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Autore: Son Ken    15/04/2012    2 recensioni
[Sturm der Liebe/Tempesta d'Amore; 6° stagione]
Nelle cucine del Fürstenhof vi è un casino inimmaginabile. Sembra una giornata come tutte, ma Robert si è dimenticato di un evento importantissimo.
Ce la farà, con l'aiuto di Hildegard, André e una Laura arrivata giusto per l'occasione a creare il regalo perfetto per Valentina o lui e André faranno saltare in aria la cucina prima di completare la missione?
Genere: Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Buonasera, sporadici visitatori del vuoto cosmico.
Premetto che è la prima (e probabilmente ultima) volta che mi cimento a scrivere una fic su una soap opera.
Si tratta di una fan fiction su Tempesta d'Amore nel mio caso, una soap opera che va in onda su Rete 4 e che piace un sacco a mia madre. Infatti la fic l'ho scritta apposta per lei :3
La fic è ambientata nella 6° stagione (Robert Saalfeld/Eva Krendlinger) e racconta di un evento molto speciale che il caro protagonista maschile, per ragioni ignote, si è completamente dimenticato.
Buona lettura!

Sturm der Liebe © Bea Schmidt.

Alles Gute zum Geburtstag!

Era primavera e un luminoso sole brillava su Monaco di Baviera e soprattutto su quel lussuoso albergo immerso nel verde chiamato Fürstenhof. Tutto procedeva per il verso giusto, Alfons accoglieva i clienti con un sorriso e molta cordialità mentre Peter portava le valigie di questi nelle varie suite senza accusare il minimo segno di stanchezza nonostante ci fosse il pieno. In  cucina… beh, lì c’era il caos più totale.
Da quando Robert e André si erano ritrovati a dover collaborare forzatamente nessuno sapeva più cosa fare o chi ascoltare. Hildegard con un’infinita dose di pazienza cercava di sistemare la situazione cercando di far concordare i due. Peccato che entrambi avessero una testa dura quanto il cemento armato, quindi l’impresa della donna sembrava impossibile agli occhi di tutti.
«Tu sei pazzo! Dobbiamo pensare ad un menù di cucina francese per la serata, chiaro?»
«Cucina francese? Ma mi prendi in giro?! Siamo in Germania!»
«Dobbiamo preparare delle portate deliziose in tavola, non mi sembra il caso di presentare la solita minestra!»
«Allora cuciniamo all’italiana! O hai intenzione di cucinare lumache a dei finanzieri?!»
Era ormai mezz’ora che discutevano senza che uno dei due desistesse dall’appoggiare una tesi completamente contrastante con quella dell’altro.
«Ah, se ci fosse Laura… almeno potrebbe prepararmi una cioccolata calda con i fiocchi per non farmi pensare a questi due muli per un po’…»
Esclamò la Soonbichler, mentre cercava una tazza per la cioccolata in bustina che voleva prepararsi.
«Salve a tutt-Ma che sta succedendo?!»
Era entrata una ragazza e cordialmente aveva cercato di salutare, ma dovette interrompersi nell’abbassarsi per non ricevere in testa la padella tirata da Robert, seguita subito da un pentolino a pressione. A quanto pare la guerra era diventata anche fisica, ora.
«Oh, Laura! Che bello vederti!»
«Salve Hildegard! È un piacere rivederla anche per me! Comunque… che sta succedendo?»
«Nulla, solo che tuo fratello e André a quanto pare hanno intenzione di uccidersi solo perché non sono d’accordo sul menù di questa sera… sai come sono fatti, no? Robert è sempre stato una testa calda, ma adesso ha trovato pane per i suoi denti! Ma che ci fai da queste parti? Non dovresti essere a Vienna, nella tua pasticceria?»
«Beh, visto che oggi è il compleanno di Valentina volevo prepararle qualcosa e consegnargliela di persona… sai che ho sempre odiato spedire freddi pacchetti da uno stato ad un altro»
Appena Laura fece il nome della bambina, Robert si paralizzò, il tegame ancora tra le mani e pronto ad essere lanciato verso lo zio.
«V-Valentina? Mein Gott, me ne ero dimenticato! Oggi è il compleanno di Valentina!»
Esclamò il ragazzo preoccupato, la sua bambina quel giorno festeggiava il suo primo anno di vita e lui se ne era dimenticato! Ah, se solo Miriam fosse stata ancora in vita gli avrebbe fatto una lavata di capo da far prendere i brividi persino alla povera Sybille che era dovuta crescere con una madre pronta a rimproverarla persino per la posizione dei suoi piedi.
«E adesso che facciamo? Io ancora non le ho fatto un regalo, non è certo un comportamento da bravo zio!»
«Non sei suo zio!»
«Fa lo stesso.»
«Perché… non le prepariamo una torta? Tanto sappiamo quali sono i suoi gusti preferiti, quindi la faremo sicuramente sorridere! Inoltre con la nostra esperienza il risultato sarà eccezionale!»
Hildegard non sapeva quanto si stesse sbagliando.

«VOI DUE! Le uova servono per il Pan di Spagna, non per tirarsele addosso! E… Hildegard, non pensavo di doverla rimproverare… ma quante volte le avrò detto che la crema pasticcera si mescola in senso antiorario?»
Laura era emotivamente distrutta. Altro che cuochi stellati, quei due erano un impiastro! E la signora Soonbichler a forza di riprenderli e cercare di fare da paciere non faceva altro che confondersi… di quel passo non sarebbero mai riusciti a preparare la torta in tempo per la festa organizzata da Werner e Charlotte.
«Smettila di fare la maestrina e pensa per te, Laura! Sbaglio o è ben 3 minuti che non mescoli il caramello? Puoi buttarla quella pentola, ormai!»
Robert era, se possibile, anche più ditrutto della sorella. Non solo doveva avere a che fare con quell’idiota di André; ma ora anche Laura e Hildegard, che solitamente erano impeccabili in tutto ciò che facevano, combinavano un disastro dietro l’altro. Laura poi… era una famosa pasticcera, e il caramello era una cosa basilare!
«Ora basta, smettetela! Fate le persone serie per una volta! Vi ricordate il matrimonio di quell’arpia di Barbara Von Heidenberg? Lì avete collaborato senza problemi, mi sembra! Valentina è anche più importante di quella strega, quindi vedete di fare un buon lavoro o lascio la cucina
La donna era sull’orlo dell’esasperazione. Non sapeva se buttarsi giù da un burrone oppure buttare giù quei due. Avevano un compito da portare a termine, dovevano mettere da parte i problemi personali per una volta e lavorare per la felicità di quella bambina.

« Zum Geburtstag viel Glück, zum Geburtstag viel Glück! Zum Geburtstag, liebe Valentina… zum Geburtstag viel Glück!»
Il coro intonato dai componenti della famiglia Saalfeld risuonò per tutta la sala, mentre tutti festeggiavano il compleanno della bambina.
L’indomani avrebbero dovuto ricordare l’anniversario di una morte, ma dettagli.
«Alles Gute zum Geburtstag, piccola! Guarda che cosa ti ho regalato!»
esclamò Eva abbracciando la bambina di cui era la babysitter, per poi scartare un pacchettino con un libricino di fiabe intitolato “Die Abenteuer von Emil Esel Land“ e iniziare a leggere qualche storia alla piccola utilizzando i pupazzi di Robert che l’avevano ispirata nella stesura di quelle avventure.
«E adesso… ecco la torta!»
Aveva annunciato Robert entusiasta, nell’annunciare il dolce al cioccolato e alla crema pasticcera preparato qualche ora prima con tanta fatica.
«Scommetto che una torta come questa costa un casino»
Commentò Jacob tra un boccone e l’altro, dopo che la torta era stata servita a tutti.
E aveva ragione, eh.
Ma la più grande ricompensa per loro non era il denaro che avrebbero potuto guadagnare sul mercato ma il sorriso felice della piccola Valentina che, a giudicare da come divorava la sua porzioncina, aveva davvero gradito il pensiero dei quattro cuochi.

   
 
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