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Autore: Akane    16/04/2012    0 recensioni
"Il ciclo si ripete
Mentre il cielo è dilaniato da esplosioni
Tutto ciò di cui avevo bisogno
Era l’unica cosa che non riuscivo a trovare
E tu eri lì"
Il nuovo singolo mi ha ispirato questa breve shot sul periodo di riferimento della canzone, quando Chester stava male ed hanno dovuto distruggere tutto per ricostruire ogni cosa, rapporti compresi, per poter andare avanti.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chester Bennington, Mike Shinoda
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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TITOLO: Burn it down
AUTORE: Akane
SERIE: RPF Linkin Park
GENERE: introspettivo
RATING: giallo
TIPO: one shot, pre-slash
PAIRING: MikeXChester
DISCLAMARIS: i personaggi non sono miei ma di loro stessi poiché reali. Quel che ho scritto io è pura immaginazione. Credo.
NOTE: ok, alla fine non ho potuto resistere nonostante ne avessi già fatte anche più di una su quel periodo chiave di Chester, quando alla fin fine le cose fra lui e Mike sono effettivamente cambiate. Questa volta la colpa è del nuovo singolo, Burn it down perché il testo è illuminante e autobiografico e per chi sa i retroscena di riferimento coglie tutti i particolari, ecco perché questa fic. Perché non ho proprio potuto non coglierli tutti. Dalle loro interviste di quest’anno si evince infatti che hanno veramente passato il periodo narrato in questa fic, dove tutto ad un certo punto è andato male, è crollato -come sempre- ed hanno dovuto distruggere tutto per ricostruire qualcosa di buono. Ciò che è descritto nella canzone. Ciò che ho ribadito nella fic. Un breve spaccato della loro vita, di quel momento chiave. Potrei dire che è una fic indipendente dalle altre mie serie precedenti. Spero vi piaccia questa mia interpretazione del testo che ho scritto in meno di un'ora. Buona lettura. Baci Akane

BURN IT DOWN

Il ciclo si ripete
Mentre il cielo è dilaniato da esplosioni
Tutto ciò di cui avevo bisogno
Era l’unica cosa che non riuscivo a trovare
E tu eri lì
In attesa di farmi sapere
Lo stiamo costruendo
Per romperlo di nuovo
Lo stiamo costruendo
Per distruggerlo ancora
Non vediamo l’ora
Di raderlo al suolo
I colori erano in conflitto
Mentre le fiamme salivano tra le nuvole
Volevo mettere le cose a posto
Ma non riuscivo a smettere di demolirlo
E tu eri proprio lì
Presa nel bagliore ardente
E io ero lì all’angolo
In attesa di farti sapere
Lo stiamo costruendo
Per romperlo di nuovo
Lo stiamo costruendo
Per distruggerlo ancora
Non vediamo l’ora
Di raderlo al suolo
Mi hai detto sì
Me l’hai urlato forte
Ed io c’ho creduto quando mi hai detto questa bugia
Io ho giocato al soldato, tu al re
E mi ha colpito, quando ho baciato l’anello
Hai perso quel diritto, di avere la corona
Ti ho reso forte, ma tu mi hai deluso
Così, quando cadrai, aspetterò il mio turno
Per soffiare sul fuoco
Man mano che il tuo rogo brucia
E tu eri lì
In attesa di farmi sapere
Lo stiamo costruendo
Per romperlo di nuovo
Lo stiamo costruendo
Per distruggerlo ancora
Non vediamo l’ora
Di raderlo al suolo
Quando cadrai, aspetterò il mio turno
Per soffiare sul fuoco
Man mano che il tuo rogo brucia
Non vediamo l’ora
Di raderlo al suolo
Quando cadrai, aspetterò il mio turno
Per soffiare sul fuoco
Man mano che il tuo rogo brucia
Non vediamo l’ora
Di raderlo al suolo

- Burn it down -

Come cazzo ho fatto a ricascarci per l’ennesima volta?
Come?
Sempre il solito ciclo, dannazione. Non imparo fottutamente mai, mai, mai!
È da quando ho cominciato a girare da solo con quella merda di gente che frequentavo che faccio così.
Mi intossico e cerco di pulirmi poi alla prima stronzata ci ricado. Sempre, sempre, sempre, cazzo!
Oh, fanculo, porca puttana!
Mi illudo ogni fottutissima volta che non lo farò più e poi mi trovo così, all’ombra di me stesso a star male come una merda e a comportarmi da merda e chiedermi come diavolo ci sono ricaduto!
È tutto uno schifo eppure questa volta andava bene, col gruppo abbiamo fatto due album che hanno venduto un casino, perché ho dovuto rifarlo?
Perché lo facevano altri?
Perché c’è stato uno stronzo che me l’ha proposto ed io mi sentivo figo?
O forse perché cazzo ne avevo voglia e non sono mai guarito realmente, ho solo fatto finta, magari…
Mi guardo intorno e vedo tutto una grande fottuta merda, eppure non andava davvero male.
Mi guadagno da vivere cantando, cazzo, sono conosciuto, sono qualcuno, me la spasso… eppure è sempre un fottuto schifo in qualche modo.
E dall’oro di cui sono circondato ho portato la melma ovunque tocco.
È come se il cielo fosse dilaniato di esplosioni ed è solo colpa mia.
Ora vedo cosa ho fatto, sono qua e mi dico che devo riprovare per l’ennesima fottutissima volta a smettere e mi chiedo cosa cazzo è successo questa volta che avevo tutto, perfino una famiglia.
Forse è che tutto ciò di cui avevo bisogno era l’unica cosa che non riuscivo a trovare… qualcuno da amare davvero… e che mi amasse…
Cazzo, avevo Samantah, prima che mi piantasse.
Perché non me ne è fottuto un cazzo quando mi ha mollato ed ho continuato a farmi di questa merda?
Amore… avevo l’amore. Lei mi amava. Ed io pure.
Eppure guarda qua, dopo aver distrutto tutto intorno a me, dentro e fuori, arriva Mike e mi guarda stupito.
Dapprima pensa che siano passati i ladri, poi un terremoto. Poi mi vede, vede la mia faccia sconvolta, come mi sono ferito da solo per la rabbia cieca, e capisce. Perché lui capisce sempre.
Lui ha sempre capito tutto anche se è stato al suo posto.
Forse non doveva, forse doveva prendermi a calci, forse doveva invadere il mio spazio invece che lasciarmelo.
Non abbiamo mai avuto rapporti seri ed è questa la verità.
Anche se devo dire che è stato l’unico pseudo amico che io possa dire d’aver trovato qua a Los Angeles.
Pseudo, appunto.
In realtà è strano anche con lui.
Dunque?
Si avvicina, sposta coi piedi le cose che ho buttato all’aria furiosamente e mi si inginocchia davanti, sono rannicchiato a terra e mi tengo le unghie piantate a sangue nella carne del viso che sanguina, devo avere un’espressione stralunata ed allucinata.
Non mi tocca ma mi fissa capendo, capendo, cazzo, che diavolo ho.
Come fa a capirlo?
Ed io?
Io come faccio a capire che capisce?
Non lo so ma non ho fottuti dubbi di merda.
E allora era Mike?
Lui quello che mi serviva?
Lui che mi capisse, che me lo facesse sapere, che mi desse… mi desse cosa?
Lui? Questo sguardo? Questo ‘ho capito tutto’?
Cosa, cazzo?
È lì ed aspetta come ha aspettato tutto questo tempo insieme a fare canzoni e musica. Ed aspettava me… aspettava di farmi sapere che c’era e mi capiva e sapeva tutto di me e percepiva ogni fottuto stato d’animo di merda.
Eppure siamo sempre stati in conflitto.
Io dicevo nero lui bianco per ripicca. Non penso che vedesse davvero bianco però era per darmi contro e le fiamme salivano fra le nuvole a bruciare tutto quello che doveva essere un buon rapporto. Un rapporto che non siamo riusciti a costruire.
Mi rendevo conto che un po’ era il mio carattere di merda e volevo mettere le cose a posto. Quando ho cominciato a farmi devo averlo pensato…
‘Cazzo, sto demolendo tutto quello che ho ricostruito per l’ennesima volta. Ma questa è una bella cosa. Perché devo distruggere sempre tutto? Questo volevo andasse bene. Con loro. Con lui’.
So d’averlo pensato ma anche se volevo sistemare tutto e smettere non riuscivo e lui è sempre stato lì in mezzo al bagliore ardente dei nostri litigi continui che mi facevano diventare un mostro, io all’angolo allontanavo tutto e tutti, non mi aprivo, non volevo saperne di niente eppure forse, in quel fottuto angolo di merda dove mi illudevo di isolarmi, aspettavo di fargli sapere di me. Di aprirmi a lui.
Forse sì, alla fine… ma vedendo che non ci riuscivo mi sono distrutto perché non ce la facevo più ad aspettare.
Ma lui era sempre lì come lo è ora e mi guarda senza dire e fare nulla nonostante questo scempio, nonostante si vede che sono in una crisi d’astinenza, nonostante tutto quello che ho combinato, dannazione.
Non fa nulla, mi guarda e aspetta. Aspetta me.
- Sì. - Ad un certo punto comincia a parlare. Anche se questo non lo definirei parlare. - Sì! - Continua. Ma ‘sì’ che cazzo? Io lo fisso stravolto senza capire, devo avere gli occhi rossi e scavati nelle occhiaie, pallido, sudato, magro, schifoso.
E sta qua, io non so dire nulla e lui continua con questo ‘sì’ fottuto di merda… cosa vuole da me?
E visto che continuo a guardarlo e non capire e forse mi vede assente… distante come sempre… mi prende finalmente per le spalle, stringe forte, mi scuote e continua ma questa volta la sua voce sale d’intensità fino a che urla.
Urla SI continui come se avessero senso.
Alla fine scatto, mi sciolgo le unghie dal viso e grido a mia volta tendendomi verso di lui, cazzo, sembro un indemoniato:
- MA SI’ COSA, CAZZO? -
- SI’ IO SONO QUA E VOGLIO STARE A SENTIRTI! VOGLO SAPERE TUTTO DI TE! VOGLIO COSTRUIRE QUALCOSA DI BUONO! SI’, TI VOGLIO LO STESSO! -
Rimango di sasso, completamente senza parole… dopo quello che ho fatto, quello che ho detto… dopo il nostro rapporto disastroso… perché mi vuole lo stesso?
Non reagisco, sto qua e non reagisco.
Lo fisso incredulo, come morto… e forse con questo ‘sì’ mi ha ucciso perché è la stessa cosa che gli dicevo sempre io quando mi chiedeva se stessi bene.
‘Sì’ fino ad urlarglielo. E lui mi credeva, credeva alle mie bugie.
Quando dicevo che stavo bene lui ci credeva, quando dicevo che andava tutto alla grande, che non succedeva niente, che mi sentivo alla perfezione.
Ci credeva perché finivo per urlare isterico…
Credo d’aver giocato al re, con lui, da quando sono arrivato, sentendomi il migliore, il più importante, il più bravo… credo proprio che fosse così. Facevo i capricci, negavo, mi facevo attendere, davo ordini e loro sopportavano perché dopotutto ero davvero dannatamente bravo, dove lo potevano trovare un altro come me?
E lui faceva il soldato obbediente che mi accontentava. Tutti i miei fottuti capricci lui li sopportava. Perché lo faceva? Non doveva, non doveva… era come se lui da suddito mi baciasse l’anello giurandomi eterna fedeltà.
Perché l’ha fatto? Ha lasciato mi tenessi questa corona dannata e che trattassi male tutti, che rovinassi tutto, che facessi di testa mia forte di questo potere che mi dava. Ed ora l’ho deluso, vero?
Lo vedo nei suoi occhi che continuano a fissarmi cercando di riportarmi al presente. Ma quale presente di merda mi attende?
Lo guardavo le altre volte e pensavo ogni fottuta volta che aspettasse il momento della mia caduta per prendere il suo turno di soffiare sul fuoco ed aizzare il rogo tutt’intorno.
Fiamme mi bruciano mandando a puttane tutto, cazzo non ce la faccio.
Mia moglie mi ha lasciato portandosi via mio figlio, nel gruppo nessuno vuole vedermi e fare musica con me, sono di nuovo un tossico di merda, ho fatto figure del cazzo con chiunque, anche in pubblico, anche importanti ed ora sto raccogliendo quello che ho seminato.
Legato al palo, il rogo mi brucia e lui lì a soffiare per farmi bruciare dopo che ha aspettato questo momento con pazienza cosciente che sarebbe arrivato.
Però ora che è qua come lo è sempre stato vedo la differenza ed è una differenza mia non sua.
Lui è sempre stato così solo che allora io non capivo, troppo pieno di me… aspettava di farmi sapere che si può ricostruire qualcosa di buono, solo volendolo.
Però c’è una condizione, vero?
E lui la conosce, questa fottuta condizione di merda.
La risposta al perché le altre volte che mi disintossicavo non era mai quella buona e ci ricadevo.
Ora me lo dice ma ho la sensazione di saperlo.
Continua a tenermi per le spalle con forza per tenermi ancorato a lui e finalmente lo dice piano, non è più infuriato, è dolce e non l’ho mai visto così.
L’ho sempre visto come un idiota capace solo a scherzare o a rompermi i coglioni dandomi contro. Oppure ad accontentarmi per farmi stare zitto, viziandomi, facendomi credere di essere davvero il re.
- Sai come si costruisce qualcosa di duraturo? Distruggendo tutto quello che c’era prima e che non andava bene. E sai cosa non andava bene prima? Tutto! Ecco perché ora si deve rompere di nuovo ogni cosa, ogni rapporto, ogni situazione. Si deve rompere e distruggerlo ancora e ancora, raderlo al suolo completamente, questo mondo di merda che ti circonda. Per poterlo ricostruire sano e bello come lo vogliamo. E sai una cosa? Non vediamo tutti l’ora. Io non vedo l’ora.
Vuoi farlo? Ti va? -
Ora capisco che lui era lì ad aspettare non che io cadessi per poter soffiare sulle fiamme che mi circondavano e bruciarmi del tutto, era lì per poter ricostruire tutto dopo che si sarebbe distrutto completamente. Allora facciamo fuori ogni stronzata rimasta in piedi e ricostruiamo.
Se è con lui va bene.
Ora so che posso farcela, dannazione.
Con questo mi accascio contro Mike e mi faccio cingere dalle sue dolci e protettive braccia… Dio, era questo che ho sempre cercato… era lui… ed era lì.

FINE

   
 
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