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Autore: secretdiary    09/04/2012    1 recensioni
Ho scritto questa One Shot per un contest sulla Neve.
Ho ipotizzato che ogni stagione fosse una sorta di spirito, condotto per mano dalla propria Fata Guida.
Così è anche per Inverno, creatura fatta di neve e la sua Signora, la giovane Tanya, Principessa dei Ghiacci.
Spero che vi piaccia!! ;)
Bisous
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Piccola annotazione prima di iniziare:
Cari lettori, innanzitutto vi ringrazio per aver aperto questa storia e per aver scelto di spendere un po' del vostro tempo per leggerla.
Vi rubo solo un paio di righe prima di lasciarvi al racconto: è finalmente uscito il mio primo romanzo.
Ora, finalmente, sono un'autrice pubblicata.
Se amate le storie fantasy, nel campo destinato al mio profilo, trovate tutte le informazioni relative al romanzo.

Grazie per l'attenzione ;)
Buona lettura!!
Bisous *-*

Il regno d'Inverno

«Domani sarà il gran giorno.

Siete emozionata?» domandò una giovane donna dai lunghi capelli biondi che cadevano dritti e lucenti sino al pavimento di cristallo.

La sua interlocutrice si distese in un sorriso luminoso, emozionata al solo pensiero di ciò che sarebbe accaduto il giorno dopo.

«Sì.

Avverto il mio cuore battere con rapidità mentre la mia mente immagina ciò che accadrà».

Come a dar maggiore vigore alle parole, ella condusse una mano al petto, fasciato da una leggera veste diafana.

Essa non aveva spalline ed avvolgeva morbida il corpo flessuoso della giovane.

Dai fianchi alle caviglie l'abito si allargava, per permettere al tessuto fresco e leggiadro di giocare con ogni movimento della fanciulla.

I suoi piedi erano scalzi, solo il sinistro era avvolto da una sottile cavigliera di oro bianco che catturava la luce, riflettendola creando così abbaglianti giochi luminosi.

«Sono certa che tutto andrà per il meglio, principessa Tanya».

La principessa posò il suo sguardo argenteo ed elegante come il ghiaccio sulla sua dama di compagnia che si stava appuntando un fermaglio a forma di fiocco di neve al lato sinistro del capo.

«Me lo auguro; devo onorare mia madre» rispose osservando il suo volto riflesso nel grande specchio.

Tutto il popolo notava la sua somiglianza fisica con la Regina, e la stessa Tanya non poteva rinnegare di averne ereditato i tratti.

Il suo volto era sottile, dall'ossatura delicata.

Entrambe possedevano un incarnato latteo, in netto contrasto con i lunghi capelli neri come le tenebre che cascavano sempre ribelli alle spalle.

Tanya sfiorò le sopracciglia scure ed esili, sotto le quali erano stati applicati quattro diamanti purissimi.

I suoi occhi erano invece due gemme d'argento, due limpide superfici di laghi ghiacciati, o almeno così parevano a chi aveva l'onore e il privilegio di poterli osservare da vicino.

Tanya dischiuse le carnose labbra rosse come il fuoco e un leggero alito di vapore fuoriuscì dalla sua bocca.

«La Regina sarà fiera di voi, non c'è dubbio» la rincuorò la bionda dama di compagnia.

Tanya si voltò verso di lei, prendendole le mani affusolate.

«Ti ringrazio, per tutto» concluse.

La giovane chinò il capo, congedandosi per lasciare la principessa, l'erede della grande Regina dei Ghiacci da sola nella sua camera.

Tanya sapeva che per l'evento che sarebbe avvenuto l'indomani mattina avrebbe dovuto dormire, o almeno provarci, così non si sarebbe sentita in colpa per la stanchezza dovuta alla notte insonne che avrebbe trascorso vagheggiando sul grande evento; quindi raggiunse un meraviglioso fiore in boccio, grande quanto lei.

I suoi petali erano richiusi su loro stessi, come uno scrigno che volesse proteggere i segreti che custodiva.

Tanya allungò una mano, a sfiorare un petalo bianco, talmente puro, scevro dalla contaminazione di ogni altro colore.

Magicamente il bocciolo si aprì, come se volesse allargare le sue braccia per accogliere la principessa.

Celato dai petali si trovava un magnifico materasso niveo, imbottito con l'essenza stessa delle nuvole.

Tanya si lasciò scivolare su di esso.

Immediatamente il fiore si richiuse, proteggendo la giovane nel suo sonno.

Tanya era la figlia della Regina dei Ghiacci, conosciuta anche come la Fata dell'Inverno, colei che rappresentava quella stagione, lasciando che il suo bianco manto ovattato coprisse tutto il mondo.

Quell'anno la Regina aveva deciso che sua figlia ed erede avrebbe guidato l'Inverno in sua vece.

Era una prova, per rendersi conto di quale fosse il grado di preparazione di Tanya.

La principessa aveva ormai sedici anni, e presto sarebbe subentrata alla madre nel ruolo di Signora dei Ghiacci.

La notte era trascorsa rapida come il battito d'ali di una farfalla e il sole del mattino, pallido e debole, segnò l'inizio di un nuovo giorno.

Tanya venne preparata da Luce, la dama di compagnia, per il Grande Viaggio.

La principessa avrebbe infatti dovuto volare visitando ogni luogo del mondo, così da condurre la Stagione Bianca con sé.

Ella indossava un semplice abito bianco, sorretto da due spalline sottili che parevano catene formate da gocce di brina.

La schiena della principessa era scoperta, così da permettere alle ali di manifestarsi senza difficoltà.

Il popolo del Nord, regno della Regina dei Ghiacci si era riunito nell'ampia piazza sulla quale si affacciava il palazzo abitato dalla famiglia regnante, in trepidante attesa, desideroso di celebrare il momento che dava inizio alla sua stagione favorita.

Tanya e Luce raggiunsero l'ampio balcone che dava sulla piazza.

Il popolo del Nord, caratterizzato da una fisionomia flessuosa e da capelli bianchi, acclamò la propria principessa.

Ella venne raggiunta da sua madre, identica a lei.

La donna le posò sul capo una tiara d'oro bianco, adornata con un diamante a goccia che pendeva sulla fronte.

«Buona fortuna, amor mio» mormorò con dolcezza.

Il cerimoniale prevedeva che nessuna parola sarebbe dovuta essere pronunciata, ma la Regina non poteva lasciar partire la figlia senza una manifestazione dell'amore che provava per lei.

Tanya annuì sorridente, dopodiché prese l'urna che Luce le stava porgendo e la scoperchiò.

Da essa fuoriuscì un lieve fumo azzurrognolo, tendente al grigio.

Inizialmente appariva informe, successivamente però un corpo prese forma.

Esso divenne un uomo, evanescente ed intangibile.

Il suo petto ampio era nudo e sotto il fumo che doveva essere la pelle si scorgevano vene di neve, nelle quali scorrevano con rapidità i fiocchi di una bufera.

All'altezza della vita la figura perdeva in nitidezza, confondendosi in una nube grigiastra.

Quell'uomo, quel fantasma di nubi e neve era Inverno, la Stagione Fredda, la più rigida e dura.

Inverno chinò il capo riccio al cospetto di Tanya, dopodiché si rialzò e le porse un forte braccio.

Tanya lo afferrò.

In quell'esatto istante brividi la percorsero, dalla punta delle dita dove quel contatto aveva inizio, galoppando su per l'arto, sino a raggiungere un punto ben preciso tra le scapole.

Era come se Tanya fosse stata colpita da una scossa di gelo.

La pelle della schiena cominciò a pulsare, muovendosi ad un ritmo tribale, animalesco.

Improvvisamente due stiletti di ghiaccio bucarono l'epidermide, aprendosi successivamente in due ali.

Bianche, venate d'argento.

Apparivano fragili e forti al contempo; delicate ed indistruttibili.

Inverno sorrise indietreggiando, librandosi al di sopra della piazza.

Tanya agitò le ali due volte, dopodiché spiccò il volo, congiungendosi al suo compagno.

Non appena le loro mani si sfiorarono di nuovo, fiocchi di neve caddero sui volti protesi verso il cielo del popolo del Nord.

Tanya non si era mai sentita più libera.

Non si era mai sentita così in sintonia con se stessa.

Era pace, serenità, miste ad euforia, ad adrenalina.

Erano emozioni piene e totali, trascinanti.

In un'estasi di libertà, Tanya diede in una fresca rista che si tramutò in una brezza d'aria gelida che lambì le terre sopra le quali la principessa e il suo compagno stavano fluttuando.

Il Grande Viaggio ebbe inizio.

Tanya ed Inverno, trasportati dal forsennato galoppo dei cavalli di vento gelido, segnarono l'inizio della Stagione Fredda, che subentrava ad Autunno e alla sua Fata.

Leggeri fiocchi di neve vennero generati dalla veste di Taya, dal suo battito d'ali e dal passaggio di Inverno.

Essi si posarono su ogni superficie del mondo, ovattandolo, come a volerlo indurre in un caldo letargo.

L'abbraccio della neve strinse a sé la Vita, per prepararla all'arrivo della Primavera.

Tanya sapeva che il suo momento sarebbe durato solo tre mesi, ma non le importava.

Quei mesi sarebbero stati condivisi con Inverno, poi entrambi avrebbero salutato il Principe dei Fiori e Primavera, che avrebbero portato il disgelo.

Ora però Tanya non voleva pensarci.

Quello era il suo momento.

Tanya prese per mano Inverno che le sorrise.

Il loro regno era appena iniziato.

   
 
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