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Autore: NEPTUNE 87    05/11/2006    3 recensioni
Ho visto che molti di voi mi hanno chiesto il seguito di NON LASCIARMI... e così eccolo qui. Cosa sarà successo ai nostri eroi 5 anni dopo? Leggete e commentate!!! CIAO ps leggete fino in fondo, è un consiglio
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IL RITORNO




Erano passati quasi 5 anni da quando Sosuke era partito . Kaname si sentiva terribilmente sola. Era vero però che nei primi tempi Sosuke le scriveva molte lettere, raccontandole cosa stesse facendo e di come si stesse svolgendo la missione. Durante quel periodo Kaname si sentiva felice, per lo meno sapeva che il suo amato si interessava a lei, e questo la ricompensava di tutto il dolore e la solitudine che provava per la sua assenza. Purtroppo però più il tempo passava e più le lettere di Sosuke diminuivano. Nell'ultimo anno aveva ricevuto 4 semplici telegrammi dove il sergente le mandava a dire che lui stava bene. Nonostante la freddezza della missiva Kaname era sollevata, sapeva che il suo Sosuke era vivo e stava bene, e questo le bastava.
Quel giorno Kaname stava rileggendo alcune lettere di Sosuke, si sentiva particolarmente triste e leggere quelle lettere non la facevano certo star meglio, la mancanza di Sosuke si sentiva, ma allo stesso tempo si sentiva scaldare il cuore, le parole che lui le scriveva erano piene di affetto. Era distesa sul letto, quando improvvisamente sentì suonare il campanello. Andò ad aprire e quello che vide davanti a lei non le piacque per niente.
"Signorina Kaname posso entrare? Devo parlare di una cosa molto delicata"
"Si tratta di Sosuke, vero?" Kaname aveva capito che se Tessa era venuta a farle visita era successo qualcosa di veramente grave.
"Esatto" disse il comandante molto seriamente.
Kaname fece accomodare la sua ospite in salotto. "Vuoi del thè Tessa?" "Sì, grazie"
La ragazza dai lunghi capelli si avviò in cucina e mise sul fuoco la teiera. Mentre aspettava che l'acqua bollisse, si immerse nei suoi pensieri. Erano passati circa 6 mesi da quando aveva avuto per l'ultima volta notizie di Sosuke. Quel giorno stava studiando un libro di storia medievale, forse studiare era una parola grossa, cercava di concentrarsi su qualcosa che non fosse Sosuke. Erano più di 2 mesi che non si faceva sentire, nè una lettera, nè un telegramma. La cosa cominciava a renderla nervosa e preoccupata; non era mai capitato che rimanesse senza sue notizie per tutto quel tempo. Ormai cominciava a pensare che gli fosse successo qualcosa di veramente terribile. Mentre si imponeva di non pensare al peggio, squillò il telefono. 'Sarà sicuramente Kyouko' pensò Kaname. Infatti l'amica le telefonava tutti i giorni per sapere cosa stesse facendo e come stesse. In fondo Kyouko sapeva cosa stesse provando la sua amica, era disposta a supportarla finchè Sagara non fosse ritornato.
*Pronto, chi è?* *Ciao Kaname sono io* la ragazza non riusciva a credere alle sue orecchie, dall'altra parte dell'apparecchio c'era il suo amato e le stava parlando.......*Pronto Kaname sei ancora lì* il sergente la risvegliò dalla trance in cui era caduta. *Sosuke, sei veramente tu?* *Certo! Chi vuoi che sia!* Kaname cominciò a piangere senza un motivo ben preciso, forse perchè stava sentendo la voce del suo amato, o forse perchè in quel momento sapeva ce non gli era successo niente ed era vivo. *Sosuke, non farlo mai più!* *Cosa?* chiese il sergente *Non sparire mai più. Anche se ti è difficile, cerca di mandarmi anche solo una riga in cui mi dici che stai bene. Non puoi capire quanto mi hai fatto stare in ansia questi ultimi mesi! Ti prego non farmi più passare dei momenti del genere. Non riuscivo a capire perchè non ti facessi sentire, ho pensato addirittura che........* Kaname non riuscì a terminare la frase i singhiozzi glielo impedivano. *Non preoccuparti, ti prometto che non ti farò più stare in pena. Tu non sai quanto mi sia costato non darti più notizie, purtroppo però la missione me lo impediva. Ma ti giuro che questo non accadrà mai più. Il sentirti così in ansia mi spezza il cuore, non voglio che tu soffra in questo modo* La ragazza si sentì sollevata da quelle parole e così cercò di calmarsi e di riprendere una conversazione normale.
Quel pomeriggio passarono ore e ore al telefono raccontandosi tutto quello che era successo in quegli ultimi mesi, e quando fu il momento di lasciarsi, il dolore fu forte.
*Mi dispiace Kaname, ma i miei compagni mi chiamano. Purtroppo devo lasciarti. Ti prometto che ti chiamerò al più presto,e se non mi fosse possibile ti scriverò.* *D'accordo. Allora a presto. Sosuke ricordati che ti amo da morire* *Ti amo anch'io Kaname. Ciao* *Ciao*.
Kaname si risvegliò dai suoi pensieri quando sentì che la teiera stava fischiando. Spense il fuoco e la poggiò sul vassoio vicino alle tazze che aveva già posizionato.
Ripensò alla promessa che le aveva fatto il sergente, non era riuscito a mantenerla. Era da quel giorno che lei non aveva più una notizia su di lui. Nè una telefonata, nè una lettera, insomma niente di niente. Ora però avrebbe saputo la verità, Tessa era lì e le avrebbe comunicato la notizia. Qualunque fosse, Kaname sapeva che le avrebbe cambiato la vita.
"Eccomi Tessa, scusa se ti ho fatto aspettare" "Si figuri signorina Kaname"
La ragazza si sedette vicino al comandante e le porse il thè. Il comandante ringraziò.
L'aria che si respirava in quel momento era veramente pesante, nessuna delle due voleva iniziare il discorso. Non riuscivano a trovare le parole per un argomento del genere, ed entrambe avevano paura. Finalmente Kaname prese coraggio e parlò per prima:"Tessa se sei venuta qui è per parlarmi di Sosuke. E così finalmente saprò il perchè non si sia fatto sentire in questi ultimi 6 mesi" "Ecco, vede Kaname la cosa da spiegare non è per niente facile" rispose il comandante cominciando a giocherellare con la sua treccia. "Vede il sergente Sagara......."

DUE ORE DOPO

"Mi dispiace veramente tanto signorina Kaname. Purtroppo non abbiamo potuto fare niente per impedirlo. Lo so che non è una grande consolazione però pensi che il sergente Sagara è stato un eroe"
Kaname stava piangendo calde lacrime, non riusciva a credere a ciò che Tessa le aveva appena detto. Ora finalmente tutto si spiegava. "Certo Tessa, è una magra consolazione però........"
"Il mio dovere ora è compiuto, posso andare. Per qualunque cosa mi chiami, sarò sempre a sua disposizione"
"Va bene. Se ne avrò bisogno ti chiamerò. Però forse è meglio se vai via subito. Non è per scortesia, ma in questo momento ho voglia di stare da sola e capire cosa devo fare. Sei stata gentile ad avvertirmi di persona, ti ringrazio"
"Mi sembrava assurdo e poco delicato avvisarla per telefono. Arrivederci signorina Kaname e mi raccomando si ricordi che la vita continua" Kaname fece un debole sorriso al comandante e la accompagnò alla porta. Una volta che il suo ospite se ne fu andato, Kaname si gettò sul letto e diede libero sfogo al suo dolore, in un lungo pianto liberatorio. Quel giorno la ragazza non si mosse dal suo appartamento, continuò a piangere finchè la stanchezza non prese il sopravvento e si addormentò.
Il mattino dopo Kaname si svegliò molto triste, ma con l'anima tranquilla, oramai sapeva tutto.


UN ANNO DOPO

Kaname si ritrovava all'areoporto, lo stesso che 6 anni prima aveva visto partire il suo unico vero amore.
Pochi giorni prima l'aveva contattata Tessa per avvisarla che la missione era finalmente terminata.
*Signorina Kaname, le posso ufficialmente comunicare che la missione è terminata, quindi se lei vuole venire all'areoporto per ............ sì insomma mi ha capito* *Certo Tessa non preoccuparti, ho capito benissimo. Vuoi sapere se sono disposta a venire all'aereoporto per venire a prendere Sosuke.* *Esatto* *Certo, verrò non preoccuparti*
Ora Kaname si trovava lì e stava aspettando che tutti scendessero dall'aereo. Man mano che il tempo passava, la ragazza vedeva arrivare i soldati che avevano participato alla missione e con loro vide arrivare le bare di coloro che purtroppo non ce l'avevano fatta. Kaname non riusì a sopportare quella visione ed inevitabilemente si mise a piangere spostando lo sguardo sul pavimento dell'areoporto.
Improvvisamente si sentì toccare la spalla. Non si voltò sapeva chi era.
"Kaname"
La ragazza si girò e quando vide la persona che le stava davanti gli buttò le braccia al collo.
"Sono finalmente tornato. Mi dispiace di non aver mantenuto la mia promessa"
"Non importa Sosuke, l'unica cosa davvero importante è che tu ora sia qui. Ti prego stringimi forte!"
Sosuke obbedì. Anche lui aveva sentito la mancanza della ragazza e non vedeva l'ora di poterla riabbracciare.
"Kaname devo dirti una cosa importante" "Che cosa?" chiese la ragazza
"Sono stato affidato ad una nuova missione" la ragazza si sciolse dall'abbraccio. "Un'altra missione? E per quanto starai via?" "Per sempre" la ragazza non riusciva a credere alle sue orecchie, non era possibile era appena tornato e già se ne andava di nuovo, lasciandola sola. "E in che cosa consisterebbe questa nuova missione?" "Visto il mio impegno nell'ultima missione, il comandante mi ha concesso una missione molto speciale. Devo proteggere una persona. Una persona molto importante. La persona a cui tengo più della mia stessa vita. La persona per cui sono riuscito a tornare in patria sano e salvo. La persona il cui solo pensiero mi faceva sopportare il dolore della lontananza e mi dava la forza di continuare. La stessa persona che ora sta piangendo davanti a me. La persona che io amo e che amerò per tutta la vita.
Insomma la persona che devo proteggere, la mia nuova missione sei tu Kaname!"
La ragazza non riusciva a credere alle parole del sergente, la missione a cui si sarebbe dedicato per tutta la vita era lei!!!!
Kaname si gettò di nuovo nelle braccia del suo amato e lo baciò.
"Ti amo Sosuke, e ti amerò per sempre"
"Kaname ti amo anch'io e ti prometto che d'ora in poi non ti lacerò mai più"
I ragazzi si baciarono di nuovo e nessuno osò disturbarli, in fondo dovevano recuperare tutti gli anni che avevano perduto, ma in fondo avevano tutta la vita davanti a loro!


   
 
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