Serie TV > Flor - speciale come te
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Autore: _Fy    12/04/2012    0 recensioni
Flor e Federico,apparentemente così diversi tra loro,eppure molto simili.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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“Buonasera signori, cosa posso portarvi?”

Solo dopo aver pronunciato quelle parole Federico si rese conto del pasticcio in cui si era messo; infondo, cosa gli importava se il suo migliore amico era uscito con la bambinaia? Era un pensiero che non avrebbe dovuto infastidirlo, anzi, avrebbe dovuto renderlo felice. Eppure una strana ansia mista a preoccupazione si era impossessata di lui, rendendolo inquieto e nervoso.

Matias, appena voltatosi verso Florencia, non poté fare a meno di sorridere vedendola con il naso appiccicato al menù, l'incertezza nei suoi occhi e quella strana smorfia che si dipingeva sulle sue labbra; la trovava così buffa. Era proprio quello che l'aveva colpito, il suo essere così spontanea, la sua sincerità, così visibile dai suoi occhi tanto da rendere le parole superflue.

Rise, mascherando il tutto con un colpo di tosse; non voleva di certo mettere a disagio la sua dama.

"Magari, potrebbe consigliarci qualcosa" annunciò con ancora il sorriso che gli incurvava le labbra.

Federico si sarebbe volentieri preso a schiaffi ma per sua grande sfortuna, la situazione non glielo concedeva. Cercando di non entrare nel panico più assoluto, tentò di entrare alla meglio nella sua parte.

"Potrei consigliare ai signori degli antipasti tanto per cominciare, magari qualcosa di semplice o preferite qualcosa di più sfizioso?"

Forse, sarebbe stato tutto più facile se davanti ai suoi occhi non ci fosse stato un Matias mezzo imbambolato ad una Florencia del tutto imbarazzata; con fare poco sospetto, si avvicinò quel tanto al tavolo da permettergli di pestagli un piede.

"Ahia!" protestò Matias.

Federico riuscì a stento a nascondere il ghigno soddisfatto sotto quello strato di peluria che aveva indossato per rendersi irriconoscibile, non che l'idea di fare del male al suo migliore amico lo facesse felice ma l'istinto aveva prevalso. Infondo, doveva preservare la sua bambinaia, se si fosse distratta troppo con l'amore, non sarebbe stata efficiente sul lavoro, si, quella era la sua scusante, più che valida ai suoi occhi, più che plausibile per giustificare quel moto di stizza che lo affliggeva ogni qual volta lo sguardo di Matias si poggiava sulla figura di Florencia.

"Ci affidiamo a lei" rispose una Florencia fin troppo taciturna, almeno per quella sera lo era stata. Si sentiva così imbarazzata dalla situazione, quel piccolo giochetto per non pensare al bel principe dagli occhi tristi, le si stava rivoltando contro; non che le dispiacesse la compagnia di Matias, era un bell'uomo ed aveva un carattere solare, era il suo sguardo però a trasmetterle timore, non erano quegli gli occhi in cui voleva specchiarsi.
Ignorare ciò che provava, non era mai stato il suo forte, ma per quella sera, aveva deciso di imporselo: cosa avrebbe potuto fare altrimenti? Conosceva bene la situazione in cui si stava ingarbugliando e non avrebbe portato a nulla di buono a lungo andare.
Congiunse le sue mani e se le accarezzò come per cercare conforto da se stessa, alzò lo sguardo verso il suo accompagnatore e puntò i suoi occhi nei suoi, infine sorrise.

A Federico non era sfuggito nulla, violentò se stesso per riuscire ad acconsentire con un cenno del capo e fare retromarcia per andare a consegnare le ordinazioni nella vana speranza che nessuno si accorgesse della sua presenza e del suo camuffamento.

"Allora Flor, parlami di te" le chiese d'un tratto Matias risvegliandola dalle macchinazioni del suo cervello. "Uhm, non saprei proprio cosa dirti... Oh ma, guarda quelli là" disse indicando una giovane coppia intenta in una degustazioni di formaggi "Stanno mangiando del formaggio con la muffa, bisogna avvertirli. Ehi voi at-te" non riuscì a terminare la sua frase, Matias le aveva coperto le labbra con la sua mano.
"Nessuno ti ha mai detto che non si indicano le persone?" la riprese bonariamente, poi sospirando continuò "E' proprio così tranquilla, non avranno nessuna intossicazione alimentare" finì il suo discorso con un sorriso.

"Oh" esclamò sorpresa la bambinaia mentre le sue guance si intinsero di un rosso scarlatto "Che figuraccia" mormorò poi, notando che tutta la sala, personale compreso, si era girata ad osservarla curiosa.
Abbassò lo sguardo in un attimo di vergogna, facendosi scudo con la frangia che le celava gli occhi.

Federico, nascosto dietro il bancone dei dolci, riusciva a stento a trattenere le risa: da quanto non rideva così? Un lampo di tristezza ottenebrò i suoi occhi scuri quando si rese conto di aver smesso dopo la morte dei suoi genitori, eppure per un attimo era riuscito ad assaporare ancora quella leggerezza che lo aveva avvolto come una coperta negli anni della sua giovinezza, anni privi di responsabilità, quando tutto il peso non gravava sulle sue spalle, quando loro c'erano ancora.

Così preso dai suoi pensieri non si rese conto del cameriere che sostava al suo fianco, accucciato com'era poteva solo vedere il piede del ragazzo muoversi ritmicamente. Alzò lo sguardo e si ritrovò sovrastato dalla figura di un ragazzo, poco più piccolo di lui, che lo guardava severamente, un cipiglio irritato sul volto e una mano posta sul fianco.
"Cosa ci fai qui invece di lavorare? Muoviti, nei sei pagato per oziare" gli avrebbe volentieri dato una lezione ma avrebbe mandato tutto all'aria in quel modo "Muoviti, servi quel tavolo" continuò, indicando proprio il tavolo dove il suo migliore amico e la bambinaia stavano amabilmente conversando.
Con sommo orrore si accorse della mano di lui protesa verso quella di lei; con uno scatto fulmineo prese tra le sue mani la brodaglia che portava con sé quel cameriere tanto antipatico e con passo deciso, ignorando il ragazzo che gli gridava contro di aver sbagliato ordinazione, si avvicinò al tavolo della coppia e con finta sbadataggine rovesciò l'intero contenuto sui pantaloni di Matias.

"Oh, mi scusi" mormorò con falso dispiacere.

Scusate l'assenza ma quest'anno ci sono gli esami e non ho tempo libero, non prometto aggiornamenti regolari ma farò del mio meglio per non abbandonare questa storia, sempre che ci sia qualcuno disposto a leggerla. Un bacione ^^

   
 
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