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Autore: Ainely    07/04/2012    1 recensioni
Questa FF è riportata da una RP effettuatasi su FaceBook in cui io interpreto Asmodai, uno dei sette Re Infernali del Primo Rango e il mio partner Michael, l'Arcangelo di Fuoco Generale dell'Esercito Celeste.
Prima di iniziare il post metterò un sunto della trama che abbiamo "sfornato" nel giro di quasi due anni. Grazie per averci seguito!
Genere: Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Tutti i fatti riportati qui sotto non sono frutto della mia fantasia ma di due anni di role, i PG morti sono stati eliminati da FB quindi abbiamo adattato la trama di conseguenza-

PS: farò in modo da correggere eventuali errori di battitura e anche di alcuni tempi verbali! Abbiate pazienza! :3

Dopo la ribellione di Lucifero a Dio e la creazione dell'Inferno, l'ombra di Asmodai decise di rubare parte del corpo materiale del gemello per poter godere a sua volta dei vantaggi della carnalità fuggendo poi nel mondo terrestre per secoli e secoli assumendo diversi ruoli a seconda dell'epoca e della cultura fino ad incarnare la figura del Cappellaio Matto.
Passati diversi anni con una vita sregolata e lasciva il Cappellaio, Shuusei, fu assalito per caso da un ragazzino dai capelli argentei di nome Nergal, mezzo demone e mezzo vampiro, che si scoprì essere il figlio del demone che ha preceduto Lucifero all'Inferno, il re del Genna.
Tra i due vi è subito una situazione piuttosto ambigua, dal momento che, nonostante l'aspetto fanciullesco di Nergal, egli non era poi così giovane, fino a riuscire a legare a sé il cuore libertino del demone fuggitivo.
Nel frattempo, durante tutte quelle epoche, Sydonay, decaduto e divenuto uno dei Sette Re infernali della prima gerarchia e conosciuto con il nome di Asmodai, privato della sua ombra gemella e di parte del suo corpo finisce con l'invecchiare e il rigenerarsi ciclicamente rendendolo molto più irrascibile di quanto già non fosse di suo.

Dalla relazione tra Nergal e Shuusei si sono generati due gemelli, Korin e Lewin, l'uno con l'aspetto opposto all'altro: il primo con i caratteri fisici molto chiari e il secondo scuri, la cosa che li rendeva diversi però era la loro natura e i loro bisogni primari.
Korin sviluppò prevalentemente i tratti demoniaci, richiedendo di nutrirsi di anime, mentre Lewin, ereditando la propensione al vampirismo, necessitava di sangue.
I due giovani gemelli, ignari o comunque all'oscuro di molte faccende lasciate in sospeso nel passato dei loro genitori, vissero diverse avventure tra cui il fatidico incontro tra Lewin e Cheshire, lo Stregatto, che li vide praticamente da subito come dolci amanti, mentre Korin, avendo ereditato il carattere irruento e picaresco di Shuusei, finì diverse volte ad intrecciare la propria vita con elementi poco raccomandabili, fra questi anche Lucifero, con il quale ha trascorso diverso tempo come amante e anche come prigioniero, soprattutto per difendere la sua famiglia dalle minacce dello "zio" Asmodai che era riuscito a rintracciarlo una volta messo piede all'Inferno, ribellandosi poi solamente una volta resosi conto quale sarebbe stato il suo destino.

Tuttavia le già complicate trame e storie si infittirono ulteriormente con l'arrivo di Oberon, figlio di un Dio della Morte e di Alastor, erede di Lucifero, il quale, affamato di potere e di vendetta per l'affetto mancatogli, decise di sterminare la famiglia di Lewin e Korin perché invidioso dell'affetto del Re degl'Inferi nei confronti del demone dai capelli chiari.

Lewin si ritrovò così solo, vittima ancora una volta delle minacce di Oberon dal momento che non riusciva a toccarlo a causa di un incantesimo-sigillo imposto dallo Stregatto per proteggere il ragazzino. Successivamente, dopo qualche periodo di solitudine, Lewin riescì a riabbracciare Cheshire scoprendo che pur eliminando il suo corpo fisico era praticamente impossibile distruggere la sua essenza e quindi eliminare la sua forza rigenerativa legata all'esistenza del libro e quindi delle fantasie umane.

Da tutt'altra parte si scoprì che Korin era sopravvissuto allo scontro con il demone vendicativo e dopo essere guarito dalle ferite infertogli si presentò di sua spontanea volontà alla corte di Asmodai, il quale era finalmente riuscito a riassorbire la sua ombra riacquisendo la sua bellezza e la sua eternità. Ad ogni modo, come era consuetudine, Korin capitò nel girone della Lussuria in un momento cruciale: Asmodai stava per l'appunto archittettando un piano per rovesciare il regime di Lucifero per prenderne a sua volta il comando. In quella stessa occasione Belial lasciò deliberatamente il minore dei suoi figli, Naberius, famoso per la sua pigrizia, il quale era stato praticamente scaricato dal demone per liberarsene e guadagnarsi la sua alleanza.
Tra i due giovani demoni nacque una forte amicizia, molto ambigua, che li vedeva sempre protagonisti di marachelle e di guai anche seri facendo impazzire l'esigente demone totalmente concentrato sulla guerra imminente.

Korin, qualche periodo dopo, venne a sapere che il gemello era salvo e che frequentava una sorta d'istituto per la demonologia e la magia e insistette fino a quando non riuscì a esservi iscritto per poter restargli accanto il più possibile cercando di non far scoprire mai ad Asmodai dove fosse. (Ovviamente trascinando con sè Naberius).
Quando Korin e Naberius mettono piede nell'istituto i due gemelli si ricongiungono dopo tanto tempo e tanta sofferenza, incontrando di nuovo un giovane ragazzo di nome Newrah, un mortale con un'affinità elementale con la terra e con molte altre doti nascoste.

Dall'altra parte dei cieli, proprio per frenare l'avanzata di Asmodai -dal momento che era considerato nettamente più pericoloso di Lucifero- l'Empireo aveva inviato Michael per obbligare il demone a fare marcia indietro ma visto l'esito negativo della loro trattazione, l'Arcangelo fu praticamente costretto ad avviare una sorta di piano secondario, ovvero rapire le due giovani Lussurie per usarle come merce di scambio. Il primo ad essere rapito fu Lewin, rinchiuso poi in una delle Torri celesti in attesa del suo destino.
In quel momento Asmodai venne informato dal nipote del rapimento del gemello il quale lo supplicò di fare qualcosa il prima possibile per salvarlo, anche se in realtà non gli sarebbe stato fatto alcun male come aveva supposto il demone della Lussuria con freddezza, ma quelle parole non bastarono per calmare il giovane demone che deciso si attivò per raggiungere Lewin in un modo o nell'altro come d'altronde Cheshire stava già facendo aprendo un portale che portava all'Empireo, aiutato da Newrah, il quale gli aveva ceduto una parte del proprio fegato che era appartenuta ad un angelo.

Nel frattempo, nella Torre, Lewin era sotto stretta sorveglianza dell'Arcangelo e dovendo sorvegliarlo, Michael ebbe l'occasione di conoscere il ragazzino e affezionarglisi per via dei suoi modi gentili nonostante la sua natura. Il giovane demone stava maturando nella sua mente una sorta di esperimento che avrebbe visto l'alchimia e le nature angeliche e demoniache fondersi per creare una sorta di creatura sospesa tra i due regni ma per far sì aveva bisogno di un elemento fondamentale: la natura di un Angelo. Dopo un primo tentativo, andato piuttosto male nel quale Lewin aveva strappato le ali ad un Gregoriano cucendosele sulla schiena. Michael intenerito dalla caparbietà del ragazzino decide di fargli dono di una parte dei suoi poteri riuscendo così ad accontentarlo.


 



 

  • Asmodai Bes ‎*E' nella piazza principale del suo palazzo, attorno a lui si erano radunate le legioni che erano al suo servizio o di guardia e assistono in silenzio alla sua trasformazione, o meglio al suo ultimo stadio: l'aspetto originale, che solamente i primi re del primo rango avevano visto. Una nube iridescente con i colori dell'aurora boreale lo avvolsero per poi lasciare che dalla sua schiena si sprigionassero delle grandi ali blu notte mentre il corpo era coperto e protetto da una spessa corazza in onice nera con decori d'oro. Quanto tempo era passato da quando aveva radunato tutta la sua forza? Davvero tempo immemore. Bene, adesso poteva partire. Si lanciò ad una velocità incredibile verso le porte degli Inferi dove vi era come custode Colpa, la quale se non gli avesse aperto i cancelli lo avrebbe sfondato senza troppi pensieri. Aveva acquisito anime e potere nel corso delle epoche e poteva anche abbattere qualsiasi barriera gli si fosse parata davanti. E così l'impatto con la Porta fu veloce, un attimo e il cancello sì apre mostrandogli il vuoto che esiste tra i due regni superiori collegati al mondo materiale da un'enorme catena d'oro. Era quella la strada che aveva percorso nella sua discesa e quindi gli è fin troppo semplice seguirla per tornare a diffondere un po' di panico in mezzo alla sacra luce dell'Empireo.Aumenta la sua velocità fino a creare una sorta di energia dai colori cupi e comunque fiammeggianti ed infine riesce a scorgere un punto di luce intensa, che man mano si fa sempre più grande fino ad avere una forma concreta: un altro cancello.Non bada a nient'altro, nè a chi vi sia come custode nè delle anime che vi entrano in fila in pura estasi. Ecco, c'è riuscito, è furioso e carico, pronto a uccidere chiunque, anche Dio stesso.Immediatamente le urla degli angeli nel vederlo lì, tra loro così impreparati, si diffondono come un'eco per tutto il Paradiso generando il panico generale mentre un goffo e impreparato attacco da parte di alcuni angeli guerrieri si dimostra davvero di poca efficacia vista la forza del demone che con un solo gesto della mano li spazza via. Con un ghigno sulle labbra mormora*Michael. Sono qui.

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  •  Michael Arcangelo ‎*l'esaurimento nervoso era prossimo in mezzo a quei marmocchietti insopportabili, stava menditando di legarli e imbavagliarli. Ma una forte aura demoniaca giunge "nel suo radar", sul suo viso si dipenge lentamente un sogghigno quasi folle, lentre lentamente ogni fibra del suo corpo di infiamma. Oh non aspettava altro da secoli, da millenni non volleva altro che un avversario alla sua altezza, uno scontro, un massacro all'ultimo sangue degno di quel nome. Asmodai...averlo saputo prima avrebbe rapito i marmocchi con somma gioia! Erano giò caduti i suoi uomini...poco male, non gliene importava nulla! Una vampata di fiamme gli circonda il corpo mentre le enormi ali color sangue si spiegano sulla sua chiena a la sua scintillante armatura color oro prende forma su di lui, quasi fosse parte integrante del suo essere, ma spada fiammeggiante stretta con forza nella mano destra! Con sguardo quasi folle si "lancia" dalla finestra buttandosi "tra le braccia" del suo miglior compagno di ballo!* Asmodai...*Si lecca le labbra, quasi stessero per fare sesso* Sei venuto per me? ♥ *folle e pronto, gioioso e assetato di sangue, ecco il vero volto di Michael!*

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  • Asmodai Bes ‎*Rimase immobile, continuando a restare sospeso in attesa che si presentasse Michael o chiunque avesse avuto il coraggio di sfidarlo. Tuttavia sapeva benissimo che a dargli ufficialmente il benvenuto sarebbe stato il suo "vecchio amico" dai capelli rossi. E non appena udì le sue parole piegò le labbra in un sorriso sinistro, se pensava di riuscire ad avere la sua testa si sbagliava. Se mai fosse dovuto morire lo avrebbe trascinato con sé o avrebbe dato il via all'Apocalisse. Sarebbe stato di certo un grande smacco a quegli idioti canterini una volta per tutte. Tuttavia intorno a lui calò un silenzio sovrannaturale, mai nel Paradiso vi era stato silenzio e quello doveva significare che ogni paio di occhi era puntato su di lui. Be', un'occasione come quella avrebbe senz'altro richiesto un discorso con i fiocchi ma non era mai stato un tipo di molte parole, ora ciò che desiderava era mettere in atto il suo piano, anche se questa parte non l'aveva programmata così in anticipo. Mancava solo Michael che stava arrivando, poteva vederlo mentre avvolto dalle sue fiamme procedeva veloce nella sua direzione.Posizionò le mani parallelamente, all'altezza del petto e con una forte scarica di energia fece apparire la propria sciabola riccamente elaborata con rientranze e curve che potevano essere letali e sventrare il nemico solamente con un solo fendente, inoltre era intrisa del proprio veleno com'era giusto che fosse.Si mise in posizione d'attacco, elegante e fiero come l'ultima volta che lui e l'Arcangelo avevano incrociato le lame*Mi piace ·  · Non seguire più il post · 16 ore fa
  • Michael Arcangelo 

    ‎*Stava piombando letteralmente contro l'angelo caduto, le ali ripiegate all'indietro per una picchiata a tutta velocità, impossibile trattenere un basso risolino folle! I suoi lunghi capelli rossi ormai un fascio di fiamme* Balla con me Asmo... *Sussurra sinistro prima di schiantarsi con la propria spada esattamente al centro delle due scimitarre avicinando il viso il più possibile a quello di Asmodai* Fammi divertire! Fammi divertire come l'ultima volta Fratello! *Si lecca nuovamente le labbra, folle e eccitato, gli occhi semi spalancati e iniettati di pura follia e sete di sangue...Quella era la ricompensa per la sua pazienza! Oh l'avrebbe affettato! Apocalisse o no...gli avrebbe staccato la testa e poi avrebbe fatto fuori anche Gab! Tanto era un inutile coglione! ed ecco fatto ristabilita la parità!*

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  •  Asmodai Bes ‎*Accusò il colpo senza tuttavia muoversi di un millimetro mentre sul suo volto sbocciò un sorriso elegante e languido, estremamente freddo e calcolatore. Aveva calcolato più o meno molte cose e tra queste c'era l'irruenza dell'Arcangelo, la sua follia e la sua eccitazione per scontri come quelli. Michael era davvero un portento, doveva ammetterlo ma era rimasto tale e quale lui invece era cambiato, aveva avuto il tempo e l'opportunità per farlo. Sì, senza ombra di dubbio sarebbe stato interessante ma aveva intenzione di giocare con lui... Doveva solamente lanciare la sua esca, quindi con uno scatto si spostò disincrociando le lame per poi sgranchirsi la schiena e sussurrare* A quei tempi non c'ero io al comando, ma come vedi... sono tornato per prendere la mia rivincita. Lui ha sempre detto che ero troppo ambizioso, ricordi? *sorrise ancora muovendosi per apparirgli praticamente di fronte, a meno di una ventina di centimetri sferrandogli un potente fendente all'altezza del collo*

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  •  Michael Arcangelo ‎*Sorride folle, osservandolo da capo a piedi qualdo si granchisce la schiena! Potrebbe innamorarsi di un così se gli promettesse battaglie del genere ogni giorno della sua vita!continua a manetere i suoi occhi blu incollati a lui anche quando gli piomba di fronte, il fendente avrebbe ucciso qualsiasi piccolo sporco cretinetto del suo esercito, ma non lui, non il generale celeste per eccellenza, il più fulgido dei cieli! sposta l'ala accusando il colpo con essa e guandando Asmodai dal basso verso l'alto, ormai non più conscio neppure del dolore* Ti ho detto...balla con me, non fammi il solletico! *Carica un potente fendente con la spada fiammeggiante sferrando dell'alto a destra verso il basso a sinistra*

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  •  Asmodai Bes ‎*Gli sorrise con fare di scherno per poi sussurrargli con voce bassa e cavernosa* Non ne vale la pena... *con la base della lama della propria spada parò il potente colpo resistendo alla sua forza senza alcuna fatica apparente scivolando col corpo verso la propria sinistra liberandosi dal suo fendente con facilità. Si sentiva eccitato dalla situazione, ah che sensazione magnifica! Qualcosa per cui valeva davvero la pena uscire dal suo velo di apatia!Si fissarono a lungo, anche se pochi attimi parevano epoche. Ritornò in posizione come una sorta di presa in giro, come se non avesse ancora accettato il suo attacco come qualcosa di serio, dopodiché inarcò un sopracciglio con un'espressione che da sola pareva dire "Allora? Che stai facendo, inetto?"*

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  •  Michael Arcangelo ‎*"non ne vale la pena?!" "Non ne vale la pena?!" Lui?! Gli occhi si chiudoni in due fessure di puro odio, il blu profondo dei suoi occhi si tramuta in cue puzzi ardenti d'odio pure, ora lo voleva, ora lo desiderava più che mai il nucleo pulsante di Asmodai nella sua mano, gli monta in gola un ringhio basso e quasi animalesco, lasciando che tutto il suo potere fuoriesce rendenlo fugido, pieno della Luce del creatore, per poi concentralo completamente nelle propria spada, incupendo le fiamme che la formano, muovendosi poi con tutta la sua rapidità per sferrare un attacco al quale il demone non poteva restare indifferente!* ti ho detto...*Sibile* BALLA CON ME! *gli ringhia contro*

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  •  Asmodai Bes ‎*Allargò le braccia vedendo la sua aura intensificarsi e concentrarsi nella spada. I loro pensieri erano altrettanto veloci e simili. Vincere.Sorrise soddisfatto mentre lo vedeva scattare verso di sé restando immobile fino a un millesimo di secondo prima dell'impatto. Dal canto suo aveva a sua volta concentrato i suoi poteri in modo tale da intensificare la difesa della propria corazza che si incrinò sulla spalla e su parte del pettorale e in quel mentre spiccò il volo verso l'alto a una grandissima velocità lasciando che l'altro cominciasse a inseguirlo.*

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  •  Michael Arcangelo ‎*Un brillio sinistro gli illumina gli occhi quando le vede sorridere, lo stesso sorriso soddisfatto ma folle incrinava le sue labbra ben modellate, quasi scolpite. Il delizioso rumore della spada e della corazza incrinata gli strappa un gemito d'eccitazione, e si concede qualche lungo istante per assaporare quel piacere, l'unico che gli è concesso! Per poi lanciarsi all'inseguimento del demone lasciando di nuovo che dalle sue labbra esca una risatina folle*

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  •  Asmodai Bes ‎*Mentre continuava a saliva ad una velocità che quasi lo rendeva invisibile, verso la luce dei Serafini e dei Cherubini che circondavano l'eterna Luce che nonostante la sua decaduta non poteva abbagliarlo, arrivato al punto in cui il cielo di Venere e di Mercurio si univano, ovvero il confine di quello che era un tempo il suo territorio, adottò una tecnica che ai tempi della Guerra dell'Empireo non non aveva mai usato. Essendo nuovamente unito con la propria ombra si si separò nel preciso istante in cui valicò il Cielo venusiano creando così un altro se stesso, perfetto e potente come "l'originale" dal momento che era lui a manovrarlo. Asmodai proseguì la salita mentre Shuusei, o meglio Bes come era chiamato nel Paradiso, prese il suo posto in attesa dell'Arcangelo che lo stava per raggiungere. La divisione con Bes sarebbe servita certamente a distrarre Michael mentre guadagnava terreno ma anche per un'altro vantaggio. Asmodai sorrise mentre continuava a guardare la Luce, gli occhi fissi in essa mentre orgoglioso di essere tra tutti quello che non aveva paura non rimpiangeva di non avere più un Dio da servire ma di essere il Dio di se stesso.Di riflesso anche Bes sorrise mentre sollevava la sciabola davanti al viso posizionando la lama in modo che il filo non nascondesse il suo volto e un attimo dopo l'avvolse con il suo potere, toccava a lui rispondere all'attacco.*

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  •  Michael Arcangelo 

    ‎*Accecato dalla suo desiderio di sangue, segue il demone a tutta velocità, ad un occhio esterno poteva sembrare un piccolo sole pronto a bruciare qualsiasi cosa si pari sul suo cammino, amico o nemico che sia. Nonostante tutto un sezione del suo cervello registra la divisione di Asmodai, anche se viene tacitata dalla fame di combattimento, sempre con la sua risatina folle si scaglia contro a Bes caricando un fendente con tutta la sua forza, per poi sussurrare sensuale e voglioso* Andiamo, fratello non scappare da me! Lascia che ti dimostri...IL MIO AMORE!

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  •  Asmodai Bes ‎*Asmodai tenne l'orecchio teso verso i due mentre Bes accusò il colpo prontamente, arretrando nell'etere di diversi metri per poi far oscillare la spada per liberarsi delle fiamme dell'Arcangelo.Shuusei era un altrettanto infimo avversario dal momento che non possedeva un corpo fisico dato che il suo aspetto era solamente un riflesso della parte organica, quindi la ferita al fianco venne praticamente accusata totalmente anche se di per sé non poté sentirne il dolore* Sicuro che non sia solamente un fuoco di paglia? *Lo prese in giro mentre si metteva in posizione d'attacco, con la sciabola stretta nella mano destra, il braccio alzato e piegato verso l'esterno pronto per scattare, cosa che accadde dopo pochi attimi e a sua volta fu avvolto da lingue di fuoco dai colori freddi ed effluvi nocivi. Si scagliò contro Michael con la lama all'altezza della gola per invogliarlo ad ingaggiare con lui uno scontro ravvicinato, che li vedesse impegnati in un combattimento in cui le lame venivano sempre incrociate.Nel frattempo Asmodai aveva rallentato la sua salita fino ad arrestarsi completamente osservando il combattimento molto più in basso.*

    31 minuti fa · Mi piace

     

  •  Michael Arcangelo 

    ‎*FUOCO DI PAGLIA?! A LUI?! Il Signore del fuoco! L'angelo più fulgido del paradiso?!* Volevo giocare con te Asmo, ma mi stai facendo arrabbiare e se continui così ti ammazzo subito! *Fa roteare con perizia la spada fiammeggiante nella manodestra, calibrando il colpo, calcolando con cura con quanta forza caricare per non diminuire troppo i tempi di quel gioco delizioso! Quindi risponde all'invito del demone para il colpo, cercando di rimanergli vicino più tempo possibile, quasi volesse assaporare il profumo del suo sangue appena esso inzierà a scorrere fuori dal corpo del demone ♥* Finalmente ti sei deciso a ballare!

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  •  Asmodai Bes Questo non era un combattimento? *Domandò con aria sfacciata mentre eseguiva un perfetto giro su se stesso per caricare ulteriormente la forza per sferrare un altro fendente andando a colpirlo nuovamente sull'ala precedentemente ferita. Subito dopo gli diede una forte spallata per spostarlo, altra provocazione, ripetendo l'attacco mirando al fianco destro.Intorno a loro c'erano angeli, anime, osservatori e anche gli altri Arcangeli che non osavano minimamente mettersi in mezzo alla loro lotta, non solo per paura ma anche per non ricoprire il ruolo di "Guardia", anche perché Dio non si era pronunciato in merito! Sembrava assente ora più che mai, pure con quello che si prospetta un feroce spargimento di sangue in territorio Sacro!Nel frattempo Bes si guardò attorno velocemente per poi tornare a fissare Michael leccandosi le labbra con aria famelica*Allora? Questo amore? Non canti per me? *Si sossolse in una nube nera che evaporò subito per poi rimaterializzarsi alle sue spalle sferrandogli un calcio alla base del tronco*
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  • Michael Arcangelo E cos'è un combattimento se non una danza tra guerrieri?! *Scoppia a ridere divertito da quella citazione di un libro mortale! Non riuscendo però a trattenere un ringhio quando colpisce nuovamente l'ala incrinando l'ossatura, che certo sarebbe guarita, ma come è normale che sia la struttare delle ali era quella che impiegava più tempo a rigenerarsi. Osserva per un secondo gli occhi fissi su di loro, codardi! era circondato da un branco di codardi! Questa sua distrazione aveva dato un vantaggio al demone, dandogli il tempo di apparirgli alle spalle e mollargli un colpo che suo malgrado accusa spostandosi in avanti di diversi metri prima di riacquistare l'equilibrio e attaccare nuovamente il moro* Canta tu per primo! Io dimostro il mio amore facendo suonare le nostre spade! *Si solleva per far piombare su di lui un nuovo fendente dall'alto in moda da usare l'intero peso del suo corpo oltre alla potenza della sua spada per attaccare*

 

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  •  Asmodai Bes ‎*Sollevò il viso vedendo piombargli addosso l'Arcangelo con la spada fiammeggiante e spostandosi con un leggero ritardo viene ferito al braccio sinistro. Il suo viso perse l'espressione ilare, andandola a sostituire con qualcosa di serio e maligno, perverso mentre lasciava che dalla sua ferita si liberasse uno spruzzo di veleno che si diffuse nell'area circostante a loro andando anche a penetrare nella ferita sull'ala di Michael. Il suo compito era quello di tenere occupato l'Angelo per lasciare ad Asmodai uno dei loro colpi. In questo modo Bes si riavvicinò a Michael e a quel movimento Asmodai cominciò a scendere ad alta velocità, incrementando il proprio peso per accrescere la propria forza fino a diventare come una sorta di cometa nera il cui scopo era quello di tornare a fondersi come la propria metà come una fusione nucleare dal momento che erano uno e due. Shuusei incrociò nuovamente la sciabola con la spada rossa ed infuocata di Michael e restandogli più vicino possibile gli sibilò* Sei morto. *Qualche istante più tardi Asmodai piombò loro addosso generando un'esplosione di pura energia che andò ad illuminare in modo abbagliante i due Cieli di Venere e Mercurio distruggendo le anime più semplici e gli angeli inferiori*

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  •  Michael Arcangelo ‎*Il veleno che gli penetra nella ferita lo fa sibilare di dolore, il profondo bruciore di quella sostanza gli provocava in una parte sensibile come l'ala lo deconcentra per qualche istante. Ma risponde subito al colpo di Asmodai, stringensodi più vicino a lui, le gambe leggermente divaricate per aumentare la stabilità abbassando il baricentro e quindi riuscire a fare più forza. Nell'alscoltare le parole del demone avverte la seconda Aura demoniaca, che aveva ignorato fino a qualche sitante prima, piombare verso di loro, ha giusto il tempo di chiudersi nelle ali e concentrare una parte del suo potere in essere per attutire l'impatto che una terrificante scarica di energia lo stravolge facendolo arretrare di una 30ina di metri e incrinando la sua armatura in diversi punti, oltre a dilatare la ferita sulla sua ala* NON MUOI COSì FACILMENTE ASMODAI! *Gli ringhia contro scostando le ali dal suo viso, una maschera di odio e follia! Dalle file, l'unico che ha il coraggio di fiatare è Raphael, visto il forte legame di amicizia che lo lega all'arcangelo rosso, ma tutto ciò che riesce a sussurrare è "Michael"*

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  •  Asmodai Bes ‎*Con un sorriso maligno osservò Michael sgusciare fuori dalle sue ali scarlatte, ormai Shuusei era stato riassorbito durante l'impatto e Asmodai era tornato ad essere un'unica cosa liberando completamente la propria aura affinché nessuno osasse avvicinarsi. Nel frattempo la ferita al braccio si era rimarginata e con un gesto noncurante della mano sinistra i sistemò i lunghi capelli corvini dietro la spalla*Lo so, non c'è alcun bisogno di gridare, Michael, ti sento perfettamente.*Mosse lentamente le ali color blu notte e si guardò attorno, inquadrando il volto di Raphael e gli sorrise, il quale, cercò di rispondergli con un'espressione dura e di rimprovero che però contribuì a divertire l'Arcangelo decaduto* Michael, domandati perchè sono venuto fin qui. *Guardò tutti gli altri che li stavano osservando come spettatori silenziosi* Domandatevi perchè mi scomodato a venire fin qui. Sydonay non fa mai niente per niente. Quei ragazzini? Tsk... certo che no, siete stati degli sciocchi a pensare che mi prostrassi alle vostre stupide richieste per loro. *Tornò in silenzio sollevando lentamente la sciabola verso la Luce Eterna richiamando a sé un nucleo di energia angelica, che aveva continuato a conservare dai tempi antichi e la liberò affinché si propagasse come un'onda d'urto che fece disperdere gli abitanti dell'Empireo lasciandoli ben lontani da loro. Bene, ora mancava un solo passaggio per mettere a tacere Michael e così non avrebbe avuto più alcun ostacolo per invadere il Regno dei Cieli* circa un minuto fa · Mi piace
  • Michael Arcangelo ‎*Osserva il demone con attenzione, mentre la ferita sull'ala si sutura con il suono di nua bruciatura. Lui lo sapeva che di quei mocciosi non gli fregava nulla, l'aveva detto e ripetuto al consiglio e alla voce che l'unico modo per fermare Asmodai era scendere da lui e mozzargli la testa. L'ordine, l'equilibrio Michael! Ecco il loro fottutto ordine e il loro fottutto equilibrio! Se lo dovevano mettere in culo! Ma come l'altra volta a chi sarebbe toccato il lavoro sporco?! A LUI ovviamente!* Ti abbiamo dato una buona scusa per salire da noi no?! Non vorrai già concludere questo ballo?! *Sogghigna, lasciandosi nuovemente prendere fuoco, ma non più le consuete fiamme, ma le fiamme divine di cui brucia il suo nucleo, fiamme tanto intense da consumare persino lui stesso a volte. Sorride rimettendosi in piedi e concentrando lui stesso la sua energia. Avrebbero fattò una gran bel casino, un esplosione del genere poteva cancellare tutto il cielo di Venere...divertente...*

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  •  Asmodai Bes ‎*L'osservò con attenzione e represse un sorriso soddisfatto, proprio quello che ci voleva. Era stato fin troppo facile. Imitò a sua volta l'Arcangelo e lasciò che la forza del suo nucleo l'avvolgesse in una sorta di aura formata di scariche elettriche e di fulmini che variavano il loro colore da verde acqua a nero.*Mi spiace doverti deludere ma a differenza tua io ho una guerra da preparare. *Detto ciò si mosse ridiscendendo nuovamente, più veloce che mai conscio che Michael lo avrebbe inseguito imprecando diverse stupidaggini come "Vigliacco" e così via, ma il suo scopo era quello di varcare i cancelli del Paradiso. Superò il Cielo di Mercurio, il cerchio di Angeli e di Anime sentendo sempre l'aura del Fuoco seguirlo*

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  • Michael Arcangelo *Digrigna i denti quando il demone gli sfugge nuovamente!* ODIO GIOCARE AD ACCHIAPPARELLA COGLIONE! COMBATTI! *Gli urla alle spalle gettandosi all'inseguimento, il suo potere ancora crepitante come una foresta in fiamme, il fuoco tanto intenso da essere quasi bianco, le ali color sangue chiuse sulla schiena per aumentare la velocità della sua discesa, stufo di quei giochetti, stufo di non avere il combattimento che tanto desiderava!* ASMODAAI!!

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  •  Asmodai Bes ‎*Superò i cancelli che aveva sfondato precedentemente per accedere all'Empireo e continuò ad allontanarsi seguendo la grande catena che collegava i due regni a quello materiale fermandosi qualche istante dopo praticamente quasi in modo istantaneo voltandosi verso Michael* Ora posso giocare come dico io. *Lasciò l'occhio destro annerirsi completamente, segno che era sia Sydonay che Asmodai e si preparò con la sciabola. Sollevò sopra lo zigomo la pesante arma, avvolta nella sua forza e nella sua aura per poi andare contro all'Arcangelo* Sguaina la spada e muori per mano mia!

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  • Michael Arcangelo ‎*Non gli importa nulla delle voci che gli urlano di fermarsi, che sta facendo il gioco del demone, di Raphael che urla il suo nome e di tornare in se! Lui è in se, e finalmente, completamente, nuovamente sestesso, dopo secoli di restrizioni, finalmente aveva una nuova succulenta battaglia per se! Come potevano non capire! come potevano cercare di fermarlo?! Continua la sua picchiata a folle velocità, una meteora fiammeggiante! Si schianta su Asmodai, spada contro spada, sorriso folle, occhi persi dalla follia affogati nel oceano blu e nell'oceano nero di quelli di Asmodai* Muori con me!

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  •  Asmodai Bes Sarà un ottimo modo per dare il via all'Apocalisse. *Urlò contro con un sorriso sadico e calcolatore mentre le lame delle loro armi cantavano e vibravano al loro scontro. Con un gemito e un lungo strido le loro spade si separarono e nuovamente i due erano l'uno di fronte all'altro. Se fosse morto in quello scontro insieme a Michael negli inferi i suoi alleati avrebbero avuto il compito di assediare la corte di Lucifero per ucciderlo, e alla loro testa ci sarebbe stata Mamba, la sua creatura perfetta, nata da sé sì, ma con un nucleo proprio nonostante fosse un'emanazione. Assolutamente un piano perfetto qualsiasi fosse stato l'esito. Una volta liberato Uriel e aperti i cancelli per la fine del Mondo Mamba avrebbe dovuto occuparsi dei due figli di Bes per forgiare nuovamente il suo nucleo, custodito nei loro geni affinché potesse tornare in vita nuovamente.*Mi spiace Michael, ma nessuno ha mai pensato che in tutto questo tempo io abbia pianificato ogni cosa, ogni respiro, ogni battito di ciglia, ogni singolo gesto.*Prese respiro e caricò ancora, sentiva il proprio corpo fremere come durante le sue messe, i suoi riti, come durante le riunioni con Mamba per pianificare i passi per procedere alla loro avanzata. In quell'istante mentre si trovava di nuovo quasi faccia a faccia con l'Arcangelo, rivide la figlia mentre sorrideva languidamente alle sue proposte e annuiva all'assegnazione dei suoi compiti. Magnifico. Avrebbe cominciato a ridere se solo ne avesse avuto il tempo.*

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  • Michael Arcangelo ‎*Era eccitato, fisicamente eccitato, da quanto non gli capitava una cosa del genere?! Dall'ultima grande guerra non sensiva ogni suo senso così attivo e presente, ogni fibra del suo corpo urlare dal desiderio.* Sarebbe un ottima idea dar via all'Apocalisse *Gli sibila contro lasciando che il metallo delle loro armi danzi una contro l'altra, che la loro energia si sfidi con guizzi di potere* Non mi interessa cos'hai pianificato! La tua fine è giunta qui! e dopo di te...scenderò negli inferi a fiare piazza pulita! *Gorgoglia come se stesse per avere un orgasmo fisico! il solo pensiero di "lavarsi" nel sangue di tutti i...suoi fratelli caduti...lo rendeva ebre di eccitazione, piacere e follia...quella era la loro danza finale! l'ultimo tango delle loro spade!* Voglio essere l'ultima creatura che i tuoi occhi vedono!

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  •  Asmodai Bes Puoi provarci, uccellino. Io sono qui, ti mangerò in un solo boccone! *Urlò a sua volta mentre sfruttava il vuoto per aumentare la propria forza e la velocità tanto che la propria corazza cominciò a scricchiolare in modo sinistro, come se si stesse schiantando contro un muro invisibile, incapace di contenere la potenza racchiusa nel corpo dell'angelo decaduto.Doveva riuscire a concludere in quel momento quello scontro. Non doveva perdere altro tempo, non doveva lasciare che Michael vivesse, e dopo lui sarebbero seguiti gli altri!Sollevò la sciabola e mirò al suo nucleo.*

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  • Michael Arcangelo ‎*Gli occhi scintillanti fissi su Asmodai*Insieme Fratello! *Ringhia sarcastico, rotenado un ultima volta la spada nella mano destra, un gesto automatico quasi un tick. osserva le mosse del demone, che sia! Sarebbero finiti insieme in quella zona di nulla...una morte splendida! Punta a sua volta la propria spada al nucleo del demone, si stavano avvicinando, uno contro l'altro! le armi puntate una al nucleo dell'altro! L'impatto produsse un rumore agghiacciante, le armature si infransero una contro la forza dell'altro e in un tempo indescrivibile, forse un secondo, forse una vita, le sue spade penetrarono contemporanemente la pelle delle due creature ultraterrene...*

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  •  Asmodai Bes ‎*Nonostante quello stridore e il dissolversi delle loro armature intorno a loro regnava il buio, il silenzio, l'infinito. Una luce accecante si scaturì dai loro corpi nell'esatto istante in cui i loro nuclei vennero trapassati l'uno della spada dell'altro restando uniti petto a petto, ognuno con una mano stretta sulla spalla dell'altro affinché il fendente andasse a buon fine. Si fissarono negli occhi intensamente consci che forse avrebbero davvero dato inizio a qualcosa di più grande dello stesso Creatore, qualcosa che mai e poi era stato osato dal momento che era proibito. L'equilibrio si stava per incrinare, si stava per infrangere in quel solo momento. I due regni tremarono e calò il silenzio ovunque.Uriel si avvicinò alle sbarre indistruttibili dell'Apocalisse fissando davanti a sé con aria grave e tesa, sentendo l'odore della battaglia giunta al suo climax, negli Inferi tutti erano in ascolto, radunati alle porte di Colpa e Morte mentre Lucifero era immobile nel suo seggio, con le dita affondate negli intarsi decorativi dei ricchi braccioli, conscio nell'unica volta della sua esistenza che era spacciato, o che presto lo sarebbe stato.Quando la luce si diradò Asmodai rimase come pietrificato, gli occhi fissi davanti a sè in quelli di Michael avvertendo la spada incandescente nel suo petto, tuttavia era vivo e no, il suo colpo non era andato a vuoto perché anche Michael era stato colpito nel petto, nel suo nucleo. Erano uniti per merito del loro furore. I due si guardarono e all'unisono richiamarono a sé le lame.Era dunque finita?Un attimo di assoluta tranquillità, di assoluta perfezione fino a che i due non vennero nuovamente separati.Michael venne come risucchiato verso l'alto, verso l'Empireo mentre Asmodai cominciò a precipitare verso gli Inferi.*

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