Le tre lanterne luminose si liberarono nell’aria,volando nel cielo scuro,allontanandosi da noi in gran velocità. I bambini tesero le mani verso di esse,come se volessero riprenderle e farle scendere, ma loro non sapevano che ,come quelle lanterne, che se ne erano presto andate ,anche loro lo avrebbero fatto a breve. La nostra emozione era tantissima,osservavamo i loro visetti incantati verso quelle lucine perse nell’oscurità della sera. Andavano sempre più lontane,ormai erano irraggiungibili. Tutti esultammo,accompagnando il volo con urla ed applausi. Leo le indicò con le dita – Sono diventate delle stelle! – gridò,mentre GO lo stringeva – Si sono diventate delle stelle,piccolo,non è meraviglioso? – il tono della voce dello hyung era diventato particolarmente profondo e dolce,riusciva a trattenere appena la sua grande commozione per un momento così bello. Leo saltellò gridando – GO appa valle a prenderle! – – Oh Leo come pensi che io possa prenderle? Guarda quanto sono lontane. Ormai non potremmo più prenderle,sono volate via per sempre. – il visetto di Leo assunse un’espressione triste e contrariata,così GO sorrise per consolarlo. – Sai qual è il lato positivo del fatto che siano volate così lontano del cielo? Adesso da lì su potranno esaudire ogni nostro desiderio. – Tutti rimanemmo ad ascoltarlo,aveva delle belle parole per ogni momento,eravamo davvero colpiti. Joon non riuscì a trattenere la malinconia che lo invase,era già sul punto di piangere. – Oh guardate – rise Seung ho – Joon sta piangendo – tutti i bambini lo circondarono – Lee Joon appa perché piangi? Sei triste? – chiese Lauren stringendogli la mano – Lee Joon appa piange perché non potrà più rivedere i suoi bambini - spiegò GO. Io stringevo la piccola Dayoung,la principessina dagli occhioni neri,quella che tutti avevano definito la principessa di ghiaccio e che ora ci mostrava il suo cuore senza esitare. Nascose il visino tra le pieghe della mia maglia – Perché non potremo più rivederci Mir appa? Ho fatto qualcosa di sbagliato? – la sua voce era così bella per me,adoravo ascoltarla parlare. Mi diceva piano che non volesse lasciarci,lei voleva rimanere con i suoi appa. – No,Dayoung, tu non hai sbagliato niente,sei stata davvero una brava bambina. – la voce mi tremò – Ma sai,è arrivato il momento che voi torniate dai vostri genitori. – le sorrisi, avrei tentato di tutto pur di rincuorarla. Thunder si teneva lontano da noi,il suo carattere era sempre così timido ed impacciato. Durante tutto il corso del programma non aveva parlato molto,ma era sempre stato presente ed aveva stretto un legame profondo con Leo. I bambini lo guardavano,aspettando anche i suoi abbracci. Tutti noi,in realtà, sapevamo bene che lui non si avvicinasse ai bambini non perché non volesse salutarli,ma perché se lo avesse fatto sarebbe stato più difficile lasciarli andare. I nostri bambini,avevamo trascorso tre favolosi mesi insieme,eravamo cambiati tanto,ma soprattutto, ci rendevamo conto che fosse di più le cose che avevano insegnato loro a noi che noi a loro. Ora non erano più timidi nei nostri confronti,eravamo davvero diventati parte della loro vita,come se ci fossimo conosciuti da sempre. Uno dopo l’altro i loro genitori sarebbero venuti a prenderli. I genitori di Dayoung si avvicinarono,era arrivato per lei il momento di andare. La abbracciai. Lei mi diede un bacio sulla guancia ed io ricambiai. Tutti la presero in braccio e la salutarono con amore. Le espressioni degli altri erano esattamente come la mia,eravamo consapevoli che quello fosse il nostro addio. Era sempre più difficile trattenere le lacrime. Un saluto speciale andò al suo appa prediletto GO,colui che per primo aveva fatto breccia nel suo cuore,colui che l’aveva aiutata ad essere più sicura di sé e meno timida. Il GO chiacchierone che ha sempre una parola per tutto,in quel momento non riuscì a dire niente,strinse solo la sua piccola,tenendo nel suo cuore le sensazioni di quell’ultimo abbraccio. Suo padre la prese,era davvero il momento di andare. Si avvicinarono anche i genitori di Lauren. La salutammo tutti,la nostra fidanzatina, la nostra bellissima bimba,gioiosa e divertente. Joon la prese in braccio – Quando sarai più grande ti prometto che andremo a vedere gli elefanti insieme – Lauren sorrise – Lauren,mi daresti un bacio? – chiese Joon,lei annuì, dandogli un bacino sulla guancia – Grazie Lauren – stava di nuovo per piangere,si trattenne appena. – Ti voglio bene Lee Joon appa – – Anche io Lauren –. Seung ho appa, l’abbracciò forte a sé. – Quando starai per sposarti dovrai chiedermi il permesso,ok? – anche i suoi occhi erano lucidi ora. Riuscì a rubarle un bacino sulle labbra,per lasciarla,poi,nelle braccia del padre. L’ultimo ad essere rimasto con noi era Leo,il nostro unico maschietto. Da parte sua ci fu prima un saluto veloce e corse subito tra le braccia dei genitori. Fecero qualche passo,ma poi, il piccolo Leo tornò indietro. Si gettò piangendo tra le braccia del suo appa Thunder,che lo strinse forte a sé. – Non voglio dire addio agli appa. – – Devi andare con i tuoi genitori piccolo – – Perché? – – Perché è giusto così Leo – . Sapevo esattamente quanto fosse difficile dire quelle cose per Thunder,neanche lui avrebbe mai voluto lasciarlo andare. Tutti ci stringemmo in torno a loro. – Su Leo non piangere,un giorno ci rivedremo – provò a dire Joon – Te lo prometto – . Il piccolo si staccò piano dall’abbraccio di Thunder,asciugandosi le guanciotte rosse piene di lacrime. – Ciao appa – disse,tornando a stringere le mani dei suoi genitori. Li guardammo mentre tutti e tre si allontanavano ,era come una profonda ferita nel nostro cuore. Era così,ormai eravamo soli. Le telecamere si spensero,l’ultima storia di Hello Baby si era conclusa. Ci sentivamo così vuoti. I nostri bambini se ne erano andati,lo avevano fatto davvero. Per tutta la cena avevano continuato a ripetere: “ la prossima volta che ci vedremo mangerete a casa mia” “la prossima volta che ci vedremo dovremo comprare le bolle di sapone”, questo probabilmente aveva reso più difficile il nostro distacco,non riuscivo a non pensarci. GO mi mise una mano sulla spalla – È stata davvero una splendida avventura – disse – Hyung, credi che si ricorderanno di noi? – – Non possiamo saperlo,sono così giovani,io non ricordo niente di quando avevo la loro età,ma la verità è che io alla loro età non ho avuto cinque appa così disastrosi come lo siamo noi. Penso che sia difficile dimenticare i casini che abbiamo combinato – ridemmo tutti, aveva ragione. – Su,è ora di tornare a casa,domani ci aspetta un duro lavoro. – era tornato il nostro caro e severo leader Seung ho, attraversammo tutti insieme la strada che avevano percorso anche i nostri bambini per lasciarci, era davvero molto tardi. Davvero li rivedremo ancora? Non possiamo che sperarlo.