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Autore: telesette    07/04/2012    2 recensioni
[Due come noi/Kyou kara ore wa!!]
Mentre stringeva in mano il suo fazzoletto, Riko si commosse al pensiero di ciò che era legato a quel piccolo pezzo di stoffa ripiegato.
Al centro era ancora macchiato di rosso, ma non aveva il coraggio di lavarlo ( se l'avesse fatto, non avrebbe avuto più lo stesso significato per lei ). Per quanto incredibile in effetti, non poteva fare a meno di ripensare con tenerezza alla volta in cui Mitsuashi le aveva avvolto quel fazzoletto attorno ad una ferita...
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Due come noi ( 今日から俺は!! Kyō kara ore wa!!, letteralmente «Da oggi, io!!» ) è un manga creato da Hiroyuki Nishimori e serializzato in Giappone dalla Shogakukan su Shonen Sunday.
La serie parla di due ragazzi,
Takashi Mitsuhashi e Shinji Ito, che si incontrano per la prima volta di fronte a due parrucchieri. Tutti e due hanno deciso di cambiare vita diventando due teppisti che pian piano durante la storia diventeranno famosissimi. Uno decide di cambiare tingendosi i capelli di biondo ( segno distintivo dei teppisti giapponesi ), l'altro invece cambia la sua pettinatura alzandosi i capelli tanto da essere soprannominato da molti "porcospino". Molte saranno le avventure di questi due giovani eroi, un mix tra divertimento e violenza.

 

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Due come noi (Bokura wa family)

Galeotto il fazzoletto

Mentre stringeva in mano il suo fazzoletto, Riko si commosse al pensiero di ciò che era legato a quel piccolo pezzo di stoffa ripiegato.
Al centro era ancora macchiato di rosso, ma non aveva il coraggio di lavarlo ( se l'avesse fatto, non avrebbe avuto più lo stesso significato per lei ). Per quanto incredibile in effetti, non poteva fare a meno di ripensare con tenerezza alla volta in cui Mitsuhashi le aveva avvolto quel fazzoletto attorno ad una ferita...
E pensare che era accaduto tutto per caso.

***

 

Un paio di delinquenti da quattro soldi si erano messi in testa di aggredirla e, grazie alla sua discreta abilità nelle arti marziali, Riko era riuscita a buttarli giù senza problemi. Mitsuhashi aveva assistito a tutta la scena, restando seduto in disparte e battendo le mani con un sorriso idiota.
Un idiota, questa fu la prima impressione che Riko ebbe di lui.
Un giovane teppista, con i capelli tinti di biondo, che oltretutto non aveva alzato un dito per aiutarla...
Vigliacco!
Riko aveva appena finito di apostrofarlo così in malo modo che, quando uno dei farabutti si rialzò per colpirla con il collo tagliente di una bottiglia rotta, si ritrovò un taglio sanguinante lungo il dorso della mano. Subito ovviamente si mise in guardia ma, prima che potesse reagire, Mitsuhashi aveva già distratto l'attenzione di quel verme per poi sferrargli un pugno poderoso in piena faccia.
Riko lo guardò stupita.
Lo aveva giudicato male e, nonostante gli avesse dato del "vigliacco", lui si era preoccupato di prendere le sue difese.
Certo, era noto che Takashi Mitsuhashi fosse un bugiardo e inaffidabile mascalzone ma, in quanto fondamentalmente buono e sensibile, non gli andava giù che la gente andasse in giro ad accusarlo di vigliaccherìa. Nel tirare quel pugno, si era sbucciato leggermente le nocche così, prima che se ne andasse, Riko gli avvolse la mano con il suo fazzoletto.
Mitsuhashi rimase stupito dal repentino cambio di atteggiamento della ragazza che, da acida e severa, si era come trasformata: la sua espressione era diventata infatti molto più dolce, con una luce particolare negli occhi e un vistoso rossore sulle guance; fu in quel momento che, abbassando repentinamente lo sguardo, Mitsuhashi si accorse del sangue che le gocciolava dalla ferita...
Subito si tolse il fazzoletto e, afferrandola piano per il polso, si accinse a sua volta ad avvolgerglielo attorno. Riko rimase senza parole, piacevolmente colpita dal suo gesto, e si stupì enormemente che quello fosse lo stesso teppistello biondo di cui ( a sentire le voci che circolavano in giro ) non c'era assolutamente da fidarsi.
Lui e Riko si guardarono negli occhi per un istante dopodiché, arrossendo anche lui come un peperone, Mitsuhashi scoppiò a ridere nervosamente. Subito disse che non era nulla, che si era trattato solo di una sciocchezza, e se la diede a gambe da quella situazione così poco "virile"... Insomma, lui voleva essere un leader, un tizio davanti al quale tutti dovevano tremare dalla paura, e non poteva farsi vedere così timido di fronte ad una ragazza.

***

Galeotto il fazzoletto!
Ancora adesso, rivedendo il sangue che vi era sopra, Riko sorrideva commossa.
Solo più tardi si sarebbe resa conto che la gentilezza con la quale le aveva fasciato la mano ferita altro non era che il vero aspetto di Mitsuhashi.
Non solo il biondo teppista sleale ed attaccabrighe che tutti conoscevano ( e che lui cercava in tutti i modi di essere, per farsi rispettare ), ma anche un ragazzo dolce e premuroso... Quello era il Mitsuhashi di cui si sentiva fortemente attratta e perdutamente innamorata!


FINE

   
 
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