Disclaimer: Inazuma Eleven e tutti i suoi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà della Level-5. Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

*Questi eventi seguono quelli del gioco, in cui Celia diventa manager del club di calcio della Raimon dopo l'amichevole contro la Royal Academy.

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"Il club calcistico della Raimon affronterà la Royal Academy in un'amichevole! La partita che dichiarerà la sorte della nostra squadra di calcio! [...]"

Poggiò il giornalino scolastico sulla grande scrivania del club di giornalismo, pieno di fogli e cartacce come al solito. Guardando ancora l'articolo, sospirò.

La Royal Academy...

Forse, pensava lei, c'era la possibilità che quell'amichevole aveva ben altri intenti, oltre che quella di decidere la sorte del piccolo club di calcio della Raimon: forse, in realtà, era solo un modo per lui di rivedere lei...

-"No. Impossibile." - pensò lei, -"E' da anni che non ci sentiamo. Ormai non sono più nulla per lui."

Si sedette di nuovo sulla sedia, sotto lo sguardo silenzioso dei suoi compagni di club, mentre iniziò a scrivere l'ennesimo articolo sul torneo di tennis scolastico che stava per iniziare.

Passarono i giorni, tutta la scuola era in fermento per via della grande visita che avrebbero ricevuto a breve, ma lei cercava di non pensarci: quel giorno, per lei, sarebbe stato uno come tanti altri. O almeno, così sperava.

Quando usciva dall'edificio dove erano situate le classi del secondo anno, mentre si dirigeva verso la sede del suo club, non poteva evitare di passare per il grande campo da calcio al centro della scuola.

Ogni giorno, vedeva quei giovani ragazzi allenarsi duramente, in vista dell'imminente partita. E pensare che fino a qualche giorno prima dovevano lottare per poter ottenere i diritti su quel campo...

Ed eccoli, quei dediti ragazzi che ce la mettevano tutta, il loro capitano sicuro che, con la loro forza d'animo ed impegno, avrebbero vinto la partita.

Lo pensavano veramente? Si domandò se veramente sarebbe bastata solo la forza d'animo per poter tenere testa a lui.

Lui era un campione, un genio. E lei lo sapeva bene.

Smise di pensarci e, sospirando, iniziò a dirigersi verso i campi da tennis: non voleva rimanere vicino a loro.

Se lo avesse fatto, avrebbe solo rischiato di avvicinarsi di nuovo a lui.

E così, il giorno dell'amichevole arrivò.

La squadra della Raimon era pronta, carica, sul campo da calcio che avrebbe ospitato la partita.

C'erano state alcune piccole divergenze all'interno della squadra: aveva sentito delle voci che dicevano che

uno dei giocatori si era nascosto all'interno di un armadietto per la paura, ma ora erano pronti.

Lei era affacciata ad una delle finestre del secondo piano dell'edificio principale, osservando in silenzio il campo.

Prima o poi, sarebbe arrivato.

Ed eccola, la Royal Academy, la squadra più forte del Paese, campione del Football Frontier per ben 40 anni di fila: stavano scendendo giù dal loro mezzo - una sorta di locomotiva gigante - per poi fermarsi sul campo.

Ed eccolo, lui, il capitano, a capo della fila di giocatori.

Il suo cuore saltò un battito.

Disputarono la partita. Lei lo sapeva bene: la Raimon non aveva speranze contro la Royal Academy, contro di lui. Erano semplicemente di un altro livello. Eppure, il capitano della Raimon non si arrendeva, incoraggiando i suoi compagni ed incitandoli a segnare almeno un gol, nonostante la situazione fosse più che disperata.

Infine, il colpo di scena: uno degli attaccanti della Raimon lasciò il campo in preda alla paura, gettando a terra la sua uniforme. Un ragazzo biondo, che lei aveva riconosciuto come il nuovo studente dalla Kirkwood da poco trasferitosi nella loro scuola, raccolse l'uniforme ed entrò in campo.

E così, fu segnato il primo gol della Raimon: il portentoso Tornado di Fuoco del nuovo studente ribaltò la disperata situazione e, con grande sorpresa di tutti, il capitano della Royal Academy, lui, si avvicinò al capitano della Raimon.

La Royal Academy si ritirò.

La Raimon vinse.

Da quel momento, la Raimon iniziò ad essere apprezzata dal resto della scuola: la piccola squadretta di calcio della Raimon era riuscita a battere la Royal Academy, la più forte del Paese! Il club giornalistico era impazzito alla notizia.

E così, infine, lei prese la sua decisione.

-"Salve! Sono Celia Hills! Faccio parte del club giornalistico della scuola e vorrei documentare le vostre partite!"

La accettarono senza ripensamenti.

E così, diventò manager del club calcistico della Raimon.

Sapeva che quella squadra voleva partecipare al Football Frontier.

Sapeva che la Royal Academy avrebbe partecipato al Football Frontier.

Era solo questione di tempo e ben presto lei avrebbe potuto incontrare di nuovo lui.

Lo avrebbe incontrato sul campo, lo avrebbe incontrato e gli avrebbe chiesto spiegazioni, spiegazioni sulla sua misteriosa scomparsa, dopo l'adozione.

Avrebbe incontrato Jude Sharp, capitano della Royal Academy, e suo fratello.

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*Ho seguito la storia del gioco perchè mi "conveniva", e la mia idea andava meglio così che con gli eventi dell'anime. Spero non sia un problema.
Comunque, di solito io non scrivo fanfiction, ma questa idea mi era venuta in mente quando ho pensato "E se Celia avesse avuto qualche altra ragione per unirsi alla Raimon? Forse per rivedere Jude?" e da quel momento l'idea non mi ha più abbandonato.
Perciò... eccola qui.