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Autore: Princess Kurenai    12/04/2012    4 recensioni
" Andy! Porta fuori la spazzatura! Sta per passare il netturbino!"
Il ragazzo sospirò, dando un colpo con i piedi al pavimento per allontanarsi dalla scrivania con la sedia.
" Sì, mamma...", esalò con tono seccato.
" Non alzare gli occhi al cielo! Tocca a te oggi!", ribatté la donna passando velocemente davanti alla porta della stanza di Andy senza però guardarlo - ormai conosceva alla perfezione le reazioni del figlio.
[Andy Davis/Sid Phillips]
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Garbage man
Fandom: Toy Story
Personaggi: Andy Davis, Sid Phillips
Genere: Introspettivo, Fluff
Rating: Verde
Avvertimenti: What if? (E se…), Shonen-ai, OneShot
Conteggio Parole: 1688 (FiumiDiParole)
Note: 1. Non so come abbia iniziato a shipparli ma… presa dalla follia ho scritto questa oneshotXD mi piacciono insieme, cazzo XDD
2. Dedicata all’amore della mia vita! Ricordati che ti amo più della mia stessa vita e che ogni mio respiro, ogni mio gesto – sia piccolo che grande – è per te<3


{ Garbage man ~



" Andy! Porta fuori la spazzatura! Sta per passare il netturbino!"
Il ragazzo sospirò, dando un colpo con i piedi al pavimento per allontanarsi dalla scrivania con la sedia.
" Sì, mamma...", esalò con tono seccato.
" Non alzare gli occhi al cielo! Tocca a te oggi!", ribatté la donna passando velocemente davanti alla porta della stanza di Andy senza però guardarlo - ormai conosceva alla perfezione le reazioni del figlio.
" Non ho alzato gli occhi!", borbottò il ragazzo alzandosi dalla sedia per stiracchiarsi, accettando il fatto di doversi suo malgrado staccare dal computer e dalla partita online che stava facendo.
Si avviò lentamente fuori dalla sua stanza, e dopo aver evitato Buster - coricato in mezzo al corridoio -, scese più rapidamente le scale per andare subito ad infilarsi in cucina - nel salotto intravide di sfuggita sua sorella sul divano, troppo distratta dal programma che stava guardando su MTV per prestargli attenzione.
Si rimboccò le maniche e, mordicchiandosi le labbra pensieroso, chiuse la busta della spazzatura giusto in tempo per sentire il familiare rumore del camion dei netturbini fermo nella casa accanto.
Doveva muoversi se non voleva sentire le lamentele di sua madre e, caricandosi in spalla la busta con non poche difficoltà, corse fuori di casa mentre il camion si fermava davanti alla sua abitazione.
Affrettò il passo, mentre un ragazzo - che si muoveva canticchiando e ballando in modo quasi ridicolo - iniziava a sgombrare il marciapiede.
Inarcò un sopracciglio, stupito dalla presenza di quel nuovo netturbino.
Non lo aveva mai visto. Che fine aveva fatto il vecchio Mike?
" Salve!", lo salutò, fermandosi davanti al nuovo arrivato.
Ad occhio e croce doveva essere un suo coetaneo, forse aveva un anno o due in più e la muscolatura era leggermente più accennata - non era esagerato, era... perfetto. Lo scrutò ancora con crescente curiosità, e anche se gli occhi erano nascosti dagli occhiali, da sotto il berretto che indossava poteva vedere spuntare dei capelli scuri un po' lunghi ed il pizzetto.
Il netturbino notandolo, gli rivolse un ampio sorriso e, scostando dal suo orecchio la cuffia - dalla quale continuava ad uscire un vago brusio musicale -, lo salutò quasi allegro.
" Ehi! Andy!"
Andy rimase interdetto quando l'altro lo chiamò per nome, e solo quando si tolse anche gli occhiali fu in grado di riconoscerlo.
" Sid?"
Non poteva definirlo un 'amico'. Nella sua infanzia era stato il 'bambino del giardino accanto' e, dopo il trasloco, lui era diventato un semplice ricordo almeno fino alle scuole medie dove l'aveva incontrato ancora.
Avevano ovviamente frequentato compagnie diverse ma si erano rivolti la parola più di una volta quando si incrociavano per i corridoi... pura fortuna a dirla tutta, perché era raro vedere Sid a scuola.
Era sempre stato ragazzino problematico, forse a causa della sua famiglia, che passava due giorni a scuola e gli altri sospeso.
Andy ricordava i sospiri delle sue compagne di classe quando si parlava dell'altro. Tutte erano affascinate dal suo carattere ribelle, suscitando l'ira - mista all'invidia - degli altri suoi compagni che sentivano che non sarebbero mai riusciti ad eguagliare Sid...
Andy, dalla sua, aveva sempre trovato stupido l'atteggiamento dell'altro ragazzo, ma talvolta si era ritrovato a dover dar ragione alle ragazze: riusciva ad essere davvero affascinante.
Solo alle superiori aveva capito il perché ogni tanto si trovava d'accordo con i gusti femminili, non era stato semplice per lui accettare il fatto che gli piacessero i ragazzi - e lo era stato ancora di meno per il suo ex migliore amico per il quale si era preso una cotta - ma alla fine la sua vita non era cambiata poi così tanto.
Almeno fino a quel momento.
" In persona. Cazzo, sei cresciuto mocciosetto.", sogghignò Sid, sollevando senza troppa fatica il cassonetto per svuotarlo dentro il camion.
" Anche tu.", rispose con più calma Andy. " Quindi... ora lavori."
" Servizio per la comunità.", precisò l'altro ed il tono utilizzato fece capire al più giovane che non doveva essere la prima volta.
" Mi fai capire che sei recidivo. Che ci guadagni nel fare lo stupido?"
Quel commento era una mossa azzardata, forse pericolosa visti i trascorsi e la fama dell'altro, ma sentiva di non aver voglia di lasciarlo andare via subito. Anche perché osservare Sid sollevare le buste e i cassonetti aveva un qualcosa di... di interessante.
" E togliermi tutto il divertimento? Cazzo no!"
Andy storse lievemente le labbra, costringendosi almeno a quel punto a stare in silenzio e a far prevalere il buon senso.
C'erano almeno quattro punti negativi in quella situazione.
Primo, Sid stava lavorando e non poteva distrarlo. Secondo, era un poco di buono. Terzo, non erano propriamente amici ed era già strano parlargli in quel modo. E quarto... beh, anche se era un tipo potenzialmente pericoloso era pur sempre affascinante.
Restò quindi immobile, seguendo con lo sguardo i movimenti del più grande che finì presto il suo lavoro.
" Beh moccioso...", ghignò. " Ci si vede qui quando capita.", lo salutò salendo sulla scaletta del camion che, al segnale dato dai colpi delle mani di Sid, si mosse per proseguire lungo la via.
" S-sì!", si affrettò a rispondere Andy. " Ci vediamo qui!"
Quella situazione non era neanche lontanamente paragonabile ad una sorta di appuntamento ma, forse per curiosità, Andy si era ritrovato a portare fuori la spazzatura ogni volta che sentiva il rumore del camion... tutto per potersi soffermare almeno per qualche minuto con l'altro ragazzo.
Si sentiva uno stupido quando correva giù per il vialetto e, suo malgrado, la sua stupidità cresceva quando restava fermo ad osservare il camion che si allontanava senza essere riuscito a chiedere a Sid di vedersi al di fuori di quel contesto.
Non che si fosse preso una cotta per lui - ci aveva parlato quanto? Per quasi due mesi? - ma... sentiva davvero la necessità di incontrarlo senza quei vestiti da lavoro addosso, magari al Pizza Planet.


Puntuale come sempre, alle sue orecchie giunse il rumore del camion dei rifiuti e, correndo fuori dalla stanza, Andy scese in cucina per prendere il sacco.
Salutò distrattamente Molly ma si ritrovò a doverle prestare più attenzione.
" Ehi fratellone! Vai anche oggi a vedere il tuo fidanzato?", domandò la ragazzina con maliziosa curiosità, tipica della sua età.
Andy si bloccò, come pietrificato.
" Come scusa?"
" Ti ho chiesto se vai anche oggi a vedere il tuo ragazzo!"
" Oh... ma smettila Molly!" rispose in un borbottio. " Sid non è il mio fidanzato!"
" Ha anche un nome?!", rise la ragazzina e Andy si decise che fosse meglio ignorarla sul serio... anche perché il camion si stava fermando davanti a casa sua.
Lo raggiunse velocemente ma, dinnanzi a lui, non si piazzò l'ormai familiare figura di Sid, ma quella di un nuovo netturbino. Capì subito che le ore che erano stato date all'altro per aiutare la comunità erano terminate, e con loro anche le sue possibilità di vedere ancora Sid.
Gli sfuggì un sospiro affranto, conscio di aver perso definitivamente l'occasione di ottenere una sorta di appuntamento con l'altro ragazzo... e con quel pensiero fece dietro-front per tornare verso casa sua.
" Già ti manco, eh Andy?", la familiare voce di Sid lo bloccò, costringendolo a voltarsi verso il marciapiede. " E come cazzo darti torto?!", aggiunse divertito nel vedere l'espressione stupita del più giovane.
" Sid?"
Lo fissò senza riuscire ad aggiungere altro, riuscendo però a notare che stava particolarmente bene senza gli abiti che indossava per lavorare.
" Ho finito le ore di servizio.", spiegò semplicemente Sid senza che gli fosse stata fatta la domanda diretta, era come se sapesse che l'altro avesse bisogno di quella risposta.
" L'avevo sospettato.", ammise Andy avvicinandosi di qualche passo, per poi incamminarsi insieme all'altro lungo l'isolato senza una meta ben precisa.
"Allora, Andy. Sii sincero. Sei gay o cosa?"
Quella domanda, fatta a bruciapelo e senza il minimo tatto, lo fece sussultare.
" Cosa?"
Sid, alla sua risposta, si iniziò a ridere lasciando sempre più basito il più giovane.
" Hai sentito bene, idiota.", ghignò poco dopo, riprendendosi dalle risate. " Voglio solo avere la conferma."
" Conferma? Ma non..."
Era inutile negare - Andy lo sapeva fin troppo bene -, ma una piccola parte di sé gli ricordava che per quel suo orientamento sessuale poteva rischiare di perdere Sid... e non poteva permetterselo.
Perché? Perché, semplicemente, quel tipo gli piaceva davvero.
" Non sono cieco, e tu sei troppo intelligente e carino per non avere la ragazza."
Andy si fermò, costringendo anche l'altro a bloccarsi nel marciapiede.
Doveva fare il punto della situazione se non voleva impazzire o fare qualche stupidata.
Sid aveva detto, come se ne fosse certo, che lui non aveva la ragazza. Era effettivamente vero ma... non era quello il punto che gli stava facendo girare la testa.
Aveva detto che era carino.
Carino!
Quindi… lo reputava tale o era solo un commento senza senso?
Quei pensieri però lo aiutarono solo a sentirsi un completo idiota, perché tutta quella situazione lo stava facendo comportare come una ragazzina davanti alla sua prima cotta... ovvero in modo ridicolo.
Riprese a camminare, superandolo per impedirgli di guardarlo in viso.
“ Anche se fosse?”, riuscì a controbattere.
“ Perché se non lo fossi…”, Sid lo affiancò di nuovo con un ghigno stampato in viso, afferrandolo poi per la nuca con decisione. “ Non potrei fare questo.”, concluse prima di costringerlo ad un inaspettato bacio.
Se poco prima la testa di Andy stava girando per la confusione, in quel momento era certo che si sarebbe staccata, rimanendo attaccata alla mano dell’altro ragazzo.
“ Allora? Che rispondi?”, domandò Sid, una volta separatosi dalle labbra del più giovane.
“ Che… che potrei pensarci.”, rispose, cercando almeno di non sembrare troppo patetico.
“ Muovi il culo allora. Non ho intenzione di farmi dare altre fottutissime ore di servizio sociale per incontrarti, idiota.”, esclamò riprendendo a camminare con le mani in tasca, come se non avesse detto niente di importante.
Andy lo fissò con gli occhi sgranati, sentendosi arrossire all’inverosimile.
Aveva davvero fatto quella semi dichiarazione?
Beh, era indubbiamente nello stile dell’altro comportarsi in quel modo e Andy sapeva di non poter chiedere di più almeno per il momento.
“ Sid! Aspettami!”, lo raggiunse aumentando il passo.
“ Muoviti! Guarda che non ti aspetto più, mocciosetto!”, ribatté il più grande, piegando le labbra verso l’alto.
“ Non sono molto più piccolo di te.”, gli fece presente ricambiando il sorriso, decidendosi finalmente a fargli quella proposta che aveva rimandato per troppo tempo. “ Comunque, mi aspetterai se ti invito al Pizza Planet?”
   
 
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