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Autore: Learning    07/04/2012    1 recensioni
Questo è diventare grandi.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nicolaj.


Nicolaj, lo chiamavano così, anche se di fatto non era proprio Nicolaj il suo nome, bensì Marcello. Marcello, si può capire, non è proprio il nome da dare ad un bambino, perchè tutti evidentemente lo scherzerebbero.
No, sua madre, quella pazza di sua madre Lorena, l'aveva chiamato così. E lui si faceva chiamare diversamente. Nicolaj. Marcello. Marcello. Nicolaj. Non sapeva quale fosse il peggiore; perchè aveva deciso di farsi chiamare così? Perchè non "Lorenzo" o "Michele" o un nome imponente, tipo "RE Luigi Sedicesimo"?
Aveva appena studiato un sacco di storia, considerata da sua madre "solo due paginette", ma lei non sapeva che in quella storia c'erano descritti più di vent'anni. E un bambino che ne ha appena otto, cosa ci puo fare?
Nulla.
E' quello che Nicolaj fa spesso. Nulla.
Si ferma, resta in stand by senza un motivo, a pensare. Vuole conquistare tutti, con i suoi occhi azzurro cielo, vuole amare tutti. Ma, ahimè, amare è una cosa troppo complessa per un bambino di otto anni.
O almeno il mondo l'ha fatta diventare così.
Prima non era poi così complessa, era un semplice "ricambia o me ne vado"; ora se chiedi a Lucilla, l'odiosa compagna di banco di Nicolaj, lei ti risponde che ha ben otto fidanzati che vede ogni pomeriggio allo spazio gioco.
Che assurdità.
Nicolaj dapprima aveva pensato di denunciarla perchè in questo paese non è possibile avere più di una moglie, ma poi ci aveva rinunciato perchè un pensiero più grande aveva sorvolato la sua mente: lui voleva crescere.
Era impazzito a quest'idea; lui ESIGEVA diventare grande. Perchè, testardamente, pensava di poter fare tutto, di poter andare dove voleva, di poter fare ciò che voleva e di imporre la sua volontà agli altri bambini. Così camminava per il giardino dello spazio gioco a testa alta, sicuro di sè e sicuro anche che nessuno l'avrebbe fermato.
Vicino allo spazio gioco c'era un allevatore di api, che Nicolaj chiamava "Mielaio". Il mielaio aveva più di sei api, cioè più delle api che suo cugino Andrea era riuscito a catturare in un anno. Ah sì, il mielaio ne aveva così di api!
E aveva, per l'appunto, anche taanto miele!
Nicolaj voleva fare il mielaio senza api. Ma come si fa a diventare così? Nicolaj voleva assolutamente diventare grande.
Ma non sapeva che diventare grande significa avere responsabilità, morire di preoccupazione, non poter evitare gli sbagli, farsi annegare dalla folla malefica che è la popolazione e essere schiavo dei soldi.
Schiavo.
Dei soldi.
Questo è diventare grandi.
  
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