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Autore: mangakagirl    06/04/2012    3 recensioni
-Ma allora…- disse il professore stupito.
-Allora c’è un falso Kid- dissero all’unisono seri i due detective e il ladro fantasma.
-Dannazione!- imprecò Haibara – questo è l’ennesimo problema che va a sommarsi a quelli già esistenti-
-Già- disse Hattori sedendosi sul divano a braccia incrociate – e che facciamo riguardo Ran?-
-Lo so io…- disse Conan imitandolo -… Kid fingerà di essere me-
-Cosa?!- esclamarono tutti tranne Haibara.
(tratto dal cap 3)
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Heiji Hattori, Ran Mori, Un po' tutti | Coppie: Heiji Hattori/Shinichi Kudo, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2.
Il detective dell’ovest srotolò sia il suo che il futon di Conan, li posizionò al centro della stanza e cominciò ad infilarsi il pigiama che aveva estratto dalla sua borsa da viaggio: aveva previsto di fermarsi lì già 4 giorni prima, quando Kudo lo aveva avvisato telefonicamente dell’incontro con i MIB. Kid osservava la scena da sdraiato con le braccia incrociate al petto, mentre Conan sembrava ancora perso nei suoi pensieri. Si infilò il pigiama e si sedè sul futon col lentezza innaturale, quando il ladro chiese pur sapendo già la risposta:
-Chi era di voi due che ha risposto al telefono con la mia voce?!-
Hattori si voltò verso il bambino credendo che avrebbe risposto, ma non essendo così, lo fece per lui:
-Lui, perché?-
-Vi rendete conto di quello che avete detto ad Aoko?!- sbraitò Kid diventando Viola dall’imbarazzo. Hattori fece per rispondere, ma si voltò verso l’amico credendo che, a quel punto, l’avrebbe fatto lui, il quale invece si sdraiò silenziosamente.
-C’è qualcosa che non va, Kudo?-
Il ragazzo tacque e si sfilò gli occhiali, posandoli accanto al cellulare sopra il cuscino, si portò le coperte fino al mento e si voltò dando le spalle ad entrambi i ragazzi.
-Che gli prende?- domandò Kid intuendo la risposta. Hattori scrutò la piccola sagoma illuminata solo dalla luce che proveniva dalla finestra, essendo spenta l’abat-jour, e sospirò.
-Kudo, per quanto riguard…-
-Sto bene- disse atono lui senza voltarsi.
-Non è vero, lo abbiamo notato tutti, tranne il doc ovviamente, che appena hai visto la foto di te e Ran sei sbiancato…-
-Per non nominare quella di quando uscivi dall’acqua…- aggiunse Kid senza la minima traccia di ironia nella voce.
-Sì…- Hattori annuì e insistè –Kudo, io sono il tuo migliore amico. Puoi parlarmen…-
-Le ho detto solo quello che le avresti detto tu tra qualche mese…- cominciò il bambino voltandosi di scatto verso Kid – Non hai idea di come stava la tua cara Aoko!- aggiunse arrabbiato mettendosi a sedere – Fossi in te, Kid, non mi comporterei così. Voi non potete immaginare…- si voltò verso Heiji -… cosa si prova a vedersi lì, nelle foto, con lei sorridente e nel proprio corpo, quando si è nella mia situazione-
Heiji rimase allibito: aveva sempre creduto cha la prima a cedere sarebbe stata Ran, non lui!
-Kudo…-
-No…- disse lui portandosi una mano alla fronte –Non è colpa vostra! È inutile prendersela con voi… La colpa è mia, è solo mia…- si sdraiò sul futon di botto e Heiji rimase sorpreso nel vedere che stava sorridendo. “Ok, è impazzito!” pensò seriamente preoccupato.
-Io non dovevo seguirli quel giorno, e nulla sarebbe accaduto… ma è inutile piangersi addosso- cominciò a tormentarsi la frangetta con la mano destra mentre portò la sinistra sotto la testa. Sospirò  e riprese: -Se solo potessi, andrei da lei, in questo preciso istante, e le direi tutto: tutto quello che è successo, tutta la verità su quelle maledette bugie e tutto quello che provo per lei…Tutto. E se non dovesse più volermi vedere, me ne farei una ragione e la lascerei andare, come è giusto che sia – sorrise ancora e si voltò verso Kid – tu che puoi, fallo: ti sentirai molto meglio con te stesso, più leggero e…- passò a guardare Hattori  -…anche tu dovresti farlo. Credetemi, non vi augurerei mai di trovarmi nei casini in cui sono io… Shinichi Kudo - rise sprezzante fissando il soffitto -… ma chi voglio prendere in giro? Ormai esiste solo dentro di me, ma questo qui- si indicò col dito – non è vero! Gli occhiali, il corpo di un bambino, i vestiti, la scuola, gli amici, il Nome…! È tutta una farsa!- tacque qualche secondo poi ripetè sconsolato – solo una farsa…-
-Kudo- disse piano Heiji guardandolo come mai l’aveva guardato prima: sì, il primo a cedere era stato prorpio lui, ma riconosceva ancora il grande detective Shinichi Kudo dietro quel visino da bimbo… - Tu esisti per noi! E, soprattutto, esisti per lei che ti sta ancora aspettando! Ti aiuterò a tornare il Grande Sherlock Holmes del III Millennio, è una promessa Kudo. Fosse anche l’ultima cosa che faccio!- Kid sorrise vedendo il potente legame d’amicizia tra i due e chiuse gli occhi sentendo un fruscio di coperte, che attribuì al detective dell’ovest il quale si era sicuramente sdraiato per dormire.
*  *  *
-TI ODIO! Voglio che tu esca dalla mia vita, mi hai sentito?! Vorrei non averti mai incontrato!- Shinichi cadde sulle ginocchia sconvolto e quelle parole rimbombarono nella sua mente: Vorrei non averti mai incontrato! Vorrei non averti mai incontrato!
-RAAAAAN!- urlò scosso dai tremiti scattando a sedere coperto di sudore. Si guardò attorno rendendosi conto di avere avuto solo un incubo e respirando affannosamente.
-Kudo?- domandò con voce pastosa dal sonno Hattori mettendosi a sedere a sua volta strofinandosi un occhio. Il bambino si voltò verso di lui e sorrise colpevole:
-Scusa, non volevo svegliarti…-
-L’hai sognata ancora?-
-Già…- sospirò rumorosamente e cadde un breve silenzio, in cui il bambino sentì il cuore martellargli dentro all’impazzata.
-Chiamala- disse improvviso Hattori dopo avere osservato per un po’ il suo volto malinconico.
-Ma sono le sei e quaranta del mattino!- esclamò Conan osservando l’orologio. Il detective gli rispose con un’occhiata angelica e lui si alzò sospirando.
-Parla piano Romeo…- fu l’ultima cosa che sentì prima di chiudere la porta e andare in bagno con papillon e cellulare in mano.
Poco dopo Conan si sedè sulla tavoletta del gabinetto ed inspirò agitato. “Non è il massimo chiamarla alle sette meno venti! Ma…” pensò cercando in rubrica il suo nome. Lo trovò subito e schiacciò il verde col cuore a mille sperando che rispondesse.
Ran dormiva profondamente tra le lenzuola colorate del suo letto ma, una strana vibrazione, riuscì ad interrompere il suo sonno pacifico. Aprì un occhio solo e, con la faccia appiccicata al cuscino, tastò la scrivania accanto al suo letto in cerca del cellulare. lo afferrò e quasi lo fece cadere a terra; richiudendo gli occhi premè il verde e domandò con voce pastosa dal sonno:
-Pronto?-
-Ehi…ciao- disse Shinichi attraverso il papillon con voce malinconica e con un sorriso immaginò il volto addormentato della ragazza.
-Shinichi?!- Ran spalancò gli occhi incredula riconoscendo il tono di voce –Ma… è successo qualcosa?!-
-No…!- si affrettò a rispondere l’ex liceale notando la sua agitazione – Mi spiace di averti svegliata…- aggiunse sentendo il suo sospiro di sollievo -… solo che avevo voglia di sentirti…- La ragazza sorrise e si mise a sedere sul letto.
-Allora…buongiorno detective- disse dolce.
-Buongiorno piccola- sospirò Shinichi rendendosi conto che gli mancava da impazzire.
-Tutto bene?-
-Sì, sta’ tranquilla. Sai, mi dispiace davvero di averti svegliata…- Conan si passò abbattuto la mano tra i capelli -…ma ti ho sognata e così… Bè, mi sono reso conto che era un sacco che non parlavamo in santa pace e ho deciso di rimediare-
Ran sorrise appena sentì ti ho sognata. “Allora non sono solo io che lo penso sempre!” pensò arricciandosi una ciocca di capelli.
-Shinichi, sono contentissima di sentirti, non mi interessa dell’ora-
-Anche io Ran- rispose lui sentendo un nodo allo stomaco: Ran e Aoko erano davvero simili, bastava una telefonata e il buon umore le avvolgeva come il vento primaverile. –Ma…- cominciò Ran perplessa dal silenzio che si era formato –Che ti prende? Sicuro di stare bene?-
-Sì, è solo che…- non riusciva a trattenersi -…mi mancava da morire la tua voce-
La ragazza capì che l’amico che conosceva da sempre era diverso: era depresso, come se avesse un grosso peso sulle spalle, come se stesse vivendo una vita parallela a quella normale…
-Sai che mi puoi dire tutto, vero?- domandò cercando di non sembrare invadente – Io e te ci conosciamo da una vita…-
“Dannazione!” imprecò mentalmente il ragazzo “Riesco anche a far preoccupare lei adesso.”
-Sta’ tranquilla Ran…- cominciò cercando di avere un tono convincente –Va tutto bene… davvero. Volevo sentirti solo perché mi mancavi…-
La ragazza meditò se fosse il caso di insistere, poi vi rinunciò e sorrise ancora.
-Ok, ti credo Mr Detective! Comunque…anche tu mi mancavi-
Conan sorrise: quante cose aveva da dirle. Se solo avesse potuto farlo! Un rumore lo fece ritornare allla realtà come quando una bolla di sapone, fragile e colorata, esplode davanti ai propri occhi. “Sarà meglio chiudere…forse ho svegliato il professore”
-Ora devo andare Ran…-
-Sì…- disse lei delusa per la breve durata della loro conversazione – va bene. Spero di vederti presto, Shinichi…-
-Già, lo spero anche io…- il detective sospirò e aggiunse –Ciao, Ran-
-Ciao… ah SHINICHI!- lo chiamò forte per evitare che chiudesse.
-Sì?-
-Io ti…-
Quante volte aveva dovuto reprimere l’istinto di dirglielo? Quella sembrava quasi l’occasione ideale, ma…
-…Ti voglio bene - Fu l’unica cosa che riuscì a dire e se ne pentì subito: non era quello che voleva dirgli! “Dannazione, cretina!” si insultò mentalmente colpendosi la fronte con la mano sinistra. Il ragazzo sorrise quasi come se avesse assistito alla scena. “Non è ancora il momento Ran…” pensò capendo quello che avrebbe voluto dirgli veramente. “…Ma giuro che appena tornerò me stesso, sarà la prima cosa che farò”
-Lo so. Anche io te ne voglio. Tantissimo. Ciao-
-Ciao- sussurrò ancora infuriata con se stessa la ragazza buttandosi di nuovo tra le coperte. “ BAKA! ”
Il bambino tornò in stanza col cuore più leggero; erano già passate le 7 ma nessuno si era ancora svegliato.
-Com’è andata?- domandò a bassa voce Heiji per non svegliare Kid che russava beato.
-Bene- disse Kudo chiudendo gli occhi sorridente.
-Perché quel sorriso?- domandò ancora Heiji in tono malizioso.
-Perché ora, dopo averle parlato, mi sento molto meglio- disse un po’ più serio lui voltandosi da un lato per chiudere la conversazione.
-Ok, non dirmi nulla. Disgraziato!- lo sfottè Hattori tornando a dormire a sua volta.
 
N. dell’autrice: ciao a tutti! Allora ecco il secondo capitolo… emm… che ne pensate?o.O Shinichi è trpp OOC?? Ho 1 paura tremenda di non rendere per bene il carattere i personaggi! Fatemi sapere! By Mangakagirl!
  
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