.
< Come hai potuto? Sei un bastardo lo sai?>
< Ehi, uoo! Sei forte.> disse Dean ridendo.
< Vuoi vedere quanto?> disse Buffy scaraventandosi contro di lui.
Sam l’afferrò per la vita e la sollevò da terra. Buffy cominciò a scalciare.
< Lasciami andare Sam, lo uccido!>
< Per quanto mi piacerebbe vederti prenderlo a calci nel sedere, non posso perché so che te ne pentiresti.> Disse Sam ridendo.
< Mmm!> Disse Buffy fermandosi. Essere abbracciata da quell’enorme ragazzo non era affatto male, anzi …
< Oh, lasciala andare, voglio divertirmi.> Per Dean era tutto un gioco e si stava davvero divertendo da morire. Gli piaceva vedere Buffy irritata, soprattutto con lui, la trovava eccitante e molto bella.
< Ti ho trovato irritante dal primo momento che ti ho visto! Ma non ti darò questa soddisfazione, non ora.> Disse Buffy con una calma glaciale, quasi spaventosa.
< Puoi lasciarmi andare Sammy, grazie.>
Quel nomignolo, solo Dean aveva avuto il permesso di chiamarlo in quel modo ed anche con un po’ di irritazione, ora che lo sentiva pronunciare da quelle soffici e piccole labbra non si sentiva frustrato, anzi era piacevole, caldo. Gli ricordava … Jessica.
< Ma ti pare …> Lentamente Sam sciolse la presa attorno al suo corpo, lei non si mosse rimase vicina a lui, così tanto da poter avvertire il suo respiro.
< Bene … tu cerca di starmi alla larga tanto per cominciare …>
< Oh avanti B, sai che ti faccio divertire!> disse Dean malizioso.
< Smettila! Non chiamarmi B e dammi le chiavi della tua macchina.> la cacciatrice stese la mano verso il cacciatore.
< Cosa? Le chiavi della mia macchina?>
< Si, l’unico modo che hai per farti perdonare è farmi guidare la tua Impala.> disse Buffy sorridendo.
< Oh, oh, oh.> Sam cominciò a ridere conscio della risposta del fratello.
< Neanche morto piccola.>
< Oh, bene …> Buffy si voltò e si indirizzò verso la macchina a capo chino.
< Come, ti arrendi così?> Dean la inseguì divertito e perplesso.
< No …> Buffy si voltò e gli saltò addosso, atterrandolo.
Prese le chiavi che Dean teneva in mano e gli fece l’occhiolino.
< Grazie! Avanti Sam, corri o ti ruberà il posto davanti.>
Dean rimase per qualche secondo ancora a terra sorridendo e pensando a quanto fosse strana e unica quella ragazza.


< La terza … rallenta … stacca la frizione, c’è lo stop … attenta alla macchina!>
< Smettila Dean , mi stai dando sui nervi! So guidare sai!> brontolò la cacciatrice.
< Non si direbbe.> disse il ragazzo mascherando la sua frase con un colpo di tosse.
< Bene.> Buffy inchiodò facendo sobbalzare Sam e Dean.
< Scendi!> ordinò perentoria.
< Non scenderò dalla mia macchina!> disse Dean indignato.
< Oh tu scenderai! O ti prometto che comincerò a strusciare ogni oggetto appuntito da qui a casa mia e credo che la tua macchina non ne uscirebbe illesa.>
< Oh, non lo faresti!> Disse Dean evidentemente preoccupato.
< Tu dici? Ti ha davvero atterrato prima!> Sam si stava davvero divertendo, ma  non sapeva se sentirsi preoccupato o meno per quello strano feeling che stava nascendo tra Dean e Buffy, o per quello che stava sentendo nascere in  lui.
Buffy si avvicinò ad una macchina parcheggiata con la fiancata di destra.
< Ok, ok! Scendo, ma non ti azzardare …>
< Non ti sento.> E Buffy si avvicinò ancora di più.
Dean si catapultò fuori dalla macchina.
< Come faccio a raggiungervi?> Gridò.
< Prova a seguirci scheggia!> Disse Buffy affacciandosi dal finestrino mentre Sam lo salutava con la mano.
Dean imprecò e sbatté i piedi per terra rassegnato ed infuriato, a suo modo.
< Bella ragazza o no, se lascio guidare la mia macchina a quella pazza un’altra volta mi tirerò un pugno in faccia da solo!>
Meno di trenta metri più in là Buffy parcheggiò.
< Non sono così meschina, grazie per il giro.> Fece l’occhiolino a Dean, lanciandogli le chiavi.
Imbocco con passo sicuro il vialetto di casa, seguita dai due ragazzi.
< Benvenuti a casa Summers.> disse spalancando la porta.
< è una bellissima casa, ci vivi da sola?> Sam le stava dietro e fu il primo dei due fratelli ad entrare..
< Si da quando mia madre è morta, ma credo che la dovrò vendere al più presto. Il lavoro di cacciatrice non è molto retribuito quindi … >
< Scusami …> disse Sam, dispiaciuto per aver tirato in ballo un argomento così delicato.
< Ti pare, il peggio è passato.> Buffy gli sorrise, quella scusa le era suonata così vera da farle scaldare il cuore. Sperava che anche la sua affermazione fosse sembrata altrettanto sincera. Ma i suoi occhi verde chiaro improvvisamente troppo lucidi non furono così veloci nel guardare altrove per nascondere la loro tristezza a Dean. Il cacciatore esitò per un attimo prima di entrare, l’odore dolce e fresco di Buffy proveniva da ogni angolo di quella casa color giallo ocra, non era sicuro che fosse una bella cosa per lui.
Scrollò la testa ed obbligò se stesso a non immaginare quanto quello stesso profumo potesse provenire dalla soffice e rosata pelle della cacciatrice, si gettò sul divano e poggiò i piedi sul tavolinetto davanti a lui.
< Fai come fossi a casa tua.> disse Buffy rivolgendogli un sorriso sarcastico.
< è il minimo dopo  averti fatto guidare la mia macchina alias la mia bambina.>
< Devi essere o molto triste o molto solo per considerare la tua macchina la tua bambina. Inoltre tu non mi hai fatto guidare un bel niente, sono stata io ad atterrarti e rubarti le chiavi della tua bambina.>
Dean sentì l’impulso irrefrenabile di afferrare le guance di Buffy per far scomparire quel sorrisetto malizioso dalla sua faccia, cominciava a trovarlo fin troppo familiare. Rispose però con una smorfia, mentre Sam si accomodava sulla poltrona.
< Quindi sei una cacciatrice e vivi in una casa, insomma sei stabile. Strano.> Sam desiderava davvero conoscere quella coraggiosa ragazza che combatteva il male tutta da sola.
< Strano? Davvero? Quindi voi viaggiate sempre?>
< Non è quello che fai anche tu in continuazione?> disse Dean confuso.
< No, insomma non c’è bisogno di andare a cercare il male, è lui che viene da me, in continuazione e in continuazione e in continuazione.> la sua aria rilassata terrorizzò Dean.
< Cosa? Cosa c’è, sei perseguitata?> Sam non riusciva a capire.
< Eh, non ci avevo mai pensato prima ma credo che si potrebbe dire così.> Si sedette affianco a Dean mentre notava l’espressione preoccupata dei fratelli.
< E da cosa?> Anche Dean cominciava a prendere sul serio la questione.
< Era solo un modo di dire ragazzi, tranquilli.> Sorrise per fargli capire che andava tutto bene.
< Comincio a non capirci più nulla, direi di cominciare da capo che ne dite? Una domanda alla volta.> Il solito, diplomatico Sam.
< Noioso ma ci sto.> Dean fece l’occhiolino al fratello senza essere riuscito però a togliersi quella strana preoccupazione di dosso.
< Ok, comincio io. Avete qualche potere sovrannaturale, siete dei prescelti o cosa?> domandò scanzonata la cacciatrice.
Sam e Dean si guardarono perplessi.
< No, siamo umani.> rispose Dean guardando Buffy con un espressione dubbiosa. In fondo era vero, loro non sapevano nulla di Buffy, lei poteva essere … beh di tutto visto che l’avevano incontrata solo qualche ora prima, ma stranamente sentiva di potersi fidare cecamente di lei.
< Umani e basta? Insomma umani, umani?> Quella strana sensazione di paura mista a preoccupazione che conosceva fin troppo bene quando si trattava di pensare a Dawn sola soletta … beh in qualsiasi posto, cominciò a farsi largo dentro di lei.
< Si … Tu cosa sei Buffy?> Sam cominciava a capire.
< Cosa? Ehi! Sono una persona … solo un po’ più speciale. Insomma meglio di voi due che andate in giro per il mondo con il vostro paletto e tanta, tanta voglia di imparare. Questo è un mestiere pericoloso, potreste farvi male.> Era preoccupata per loro, ecco cos’era quell’improvviso nodo allo stomaco.
< E tu? Tu no piccoletta? Avanti,  esistono centinai di cacciatori come noi, lì fuori. È una scelta, un po’ bacata lo ammetto, ma una scelta ed inoltre io e Sam siamo sul mercato da anni ormai e siamo ancora qui dopo aver visto ed affrontato molte e ripeto molte cose spaventose.> Dean si sentiva improvvisamente frustrato, nessuno poteva dar loro dei principianti! La sua vita, fin da quando aveva memoria era stata prendersi cura di Sammy e cacciare.
< Anni?> Effettivamente anche lei faceva quel “lavoro” da anni, ma pensava che una persona sana di mente non avrebbe mai voluto fare quella vita, almeno per un lungo periodo.
< Ventiquattro per la precisione, da quando sono nato. Nostra madre venne uccisa da un demone e da quel momento in poi nostro padre cominciò a dargli la caccia. Siamo cresciuti in questo modo, cacciare è l’unica cosa che sappiamo fare.> Il tono quasi imbronciato di Sam la fece sentire tremendamente in colpa per aver dato loro degli idioti.
< Scusate, sono solo preoccupata, non voglio che vi facciate del male. È strano per me pensare ad un cacciatore senza poteri, insomma il mio unico canone di paragone è Xander e … beh non gioca a vostro favore. Io ho la super forza e la super guarigione, ma voi?>
< Che cos’è che hai?> Dean si sentiva quasi meglio all’idea di essere stato atterrato da una ragazza con i super poteri. Ma i pregiudizi da cacciatore erano duri a morire.
< Io sono la prescelta, la cacciatrice. Ho un osservatore, Giles e dovrei mantenere il segreto mentre combatto nell’ombra per difendere l’umanità dai demoni e dai vampiri, ma non ci riesco molto bene.>
Osservando le espressioni dubbiose dei Winchester, Buffy si corresse.
< Intendo la storia del segreto, non del combattere il male! Insomma tutti i miei amici ne sono a conoscenza.> Rise del loro fraintendimento.
< Ah. Quindi sei una specie di super eroina.> La facoltà di Dean di riuscire a sdrammatizzare tutto era fuori dal normale. Sorrise smaliziato.
< Una mezza specie. E voi, siete riusciti a trovare quel demone?> disse Buffy ridendo, non si considerava affatto un eroe.
< Si e lo abbiamo ucciso, ma nostro padre è morto prima di poter gioire della morte di quel bastardo.> Fu Sam a parlare. Sapeva perfettamente che Dean non avrebbe mai aperto bocca su quell’argomento.
< Mi dispiace...> Sussurrò Buffy abbassando il suo sguardo. Sapeva fin troppo bene quanto dolore si prova quando si perde un genitore.
 Dean si limitò ad annuire.
< Perché eravate nel cimitero stasera?> Cambiare discorso. Argomento troppo personale. La sua tattica era sempre stata efficace.
< Il nostro angelo mi ha detto di venire qui, non mi ha spiegato perché.> disse Dean volutamente disinvolto, per fare colpo sulla cacciatrice.
Buffy sgranò gli occhi, sbalordita. < Angelo? Voi avete un angelo?>
< Avere è una parola grossa Dean. È un nostro amico e ci da una mano con tutta questa storia dei demoni. È forte, si chiama Castiel.>
< wow … ero sempre stata sicura dell’esistenza degli angeli, ma sapere che ce n’è uno in carne ed ossa che veglia su voi … è stranamente fico.> Si sentiva più serena ora che sapeva che quei due ragazzi non erano completamente soli là fuori a combattere il male.
< Mm … lo so.> disse Dean mentre stava ingurgitando i salatini che aveva trovato sul tavolinetto davanti a lui.
< Dean …> lo sguardo desolato e rassegnato di Sam alla vista del fratello maggiore fece scoppiare Buffy  in una sonora risata.
< Che c’è?> Era strano, ma Dean cominciava ad adorare quel sorriso ed involontariamente iniziava a fare di tutto per vedere quella giovane ragazza felice, anche parlare con la bocca piena con un espressione buffa e sbalordita.
Alla vista delle guancie gonfie di Dean e della sua espressione disinvolta Buffy scoppiò in una risata divertita.
< Era da una vita che non ridevo così ...> Disse Buffy asciugandosi le lacrime dagli occhi. L’ultima volta che aveva fatto una risata del genere? Più di un anno e mezzo prima, l’idea che Harmony avesse messo su una banda e l’avesse minacciata era stata davvero esilarante.
< Lo so, siamo spassosi.> Commentò Sam facendo l’occhiolino.
< Ma se tu sei un piagnucolone! Sempre troppo serio e concentrato per spassartela, quello divertente qui sono io.>  La modestia di Dean era insuperabile. Ignorò l’espressione offesa di Sam e fece l’occhiolino alla cacciatrice.
Buffy alzò gli occhi al cielo e cercò di riportare il discorso su toni più seri, seppure a malincuore.
< Quindi dalla morte di vostra madre avete cominciato a dare la caccia al soprannaturale, siete umani e un angelo vi ha mandato a Sunnydale … Senza spiegarvi il perché … è strano.>
< Beh, tu sei una specie di giustiziere in gonnella, strano è dire poco.> Sorrise malizioso il maggiore dei Winchester al pensiero di poter vedere Buffy in un completo di pelle striminzito e con una frusta legata alla cintura, beh nel suo caso un paletto.
L’idea che potesse esserci qualcosa di buono là fuori aveva sempre suscitato qualche dubbio in Dean, ma lei era reale e non poteva fare a meno di fidarsi, in maniera del tutto irrazionale.
< Inoltre vi ho sognati l’altra notte, era per questo che mi trovavo al cimitero, ma non so perché.> Proseguì Buffy dopo essere arrossita sotto lo sguardo incantato di Dean.
< Era destino.> Sorrise Dean guardando intensamente Buffy negli occhi. 

  
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