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Autore: Franz3v    16/04/2012    2 recensioni
Questa è la storia di Sky un ragazzo del liceo, normale, che presto scoprirà di essere un custode molto potente, ma qualcosa in lui è diverso rispetto agli altri custodi, lui è in grado di riportare l'universo, ora in uno stato di caos nel suo ordine originario. buona lettura
P.S. questa è sempre balance solo modificata e migliorata per cui rileggete dal primo capitolo ;)
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kairi, Nuovo personaggio, Riku, Sora, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Salve a tutti e da ben un anno che non ci sentiamo beh per tutti quelli che hanno seguito Balance ed è piaciuto, un mi dispiace per questo lungo periodo di assenza ed un bel grazie per avermi seguito questa fino al capitolo 8 sarà una modifica dei capitoli scritti fino ad adesso e poi andrò finalmente avanti per cui buona lettura sperande che ci siate ancora :D





“No,ti prego non andartene, non lasciarmi da solo” disse un bambino dai corti capelli castani, con gli occhi azzurri in lacrime, mentre teneva stretta la mano di quella donna dai capelli neri corvino. Si trovava all’interno di una casa ormai distrutta, i mobili erano stati ribaltati, i vetri distrutti, i muri tutti rigati e pieni di solchi che sembrava fossere stati fatti da una lama di spada. Gli occhi castani della donna distesa, piena di tagli, e una ferita profonda allo stomaco, lo guardavano con tristezza, lacrime solcavano il viso di entrambi,ma sul viso della donna c’era un lieve sorriso, che era in contrasto con tutte le cose tristi li intorno, com le ultime forze che le erano rimaste la donna cercò di dire qualcosa al bambino, probabilmente suo figlio:
 
”Mi dispiace ma…” non riuscii a finire di parlare che spirò, in quel momento il bambino urlò di rabbia ed una strana aura oscura lo ricoprì interamente.
 
Aprì gli occhi, si trovava in uno strano posto, intorno a lui solo oscurità assoluta, riuscì però a distinguere sotto ai suoi piedi una strana piattaforma circolare dove era posto un mosaico, ormai quasi interamente nero eccetto per alcuni barlumi di luce, come se l’oscurità del suo cuore cercassedi cancellare ogni minima traccia della sua luce, era stanco, molto stanco, e ad un certo punto cadde all’indietro con la schiena rivolta verso il terreno, e i suoi occhi, ormai spenti e privi di luce si chiusero e il ragazzo sprofondò in un lungo sonno.Erano passati degli anni da quando stava dormendo, i suoi vestiti stranamente erano cresciuti con lui, i capelli erano diventati più lunghi, era più alto e il fisico aveva cominciato a definirsi. Ad un tratto una strana luce lo costrinse ad aprire gli occhi e ad alzarsi, la luce iniziò a ricoprire che dovette chiudersi gli occhi per non venire accecato da quella luce immensa, ma prima di farlo si accorse che il mosaico sotto di lui ora era diviso in due parti uguali, una nera e una bianca.
 
Sky si svegliò di soprassalto aveva il fiato pesante, il cuore gli batteva a miller, le goccie di sudore sulla fronte gli ricadevano sulle lenzuola bagnandole, alcune gocce scendevano per le guancie e Sky poteva sentire la loro umidità, il loro calore, aveva fatto di nuovo quell’incubo ormai era diventato un’abitudine, ma per quante volte avesse fatto quel sogno non riusciva proprio a trovarci un senso, la sua memoria partiva da tre anni prima, forse erano i suoi ricordi che tentavano di tornare a galla.

Sky venne distolto dai suoi pensieri da una voce femminile
 
”Sky,sbrigati o farai tardi anche oggi”
 
”Sì scendo subito” disse Sky, decidendo di risolvere quel mistero in un altro momento, e si alzò con fatica dal letto, dirigendosi verso il bagno grattandosi la testa con una mano, e sbadigliando fortemente, ancora con la bocca impastata. Èntrò nel bagno e si guardò allo specchio,si mise a posto quei quattro ciuffi sui suoi capelli marroni spettinati, e osservò le grosse borse che aveva sotto gli occhi, perché per quanto andasse a dormire presto quei maledetti incubi lo disturbavano, a volte era rimasto anche sveglio tutta la notte, ma ormai non si faceva più problemi. Una volta finito di mettersi a posto e di essersi lavato per bene, Sky osservò i suoi due occhi azzurri e per un attimo gli sembrò di vedere una minuscola luce bianca in mezzo alla pupilla dell’occhio sinistro, ma pensò subito che il poco sonno gli facesse brutti scherzi.
 
 
Scese in cucina e vide sua madre vestita questa volta con una gonna marrone chiaro, la maglietta con una scollatura a V sul grigio, i capelli biondi che le ricadevano sulla schiena fino a quasi metà, e con delle scarpe col tacco; la sua attenzione era rivolta verso i fornelli, stava preparando la colazione, ma appena si accorse della presenza di Sky, si voltò subito verso di lui incrociando i suoi occhi verdi con quelli azzurri dell’altro: “Ah…buon giorno Sky ,dormito bene??”chiese la donna con un sorriso leggero ma dolce allo stesso tempo:
 
” Ecco” a Sky non gli andava molto di mentirle” no, veramente no”rispose Sky con un tono un po’ triste ma con una faccia neutra, non voleva che sua madre si preocupasse troppo per lui, le dava già troppi problemi.
 
”Capisco” per quanto Sky si sforzasse, sua madre si preoccupava sempre per lui, infatti sul viso era stampata una faccia triste, proprio di una madre che vorrebbe capire un figlio:
 
“Se vuoi parlarne io sono qua ok?” cercò di sorridere ma la cosa non le riuscì molto bene
 
Sky per tutta risposta, tirò fuori uno dei suoi sorrisi falsi, che riuscivano a fregare chiunque e disse con tono allegro:
 
“Tranquilla va tutto bene, io ora vado ciao mamma, buona giornata” e senza dar tempo alla madre di rispondere al saluto era già fuori di casa.

 Sky si stava dirigendo a scuola quando improvvisamente, la testa iniziò a girargli e a pulasrgli, stava barcollando e in pochi secondi cadde rumorosamente a terra con la schiena rivolta verso il basso, e svenne.

 
"Presto accadrà presto" una voce rimbombava nella testa di Sky,ma per quanto si sforzasse non riuscì a ricordare di averla mai sentita, e infischiandosene di chi fosse iniziò a parlare:
“Chi sei??"
 
"Non è questo il momento adatto,dovrai intraprendere un lungo viaggio,sarà pericoloso,dovrai abbandonare tutto,fare dei sacrifici.....ma non temere avrai degli amici che ti aiuteranno,loro saranno la tua forza"

"Di che viaggio parli?Dove siamo?e chi sei tu?"
 
non ricevette risposta bastò un battito di ciglia, quando riaprì gli occhio stava osservando il cielo e c’erano delle persone attorno a lui, molto preoccupate, riuscì a riconoscere i vicini tra di essi, si alzò in piedi, e tutti iniziarono a chiedere se stava bene, lui con un cenno della testa disse di sì e corse subito verso la scuola visto il tremendo ritardo in cui era.

Non appena varcata la soglia della scuola,si precipitò subito nella sua aula,
 
"Oh,signor Sky abbiamo fatto le ore piccole vedo" il professore, un uomo bassetto, con il pizzetto, gli occhiali e i capelli quasi pelati a parte per il lati, lo stava guardando con uno sguardo truce.
 
“scusi proffessore non succederà più"disse Sky ancora con il fiatone sperando non lo mandasse in presidenza o gli mettesse la nota.

Ma fortunatamente il professore sospirò:”Vada al posto”
 
Sky non se lo fece ripetere due volte,andò subito a sedersi vicino ad una ragazza dai capelli corvini e snella che sembrava seguire la scena divertita,
 
"Ma dove diavolo sei finito mi dici?"
 
chiese la ragazza con uno sguardo divertito, mentre soffocava una risata, nascondendo il viso con una mano, cercando di non farsi vedere dal professore.
 
"Buon giorno anche a te Cecilia,comunque ho avuto dei problemi" lo sguardo Sky rimase puntato sulla figura di Cecilia, ogni giorno diventatava sempre più bella i neri capelli le ricadevano sulle spalle e alcuni ciuffi davanti le ricoprivano la fronte, era una delle ragazze più carine di tutta la scuola ma nonostante questo era ancora single, si vede che non aveva trovato ancora nessuno alla sua altezza. Lei e Sky si erano conosciuti pochi anni prima ed era scattata subito l’intesa erano grande amici, si raccontavano sempre tutto e spesso passavano i pomeriggi insieme.
 
Sky durante l’intera giornata scolastica cercò di trovare una spiegazione allo stano sogno, e lo strano svenimento del giorno stesso, poteva davvero trattarsi di una coincidenza?gli stava succendendo qualcosa?c’era qualcosa di cui era all’oscuro? non riuscì a trovare una risposta a nessuna di queste domande quindi una volta suonata la campanella si alzò dal banco con il morale sotto le scarpe. Ovviamente per migliorare la situazione un suo compagnio con i capelli verde smeraldo e i capelli rossi dritti su come una spazzola lo spintonò facendolo quasi cadere.

”Oh scusa Sky, ma i perdenti io non li vedo”

 
"Ora basta Lea,sei un bambino"lo rimproverò Cecilia seguendolo a ruota fuori dalla classe, e una volta raggiunto si rivolse a lui con uno sguardo molto arrabbiato e serio, era davvero arrabbiata, e quando lei si arrabbia e meglio non contraddirla, pensava Sky osservandola mentre compiva quel gesto.
 
"Insomma cosa vi prende a voi due, eravate così tanto amici,ma cos'è successo?"
 
"Diciamo che abbiamo preso strade diverse,ehi Sky" Lea si rivolse a Sky appena uscito, che lo guardò con uno sguardo freddo e noncurante.
 
"Che ne dici di una sfida come ai vecchi tempi??Ti ricordi vero??"
 
Sly si ricordava bene le loro sfide di quando erano piccoli, e Lea riusciva sempre a spuntarla alla fin fine.
 
"OK,ci sto!" Lea sorrise dopo che Sky ebbe accettato la sfida
 
Scesero in cortile e presero due bastoni,e mentre lo prendeva Sky pensava a due cose,la prima era il perchè Lea lo aveva sfidato e secondo perchè lui aveva accettato,ma decise di rispondersi dopo,perchè adesso doveva combattere, Cecila sperava di fermarli
 
"Ragazzi perchè dovete fare questa sfida,e da bambini di dieci anni!"e continuava a rimproverarli ma senza alcun risultato.
 
Intanto quasi tutta la scuola era lì intorno che li fissava, chi dalle finestre della propria classe, chi era li intorno come se stesse assistando ad uno spettacolo, e chi buttava un occhio ogni tanto.
I due si fissarono negli occhi, cominciarono a girare intondo senza aumentare o diminuire la distanza tra di loro, Lea prese la parola
 
"Lo sai che sarò io a vincere, perchè hai accettato?"
 
"Perchè voglio dimostrarti che ti sbagli"disse deciso Sky che partì all'attacco con un fendente verso Lea che lo parò facilmente, ma con sua sorpresa Sky molto rapido lo colpì alla gamba e Lea cercò di ribaltare la situazione cercando di colpire il suo avversario  alla spalla con un attacco dall’altro verso il basso ma Sky lo parò come niente fosse, era eccitato ma anche molto confuso ,dove aveva imparato a combattere così, era sempre stato battuto da Lea, il quale preoccupato dal cambiamento cercò di fargli perdere la concentrazione offendendolo
 
"Sei sempre stato un perdente,non sei mai stato un mio amico,volevo solo sfruttarti.
 
"Sky iniziò a colpire con collera tirava colpi a caso, la maggior parte dei quali non andava mai a segno e diceva a bassa voce
 
"Basta,smettila"
 
ma Lea non voleva smettere
 
"Scommetto che anche i tuoi genitori erano dei perdenti,per questo sono morti"
 
eccola,quella era la goccia che aveva fatto traboccare il vaso,Sky lasciò cadere il bastone per terra e con tutta la forza che aveva assestò un bel pugno sulla faccia di Lea,che cadde all'indietro,ma Light non aveva certo finito,lo prese per il colletto e lo sbattè contro il muro
 
"Non osare dire un'altra parola,chiaro?"
 
non appena finì quella frase, un'aura oscura ricoprì interamente il corpo di Sky,il suo sguardò cambiò,era pieno di rabbia e odio e Lea quando li vide fu terrorizzato
 
"Cosa...cosa diavolo sei??"
 
Infatti gli occhi di Sky non erano come prima, il colore nero pece delle pupille si era espanso nell'iride. Sky stava per colpire ma il cielo divenne scuro,l'aura intorno a lui scomparve e i suoi occhi tornarono normali, per qualche strana ragione sentiva che quella nube non era nulla di buono, e una strana paura gli attanagliava lo stomaco,
 mentre accadeva tutto questo, dal nulla comparvero delle strane creature nere,
di diversa forma e grandezza.
 
Fu il finimondo le creature iniziarono ad andare contro chiunque gli si parasse davanti, tutti gli studenti urlando e spintonandosi uno contro gli altri, tentavano di scappare da quelle creature, ma alcuni di essere sfortunatamente erano già stati inghiottiti da esse, il loro cuore veniva risucchiato in un vortice nero ed un’altra stana creatura compariva.
Ad un tratto alcune creature si rivolsero verso Sky e gli andarono addosso pronte per afferrarlo e farlo diventare uno di loro.
 
"Evocala"disse una voce familiare
 
"Cosa?di che parli?"rispose Sky  ancora più spaventato e confuso che mai,
 
"Parlo dell'arma che può sconfiggerli,tu la possiedi dalla nascita,evocala!"
 
Sky spaventato mise la mano davanti per parare,anche se non sapeva come,l'attacco di quei mostri,ma prima che i mostri riuscissero a toccarlo la sua mano si illuminò,e la luce prodotta da esse si estese per diversi metri inglobando completamente il corpo di Sky e tutto la zona circostante.
 
  
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