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Autore: Rosie Bongiovi    06/04/2012    4 recensioni
"Teneteli" disse, lasciando nelle loro mani un ciondolo. Un simbolo della loro amicizia, solida come una costruzione di acciaio, delicata come un castello di sabbia.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Ho chiuso con quelle cose.

Ho dovuto difendermi con le unghie e con i denti e lo so perfettamente che quelle tentazioni torneranno a tormentarmi, probabilmente per il resto dei miei giorni.

Devo aspettarmelo da quelle piccole bastarde.

E' una vera e propria battaglia e spero di continuare ad uscirne vincitore. Alla fin fine, non ci sono molte alternative, devo farlo per la mia salute, in primis, e poi per tutte le persone che mi vogliono bene.

Non potrò mai cancellare dalla mia mente quella terribile sensazione di bisogno che mi tormentava di giorno e di notte.

Bisogno di cosa, ti chiederai.

Hai presente quell'alcool schifoso? Quello capace di farti andare la gola in fiamme ma anche in grado di sostituire immediatamente quella robaccia sgradevole con un senso di appagamento e soddisfazione, esattamente come quello che suscita una bella donna che ti sorride.

Ecco la causa di tutti i miei problemi: le donne e l'alcool.

Non so dire bene quale delle due cose mi abbia rovinato maggiormente. Beh, ora che ci penso, non ci ho aggiunto la mia stupidità e completa mancanza di autocontrollo. Non ho mai saputo esercitare quella cosa con il sottoscritto, ma tant'è..

Mio Dio, Jon ha ragione, parlo tanto e non riesco mai ad arrivare al nocciolo della questione. D'altronde non so nemmeno io che cosa diamine sto facendo, quando sono da solo e penso mi perdo nei meandri della mia mente. Probabilmente c'è sufficiente spazio libero perché io riesca a viaggiare per ore là dentro. Ho sempre immaginato la mia scatola cranica come il parcheggio di un parco di divertimenti durante la stagione invernale; non c'è nessuno, solo una sorta di balla di fieno stile film western che passa indisturbata.

Ed ecco che la mia coerenza ha di nuovo preso il sopravvento, sono un qualcosa di vergognoso.

Sono qui, immobile sul mio letto, a fissare il soffitto. E' bianco, insopportabilmente bianco. Mi innervosisce, quasi quasi ora mi sposto sul fianco.

Ecco fatto.

Ora osservo una delle mie chitarre, ebbene sì, sono un chitarrista. (Capitan Ovvio non è nessuno al mio confronto).

E' una meravigliosa Martin, l'ho comprata non mi ricordo quando in un negozio non ho ben presente dove, pagata forse.. No, non credo. Non ne ho idea.

Ma la mia memoria fa veramente così schifo?

Proviamo a dormire.. Non deve essere così difficile, sono le 2 di notte.

Ti piacerebbe avere... La capacità di addormentarti di botto.... Come quando eri piccolo.... Vero?.....".

E dopo quel lungo monologo interiore, Richie Sambora, chitarrista dei Bon Jovi, si strinse al cuscino e cadde inesorabilmente nel mondo dei sogni, dopo aver combattuto con l'insonnia e la tentazione che lo spingeva a bere a canna dalla bottiglia di whiskey, messa in bella vista nella vetrinetta del soggiorno.

 

Nota dell'autrice:

Saaaaaaaaaaaaaaaaaalve a tutto il popolo bonjoviano! *grilli* okay ehm, sì ecco..

Eccomi qui, stavolta con una storia e non più con una one-shot! Purtroppo mi dovrete sopportare per qualche altro capitolo, chiedo scusa per eventuali:

1)Crisi isteriche

2)Dolori intercostali

3)Attacchi di depressione improvvisi

4) eccetera eccetera

Magari la smetto di blaterare e vi chiedo gentilmente di lasciare una recensioncina, tanto per farmi sapere se devo migliorare qualcosa o simili. 

Grazie a tutti coloro che decideranno di non segnalarmi per danni morali, alla prossima!


Rosie

  
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