La
Città era fredda e silenziosa.
Di tanto in tanto, piccoli fiocchi di neve cadevano dal cielo scuro;
leggeri volteggiavano nell’aria scendendo lentamente al
suolo. Un uomo soltanto
vagava per quelle strade, il colletto del lungo cappotto alzato a
ripararsi dal
gelo, il passo svelto e lo sguardo basso.
La luna era tinta di una leggera sfumatura rossastra e ghignava
dall’alto del suo trono di nubi, portatrice di cattivi
presagi. Era sempre in
notti come quella che accadevano le cose peggiori.
L’uomo si guardò intorno circospetto, mentre
continuava a camminare…
non gli piaceva affatto quel silenzio. Di solito, quando tutto taceva,
era
preludio di qualcosa di spaventoso… e lui sentiva che
qualcosa di spaventoso
sarebbe accaduto.
C’erano stati comportamenti insoliti tra i membri del
Consiglio e nella
stessa Associazione, a volte, si udivano bisbigli strani, parole
sussurrate a
mezza voce che si zittivano appena orecchie indiscrete le
intercettavano.
Kaien Cross aveva subito capito che qualcosa non andava ed era per
questo motivo che era lì, quella sera, a cercare indizi che
potevano
avvicinarlo alla verità.
Avrebbe dovuto incontrare uno dei vampiri addomesticati che
l’Associazione aveva infiltrato nel Consiglio al servizio di
uno degli Anziani,
ma era da molto ormai che girava per quelle strade e il fatto che il suo informatore
ancora non
fosse arrivato era quantomeno sospetto.
D’un tratto, uno strano rumore attirò la sua
attenzione: qualcosa si
era mosso nell’ombra a pochi passi da lui. Kaien si
avvicinò lentamente al
portone di una delle abitazioni, i sensi all’erta e la mano
pronta sull’elsa
dello spadone.
Fu in quel momento che la figura sinistra si scagliò contro
di lui.
L’uomo fece appena in tempo a sguainare la spada e a spingere
via
l’aggressore. La creatura lo fissò con un ghigno
e, urlante, si scagliò di nuovo
verso di lui, con più forza e più determinazione.
Kaien lo respinse ancora.
Non era il suo uomo quello, eppure era sicuro che quel livello E stava
aspettando proprio lui… in qualche modo, il Consiglio aveva
saputo.
Con grande abilità fece roteare la spada sulla sua testa per
dare al
colpo più energia, poi sferrò
l’attacco. Ma appena prima che la sua lama
raggiungesse il vampiro, il boato sordo di uno sparo
squarciò l’aria. Davanti a
lui, la creatura si dissolse in un cumulo di polvere.
«Non è tempo di giocare», disse una voce
alle sue spalle.
Kaien si girò lentamente, le labbra piegate in un sorriso
beffardo.
«Non c’era bisogno che intervenissi!»,
esclamò. «Stavo per ucciderlo».
Tohga Yagari, compagno e amico di sempre, lo fissò per un
lungo
istante, la canna del fucile ancora fumante.
«Rido», disse. «E’ vivo e si
sta dirigendo verso la residenza dei
Kuran».
Kaien sgranò gli occhi, mentre un’espressione di
puro terrore si
dipingeva sul suo volto.
Era nelle notti di luna rossa che accadevano le cose
peggiori… quella,
non avrebbe fatto eccezione.
NOTE AUTRICE: Salve a tutti ^^
Questa flash avrebbe dovuto essere pubblicata millemila mesi fa' ormai, appunto a conclusione della prova che si è svolta tra la Kaname House e la Zero House nel VKfansforum per cui è stata scritta ma che è rimasta esclusa dai sondaggi finali. Purtroppo, per mancanza di tempo e impegni vari, rimanda oggi e rimanda domani, siamo arrivati a questo punto X°°D
La storia si colloca prima dei fatti che la Hino ci narra nel suo manga e cioè proprio quando il caro zio Rido irrompe in casa Kuran e fa strage dei poveri genitori della rintronata Yuuki e del Sommo Kaname *love*, supponendo che Kaien, da super hunter quale è, si sia accorto che qualcosa di grave stesse per succedere ma che sia stato "distratto" per evitare che potesse intromettersi.
Bene, non mi dilungo oltre perché anche adesso sono un po' di fretta ma pubblicherò nei prossimi giorni un'altra fic che ha partecipato e vinto una delle sfide della stessa prova.
Come al solito ringrazio chi ogni tanto mi legge e mi recensisce, in particolare Karmilla e lei sa perché ^o*